L'amore e altre seghe mentali, recensione: Morelli, Giannetta e le turbe di una commedia (quasi) dissacrante

Giampaolo Morelli interpreta e dirige una commedia dagli ottimi spunti, incrinandosi però nel ritmo e nell'umorismo. Strepitosa Maria Chiara Giannetta (con un auspicio: vorremmo vederla di più sul grande schermo). Al cinema dal 17 ottobre.

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Con i suoi precedenti film, Giampaolo Morelli, ha dimostrato un'oggettiva padronanza registica. Ha avallato al meglio i toni della commedia (7 ore per farti innamorare) e dell'action comedy (la gustosa saga di Falla girare), ibridando e, in qualche modo, attualizzando i generi cardine. Insomma, c'è una visione di prospetto, certamente moderna nei toni e nelle spinte. Un derivativo che arriva dal suo essere grande conoscitore del cinema pop, divincolandosi da un certo snobismo (che attanaglia il nostro cinema, ma questo è un altro discorso).

Amore Seghe Mentali Giampaolo Morelli
Giampaolo Morelli è Giulio

Lo stesso approccio - teoricamente caustico e originale - lo ritroviamo nella sua quarta regia, L'amore e altre seghe mentali (al cinema dal 17 ottobre), nel quale si amalgamano alcuni dei temi già affrontati da Morelli nei precedenti film. L'incomunicabilità, la libertà sessuale, la consapevolezza della propria dimensione e, non ultimo, il profilo dell'uomo contemporaneo, tra l'ansia e un'emotività bloccata. In mezzo, anche una sorta di disamina sul potere della fantasia (come rifugio). Il risultato? Vista la fiducia nel Morelli regista/attore, avremmo voluto fosse un tantino migliore.

L'amore e altre seghe mentali: la realtà virtuale come sfogo sessuale

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Maria Chiara Giannetta ne L'amore altre seghe mentali

Come detto, lo spunto de L'amore altre seghe mentali sarebbe materiale perfetto per una commedia dagli spigoli appuntiti: Guido, interpretato dallo stesso Morelli, si ritrova a consumare la sua vita sessuale praticando solo autoerotismo. Sfrutta la realtà virtuale per dare senso, forma e libertà alle sue fantasie, consumando allegramente e senza impegno un amplesso dopo l'altro.

Accanto a Guido, i suoi amici, Niky (Marco Cocci), peter pan con l'app di dating sempre aperta, e Armando (Leonardo Lidi), bonario marito con una moglie probabilmente fedifraga (Giulia Fiume). La routine pipparola di Guido (passateci il termine, dai), però, viene intaccata da Giulia (Maria Chiara Giannetta), sbadata cameriera capace di riaccendere, in lui, le emozioni. Quelle vere, e non quelle virtuali.

La forza di Maria Chiara Giannetta (che vorremmo vedere di più al cinema)

Amore E Altre Seghe Mentali Giampaolo Morelli Visore
Giampaolo Morelli e la realtà virutale

Insomma, l'altro lato della rom-come secondo Morelli, con sceneggiatura firmata insieme a Gianluca Ansanelli, è un tentativo di ampliare lo sguardo delle nostre tipiche commedie, inserendosi in quel pertugio che destruttura una realtà perfetta (quella di Guido) con il bisogno, naturale, di stringere relazioni che vadano oltre l'immaginazione. Un tentativo che rispettiamo, avendo marcata stima verso un regista che ha dimostrato di saper alleggerire al meglio il senso stesso della comedy, rendendo il tutto strettamente popolare. Ciononostante, lo script, sembra disperdere e sbandare, a volte nell'indecisione tonale, l'irriverenza umoristica, perdendo il ritmo e la verve. Contraltare decisamente convincente il prospetto dei due personaggi principali, invece ben delineati in una tavola di marcata riconoscibilità.

Amore E Altre Seghe Mentali Immagine Promo
Sul divano con Giampaolo Morelli e Maria Chiara Giannetta

Alcune trovate, tra l'altro, non aiutano: il cercare la risata, durante quella che dovrebbe essere la scena madre che apre al finale, inserendo il nucleo famigliare di Guido (tra cui il caratterista Marco Messeri) come espediente comico, risulta sconnessa dal contesto generale, disperdendo il centro stesso del film. Se apprezziamo spassionatamente l'applicazione registica di Giampaolo Morelli, L'amore e altre seghe mentali parte tuttavia dietro rispetto alle sue antecedenti produzioni. Parte dietro perché, al netto di una regia dalle buone intuizioni (e mai volgare nel linguaggio, non era facile), e al netto della bravura di un'ottima Maria Chiara Giannetta (probabilmente al suo miglior ruolo, e sì, la vorremmo vedere di più sul grande schermo), la commedia sembra quasi irrisolta tanto nei toni quanto nella voglia (o la possibilità) assoluta di spingere fino in fondo, rendendosi davvero audace e davvero dissacrante.

Conclusioni

Giampaolo Morelli e la sua indole da regista nel suo quarto lungometraggio: una commedia dagli ottimi spunti e dalle buone vibrazione, che rivede il paradigma dell'immaginazione come rifugio e come appiglio per chi non riesce ad esplicare le proprie emozioni (anche sessuali). Se l'idea gira, meno concreto il ritmo nonché l'umorismo. Così come il finale, forse frettoloso. Dall'altra parte, L'amore e altre seghe mentali andrebbe visto per la bravura di Maria Chiara Giannetta.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Lo spunto.
  • I personaggi principali, davvero credibili.
  • Maria Chiara Giannetta, strepitosa.
  • La location: una Roma inusuale, siamo a San Lorenzo.

Cosa non va

  • L'umorismo non incide quasi mai.
  • I personaggi di contorno apportano poco.
  • Il ritmo è sbilenco.
  • Il finale un po' troppo frettoloso.