A Roma è arrivata la primavera: un caldo sole illumina l'entrata di Cinecittà. Location d'istituzione, nonché cornice per la tradizionale conferenza stampa in cui sono state rivelate le candidature ai 70esimi David di Donatello. Un numero importante, era il luglio del 1955 quando furono premiati Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, e poi Walt Disney come miglior produttore straniero, durante la prima edizione dei Premi. In mezzo, diverse sedi - da Taormina a Firenze - con la certezza capitolina che dura ormai dal 1981. Al centro della serata - 7 maggio su Rai1 -, ospiti musicali, ospiti internazionali e la conduzione affidata ad Elena Sofia Ricci e Mika, con le coreografie curate da Luca Tommassini.

Ad aprire la conferenza, Lucia Borgonzoni, Sottosegretario MiC, "La favolosa serata dei David arriva dopo un anno di lavoro. Festeggiamo un compleanno importante, perché sono premi che raccontano il nostro paese. Sono tante le pellicole italiane che negli ultimi anni sono riuscite a parlare al pubblico, avendo anche un respiro internazionale".
David di Donatello 2025: le candidature

Berlinguer, Il tempo che ci vuole, L'arte della gioia, Parthenope e Vermiglio sono stati candidati come miglior film, mentre le nomination alla miglior regia corrisponde ai rispettivi autori: Andrea Segre, Francesca Comencini, Valeria Golino, Paolo Sorrentino e Maura Delpero. Sulle candidature, è intervenuta Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, "Apro dicendo che Diamanti vince il David dello Spettatore. Sento passione per questo premio, e la sento per tutto il corso dell'anno. Voglio ringraziare il consiglio direttivo. La giuria è composta da oltre mille persone, ma sottolineo che vota il cinema. E vota con grande forza, ogni anno. Per la prima volta ci sono tre registe candidate, sia come miglior autrice che miglior film".
Poi, l'intervento sulla presenza delle opere Sky L'Arte della Gioia e Dostoevskij dei Fratelli D'Innocenzo (ingiustamente snobbato dai votanti con appena due candidature), "Esiste un regolamento, L'arte della gioia, come Dostoevskij, sono usciti in sala", spiega Detassis. "Da regolamento candidiamo i lungometraggi passati al cinema. Del resto il cinema si evolve, cambia, e il regolamento si adatta ai cambiamenti".
La cerimonia a Cinecittà
Come sempre, i David tengono d'occhio gli esordi. Decisamente interessanti quelli candidati quest'anno: Edgardo Pistone con Ciao Bambino; Margherita Vicario con Gloria!; Loris Lai con I bambini di Gaza; Gianluca Santoni con Io e il secco; Neri Marcorè con Zamora. Ancora una volta, la location per la serata di premiazione sarà lo storico Teatro 5. Manuela Cacciamani, Amministratore Delegato Cinecittà S.p.A., ha anticipato poi una delle novità: "La cerimonia sarà in diretta dal Teatro 5. Per quest'anno abbiamo pensato ad un premio, Cinecittà David 70, un premio per un'eccellenza italiana".
Tra le altre novità, il David al Miglior Casting: Stefania De Santis per Berlinguer; Anna Pennella per Familia; Massimo Apolloni per Gloria!; Francesco Vedovati, Anna Maria Sambucco, Massimo Apolloni per L'arte della gioia; Stefania Rodà e Maurillo Mangano per Vermiglio.
Infine, capitolo interpreti: Elio Germano; Francesco Gheghi; Fabrizio Gifuni; Silvio Orlando e Tommaso Ragno sono i migliori attori protagonisti, mentre Barbara Ronchi; Romana Maggiora Vergano; Tecla Insolia; Celeste Dalla Porta e Martina Scrinzi sono le migliori attrici protagoniste. Il maggior numero di candidature l'hanno ottenute Berlinguer e Parthenope, ben 15, seguiti da L'arte della gioia e Vermiglio, con quattordici.