Torna di nuovo il cinema statunitense alla sessantesima Berlinale con la commedia dai risvolti dolceamari Please Give, diretta dalla regista indipendente Nicole Holofcener. Protagonista una coppia di antiquari newyorkesi, interpretata da Catherine Keener e Oliver Platt, che attende la morte della vicina di novantun anni per poter ottenere la proprietà dell'appartamento. Con uno sguardo decisamente femminile e rimanendo in parte legata ancora a un'estetica indie, la regista traccia un ritratto di più generazioni che si muovono confuse per la Grande Mela. Lo script lieve, scritto dalla stessa Holofcener, non rinuncia però ad affrontare spunti di riflessione più articolati, ad esempio sulle tematiche della morte e del senso di colpa. Please Give sfrutta una sofisticata ambientazione newyorkese e può contare su un cast in grado di esprimere una vasta gamma di sfumature recitative. La regista, assieme alle attrici Catherine Keener, Recebba Hall e Amanda Peet, incontrano i giornalisti, esprimendo la loro visione, tutta al femminile, del cinema.
Il film presenta dei costanti riferimenti a temi come la morte, eppure si tratta di una commedia molto divertente. Secondo lei si tratta di un argomento che si adatta a questo tipo di trattazione?
Catherine, si è divertita con il suo partner di scena Oliver Platt? Catherine Keener: Molto, come vorrei che fosse qui con noi in questo momento! Tra noi è nato un forte spirito cameratesco, come se fossimo due vecchi amici. È una persona molto divertente anche nella vita reale, si presentava sempre sul set con questi buffi e grossi cappelli... È un tipo davvero gioviale.
Ieri è stato presentato alla Berlinale il film sudcoreano The Actress, in cui un'attrice rivela la conflittualità e la competizione che esiste tra le colleghe. Anche tra voi c'è stata rivalità? Catherine Keener:Io mi chiamo fuori da questa domanda! Va bene, lo confesso, c'è stata molta rivalità (ride). Davvero, io e Nicole ci conosciamo ormai da parecchio tempo e siamo ormai buone amiche. Con le altre ragazze, dico solo che alla fine ci siamo innamorate l'una dell'altra.
Il suo è un ottimo film e trovo che lei sia un'eccezionale regista di commedie. Ma vorrebbe cimentarsi anche in altri generi?.
Nicole Holofcener: Sì, mi piacerebbe molto. Vorrei per esempio realizzare un thriller, visto che ormai il tema della morte mi è familiare... (ride). Il fatto è che quando mi siedo a scrivere e penso a una storia da mettere in scena, quello che viene fuori è una commedia.
La sceneggiatura è basata su una storia originale? I personaggi esistono nella vita reale?
Catherine, come descriverebbe il suo personaggio? Buona, cattiva, caotica? Ha mai conosciuto persone così nella vita reale? Catherine Keener: Credo che esistano persone così, io stessa lo sono, e credo anche le mie colleghe qui presenti. Per me Kate è una persona buona. Penso che una donna in grado di commuoversi così tanto e di provare compassione per le persone che la circondano possa essere solo buona.
Siete riusciti a ottenere una distribuzione? Nicole Holofcener: Sì, negli Stati Uniti il film sarà distribuito da Sony Classics, grazie a Dio. Non penso sia facile per un film del genere ottenere una distribuzione, ma questo è il tipo di opere che voglio continuare a realizzare, ed è un privilegio che sia piaciuto alla Sony.
Rebecca, in una delle scene a parere mio più importanti del film, il suo personaggio si ferma a guardare uno splendido paesaggio autunnale, ma sua nonna Andra si gira dall'altra parte. Cosa ha pensato che il suo personaggio pensasse in quel momento? Rebecca Hall: Mi è venuto da pensare alla relazione molto forte che si crea con persone che fanno parte della tua famiglia e assieme alle quali tu sei cresciuta. Per me Rebecca in quel momento sorride perché capisce che certe persone non cambiano mai, ed è contenta così.
Catherine e Nicole, questo è il quarto film che realizzate insieme. Riuscite a trovare ancora stimolante lavorare insieme?
Catherine Keener: Il fatto di essere amici da parecchio tempo influenza molto il modo in cui lavoriamo. Quando giro dei film con Nicole mi sento molto più libera perché so che posso contare su di lei, e che anche se commetto qualche sbaglio questo non muterà il nostro rapporto.
Rebecca, è vero che il tuo film preferito è Manhattan? Ti ha ispirato durante la lavorazione? Rebecca Hall: In realtà è solo una cosa di cui si parla su Internet. Non si tratta del mio film preferito, anche se lo amo molto, non credo di avere un film preferito. Penso che molte opere cinematografiche siano ormai legate all'iconografia stereotipata che ormai si associa a Manhattan, ma questo film ha il pregio di mostrare i luoghi reali in cui vive la gente con un approccio più realistico.
Penso che il film abbia un approccio molto teatrale. Si è ispirata a qualche autore in particolare, come Neil Simon? Nicole Holofcener:In questo caso particolare non penso di avere attinto a un riferimento specifico. In generale, sono cresciuta guardando i film di Woody Allen, che adoro, incluso ovviamente Manhattan.
Lei scrive sempre ruoli femminili molto stimolanti per le attrici. Nicole Holofcener:Grazie, penso che nel cinema attualmente non ci sia molto spazio per le donne come registe e sceneggiatrici, e di conseguenza spesso non ci sono ruoli molto stimolanti per le attrici.
Come ha scelto l'attrice che interpreta la nonna nel film? Nicole Holofcener È una fantastica ottantacinquenne, appena l'ho sentita parlare ho capito che il ruolo era perfetto per lei. Credo che abbia fatto qualche particina in televisione, ma ha un talento naturale per i tempi comici. E sul set aveva sempre dei vestiti bellissimi!