Alyssa Banks è una bella pubblicista che conduce una vita ordinaria. Per lei tutto cambia quando incontra a una festa di lavoro l'affascinante principe Jack, conte di Northshire. Su incoraggiamento della sua migliore amica, Alyssa inizia a flirtare con il nobile e viene subito conquistata dal suo fascino irresistibile. Reduce da una relazione andata male, Alyssa comincia una storia d'amore travolgente con Jack, ignara di ciò che lo attende.
In Killer dal sangue blu infatti il ragazzo nasconde dei lati inquietanti e quella che sembrava inizialmente una favola si trasforma ben presto in un incubo. Jack infatti ha smesso di prendere le medicine che tenevano sotto controllo la sua psiche disturbata e già in passato ha ucciso delle giovani donne che stava frequentando. Quando Alyssa viene invitata nella sfarzosa reggia fuori città, di proprietà della famiglia regale, la situazione rischia di prendere una piega sempre più pericolosa...
Killer dal sangue blu: principi e demoni
Già nel prologo sappiamo del triste destino toccato ad una delle precedenti vittime del villain e perciò qualsiasi dubbio legato alla sua psiche instabile viene meno, mostrando sin da subito le basi su cui la narrazione poggerà per l'ora e mezzo di visione. Produzione Lifetime pensata per il piccolo schermo, in originale era intitolata più semplicemente Stalked by a Prince - letteralmente Stalkerata da un principe - mettendo le cose in chiaro senza troppi giri di parole. Storie come queste devono gioco-forza assecondare le assurdità della premessa e non è un caso che le forzature si susseguano senza sosta nel corso degli eventi, incidendo soprattutto sulla caratterizzazione dei principali protagonisti: Alyssa è davvero troppo ingenua per risultare credibile, mentre il folle principe è un cattivo eccessivamente sui generis - con tanto di tagli auto-inflitti visibili in una sequenza allo specchio - per risultare anche interessante.
Apparenza e sostanza
Tra i tabloid che descrivono il contrastato legame tra Jack e il fratello maggiore, nonché diretto erede al trono, come una sorta di faida alla Game of thrones fino alle citazioni al dualismo tra le identità di Superman e Clark Kent, la sceneggiatura continua a strizzare l'occhio all'immaginario pop in maniera spesso gratuita, nella speranza di coprire almeno superficialmente le lacune di una vicenda improbabile, che si trascina inesorabile fino all'epilogo. Con la figura ambigua, che si rivelerà poi fondamentale, della guardia del corpo del principe divisa tra la fedeltà alla corona e il fare la cosa giusta, Killer dal sangue blu segue le fasi del corteggiamento tra gite in carrozza e appuntamenti galanti, non celando quell'anima più inquieta e spaventosa che è d'altronde la vera natura di questo nobile a cui la vita di corte ha fatto più male che bene, risvegliando il suo lato più subdolo e diabolico.
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Chi si rivede: cast e personaggi di Killer dal sangue blu
Alquanto curiosa la scelta dei due attori principali, Jonathan Keltz e Natalie Hall, che soltanto l'anno precedente avevano preso parte ad un film tanto simile quanto differente: in Un principe su misura (2021) infatti erano protagonisti di una commedia romantica di stampo classico, con l'amore tra un nobile e una fashion designer che seguiva le tipiche logiche del filone. Chi ha apprezzato il precedente film potrebbe rimanere non poco spiazzato dal drastico cambio di toni e atmosfere, che permette soprattutto a Keltz di esplorare ruoli e sfumature antitetiche. Qui il principe Jack è la rappresentazione del canonico "bambino viziato" di famiglia reale. Arrogante e incline a scatti d'ira ogni volta che qualcuno cerca di dirgli cosa fare, Jack mette in mostra la sua vera natura quando Alyssa non è nei paraggi, arrivando a pedinarla e ad hackerarle il telefono per seguire ogni suo spostamento. Fino a quella resa dei conti finale, un vero e proprio gioco del gatto e del topo in quell'immensa magione che si tinge di note sempre più tensive ma al contempo involontariamente farsesche, climax ideale di un film che non riesce a espandere a dovere le premesse di un racconto che frana rovinosamente su se stesso.
Conclusioni
Una bella pubblicista incontra un carismatico principe e tra di loro scatta un apparente colpo di fulmine. Ma l'affascinante nobile nasconde dei segreti inquietanti e quando la sua vera natura verrà alla luce, la ragazza dovrà lottare con tutte le sue forze per sopravvivere. Il titolo italiano Killer dal sangue blu spoilera già da subito la psiche omicida del villain, come d'altronde fa anche quel breve prologo dove assistiamo al tragico destino di una delle sue precedenti vittime. Poche sorprese quindi in questo thriller di produzione Lifetime, che non offre caratterizzazioni e motivazioni tali da reggere la contorta narrazione e si risolve tra ovvietà e forzature, sprecando le potenzialità dell'inquieta premessa.
Perché ci piace
- Jonathan Keltz cerca di sfumare il suo villain...
Cosa non va
- ...ma rischia di trasformarlo in una sorta di involontaria caricatura.
- Una sceneggiatura prevedibile e forzata.
- Tensione e colpi di scena assenti.