Keep Breathing, la recensione: il dramma di sopravvivenza con Melissa Barrera è confuso e poco verosimile

La recensione di Keep Breathing: in questa mini-serie in 6 episodi Melissa Barrera interpreta una legale di Manhattan che dopo un incidente aereo si ritrova costretta a badare a se stessa, combattendo contro i demoni del suo passato e la natura selvaggia del Canada.

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Keep Breathing: una scena della serie

Neanche Melissa Barrera può salvare dall'oblio il nuovo progetto targato Netflix, e i motivi sono molti: nella nostra recensione di Keep Breathing parleremo della nuova mini-serie drammatica, disponibile dal 28 luglio 2022 sulla piattaforma streaming. La serie, composta da 6 episodi con una durata che varia dai 31 ai 40 minuti, è stata creata da Martin Gero e Brendan Gall e co-diretta da due registi: Maggie Kiley è al comando nelle prime tre puntate mentre Rebecca Rodriguez ha realizzato gli episodi da 4 a 6.

Oltre all'apprezzatissima e talentosa Barrera, che recita nei panni di Liv, la serie vede anche la partecipazione di Jeff Wilbusch nel ruolo di Danny, Florencia Lozano nei panni della madre di Liv, Juan Pablo Espinosa in quelli del padre di Liv, Mike Dopud, Joselyn Picard, Austin Stowell e Getenesh Berhe. Per molti versi lo show è una classica storia di sopravvivenza in cui la protagonista si ritrova alla disperata ricerca di una città remota: sebbene i problemi siano molteplici, dall'inverosimiglianza degli eventi fino alla confusione della narrazione, la serie può comunque rivelarsi entusiasmante per alcuni spettatori grazie alla performance della protagonista e ad una serie di interessanti spunti riflessivi.

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Keep Breathing: un momento della serie

La storia del dramma di sopravvivenza

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Keep Breathing: una foto di scena della serie

Dopo che il suo volo è stato cancellato a causa del maltempo, Liv (Melissa Barrera) riesce a salire a bordo di un aereo privato che finisce per schiantarsi nella remota frontiera canadese. Nessuno sa dove sia e Liv, l'unica sopravvissuta all'incidente e ad una serie di ulteriori complicazioni, si ritrova circondata da montagne e foreste. L'avvocatessa di New York, abbandonata senza rifornimenti né abilità nel campo della sopravvivenza, a parte la sua famigerata determinazione, deve capire come riuscire a tornare alla civiltà.

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Lungo la strada Liv trasforma una serie di flashback relativi al suo passato in dei veri e propri catalizzatori: dalla sua relazione con la madre volubile (Florencia Lozano), al padre malato (Juan Pablo Espinosa) fino a quella con il suo fidanzato (Jeff Wilbusch), tutto la porta a rendersi conto che nonostante i mille pericoli della fauna e della flora che la circondano e la scarsità di risorse, ciò che le sta realmente impendendo di raggiungere la sua meta sono i suoi problemi psicologici irrisolti, dovuti a traumi e situazioni difficili.

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Keep Breathing: una foto di scena

La performance di Melissa è impeccabile ma, almeno inizialmente, il personaggio della Barrera è estremamente distaccato da tutto e da tutti: anche quando i suoi compagni di viaggio muoiono la donna non manifesta nessuna emozione. Questo non aiuta certo lo spettatore a provare empatia per la sua posizione ma durante i flashback degli episodi seguenti scopriamo il motivo di questo suo suo evidente blocco emotivo: dall'abbandono della madre, alla dipendenza dal lavoro e alle distanze imposte al suo fidanzato fino ai dubbi relativi alla maternità.

Keep Breathing: punti di forza e di debolezza

Dopo aver incantato tutti con il suo talento in Vida e dopo la sua incredibile performance in Sognando a New York - In the Heights, questa serie Netflix dimostra che la Barrera è tranquillamente in grado di reggere uno show portando tutto il peso sulle sue spalle. Detto questo, la storia di vita del suo personaggio si rivela noiosa e piatta se paragonata alle scene di azione che hanno luogo nella foresta. Quest'ultime, invece, fanno sorridere da quanto risultano inverosimili, tra ferite rimarginate miracolosamente, estenuanti camminate da super-uomo, orsi e bussole miracolose.

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Keep Breathing: un'immagine della serie

I flashback forniscono una backstory per il suo personaggio ma non sono abbastanza avvincenti o drammatici per avere un impatto sullo spettatore. Si aspetta continuamente una svolta che non arriva mai e queste scene finiscono per diventare ridondanti e profondamente noiose, sebbene gli spunti di riflessione, a tratti, siano interessanti. I sei episodi si vedono velocemente, anche in una singola sessione, e dopotutto non sono poi così male... a patto che lo spettatore non abbia grandi aspettative e sia in grado di vedere oltre la prevedibilità della trama.

Conclusioni

Concludiamo la nostra recensione di Keep Breathing ribadendo che nonostante l'eccezionale performance di Melissa Barrera, la mini-serie Netflix è colma di difetti e può risultare poco verosimile e noiosa anche per gli amanti del genere.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
2.4/5