Da quando i social sono entrati nella vita quotidiana, molte star di Hollywood non hanno resistito alla possibilità di creare un profilo personale, di fatto cambiando completamente le modalità d'interazione con i fan. Attraverso l'utilizzo dei social molti attori e personaggi dello showbiz hanno diminuito esponenzialmente la distanza fra star e spettatore, consolidando la propria popolarità e talvolta interagendo direttamente con i follower al seguito. Esistono poi altri volti noti del cinema che preferiscono rimanere lontani dai social ma loro malgrado diventano comunque protagonisti del web. Keanu Reeves, in questo caso rappresenta un caso più unico che raro. Il 2019 di Reeves si è caratterizzato per la sua costante e frequente presenza sul web in notizie - alcune piuttosto bizzarre - attraverso le quali gli è stato costruito un profilo mediatico altamente positivo. Oggi Keanu Reeves compie 55 anni e ricordiamo la sua carriera e la sua recente e particolare ascesa mediatica sul web.
Gli esordi e il successo
Grazie al talento nell'hockey su ghiaccio, al quale viene strappato presto da un infortunio che ne pregiudica il futuro, Keanu Reeves esordisce al cinema a metà anni '80 e si è impone successivamente come un giovane pieno di fascino misterioso dai tratti somatici che rispecchiano le sue molteplici discendenze, dall'Europa all'Asia. I primi due exploit al cinema arrivano entrambi nel 1991, all'età di 27 anni - dopo essersi fatto notare nella commedia demenziale Bill & Ted's Excellent Adventure - affiancando due attori già affermati come Patrick Swayze in Point break, Punto di rottura di Kathryn Bigelow e il seppur giovane River Phoenix inBelli e dannati, cult generazionale firmato Gus Van Sant. Nonostante si trovi al cospetto di due interpreti carismatici e di grande talento, Keanu Reeves dimostra di sapersi destreggiare egregiamente in ruoli tutt'altro che semplici come quelli del giovane agente dell'FBI, Johnny Utah e del prostituto Scott Favor.
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Matrix intorno a noi
Negli anni '90 Keanu Reeves inanella una serie di performance che lo consacrano come una delle più riconosciute e apprezzate star del cinema hollywoodiano, nonostante venga frequentemente additato come un attore quasi esclusivamente adatto al cinema action. In realtà in quel decennio la filmografia di Reeves abbraccia diversi generi, nei quali dimostra di poter variare anche il proprio registro interpretativo. Collabora con maestri del cinema come Francis Ford Coppola nel ruolo dell'avvocato Jonathan Harker - professione che ricoprirà anche in L'avvocato del diavolo con Al Pacino - nel film Dracula di Bram Stoker e Bernardo Bertolucci in Piccolo Buddha. Conferma comunque la sua ottima predisposizione al cinema action recitando nel cult Speed, al fianco di Sandra Bullock ma nel 1999 si ritrova protagonista del film che vale un'intera carriera.
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Dopo la tragica morte della prima opzione, Brandon Lee, e i rifiuti di Johnny Depp e Will Smith, viene scelto dai fratelli Wachowski per recitare nel ruolo di Neo in Matrix, uno dei progetti sci-fi cinematografici maggiormente all'avanguardia dell'epoca, capace di fondere tematiche filosofiche e letterarie in un contesto fantascientifico nel quale la realtà attorno agli esseri umani non è proprio quella che sembra. Keanu Reeves convince fan e addetti ai lavori interpretando alla perfezione un uomo che scopre di vivere dalla nascita in un mondo di totale finzione.
La riscossa con John Wick
Dopo diversi anni di alti e bassi nel 2014 Keanu Reeves torna in auge grazie alla saga di John Wick, giunta sinora al terzo film e capace di regalare una seconda giovinezza all'attore. Reeves torna alla ribalta proprio come il suo personaggio, un ex sicario rimasto vedovo che si rimette in gioco a causa di una gang di criminali. La semplicità del progetto ha costituito un punto di forza all'interno del franchise: John Wick è un film che grazie ai pochi elementi dai quali è composto, essenziali per un action movie, è riuscito a conquistare critica e pubblico. Il personaggio inoltre calza perfettamente a pennello ad un attore come Keanu Reeves, già idolo di una generazione nel cinema action e quindi figura perfetta per incarnare un profilo come quello del coraggioso sicario.
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Keanu Reeves, angelo del web
Il terzo capitolo della saga diretta da Chad Stahelski è uscito lo scorso 16 maggio, proprio nell'anno in cui il mondo del web ha creato, anche attraverso le svariate notizie diffuse sul suo conto, una sorta di alone ricolmo di affetto nei confronti dell'attore. Il suo curriculum rivolto alla discrezione, le caratteristiche perfette da antieroe e alcuni gesti di generosità di Keanu Reeves resi noti in diversi articoli su internet - dall'aiuto al turista persosi a Los Angeles a quello nei confronti dei passeggeri di un volo dopo un atterraggio d'emergenza - hanno contribuito ad accrescere l'amore del pubblico per Keanu Reeves, rimarcandone la bontà d'animo e ricordandone un passato - tra problemi familiari e disgrazie personali - non proprio sereno. Inevitabile che tutto questo provocasse anche una miriade di meme e parodie sulla questione. E se il tormentone su Chuck Norris è legato alla sua invincibilità, quello su Reeves si sofferma proprio sulla sua apparentemente sconfinata dolcezza.
E questa generosità, riconosciuta dai fan proprio grazie agli frequenti notizie comparse su internet, è un ingrediente perfetto per avvicinare ulteriormente la star ai propri fan. Tuttavia la situazione intorno a Keanu Reeves ha raggiunto anche picchi piuttosto bizzarri. Qualche mese fa una pagina Facebook ha puntato l'obiettivo sulla presunta abitudine dell'attore di non abbracciare mai le donne con cui scatta foto, alle quali si avvicina con la mano aperta e staccata dal corpo. Un dettaglio che non è passato inosservato ai media e che ha provocato dichiarazioni come quella della giornalista Naomi Fry:"Keanu Reeves è troppo buono per questo mondo".