Joker: Folie à Deux, recensione del film con Joaquin Phoenix e Lady Gaga: Joker contro Joker

Joker: Folie à Deux non è il film che ci si potrebbe aspettare: Joaquin Phoenix e Lady Gaga ci accompagnano in un'allucinazione musicale che sfida lo spettatore e ribalta la nostra idea del personaggio. In sala il 2 ottobre.

Una scena di Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux è un film che non doveva esistere. Quando Joaquin Phoenix ha accettato di interpretare Joker ha detto chiaramente che, come Paganini, non ripete. In passato, anche per il suo scetticismo nei confronti dei sequel, ha rifiutato il ruolo di Wolverine (Darren Aronofsky aveva pensato a lui per un film sul personaggio) e quindi tutti, lui, il regista Todd Phillips e Warner Bros. hanno dichiarato, ormai cinque anni fa, che Joker sarebbe stato un film unico e indipendente da ogni universo condiviso. Poi però sono arrivati il Leone d'Oro a Venezia, il premio Oscar per Phoenix e, soprattutto, il miliardo di incassi. Tutti questi elementi hanno evidentemente convinto regista e interprete a tornare sui propri passi e così, nel 2022, è stato annunciato un secondo capitolo.

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Lady Gaga e Joaquin Phoenix in Joker: Folie à Deux

Ma da dove partire? Sembra che tutto sia cominciato da un sogno fatto dallo stesso Phoenix, in cui si è visto ballare nei panni di Joker. Il ballo è importante per Arthur Fleck, che si crea un universo parallelo proprio grazie a questi movimenti in cui concentra il suo stato d'animo. La scena sulle scale di Joker (si trovano a New York, a Highbridge, nel Bronx) è finita sul poster ed è diventata iconica: ha quindi perfettamente senso che, per immaginare una nuova storia legata al personaggio, autore e interprete siano partiti da lì.

Non solo: in Joker: Folie à Deux, che arriva in sala il 2 ottobre, dopo la presentazione ancora a Venezia e in concorso, si spinge oltre. Questa volta al ballo si aggiunge il canto: scopriamo infatti che nell'Arkham State Hospital c'è un corso di musicoterapia, in cui i detenuti possono provare a tornare in connessione con le proprie emozioni cantando. Qui Arthur conosce Harleen "Lee" Quinzel, che sembra essere la sua più grande ammiratrice. E chi meglio di Lady Gaga poteva interpretarla, viste le numerosissime scene musicali del film? Sì, è tutto vero: Joker 2 è un musical.

Joker contro Joker

Costato 200 milioni di dollari, una cifra molto più importante del film precedente (dal budget di circa 60), Joker: Folie à Deux ha diverse idee interessanti: si apre con un corto animato in stile Looney Tunes ed è pieno di colori e numeri musicali ispirati ai musical della Hollywood classica. L'intuizione più forte però è un'altra: la "follia a due" del titolo - rara psicosi in cui sono due persone a condividere lo stesso stato alterato - in realtà, più che tra Arthur e Lee, è tra Arthur e Joker. L'uomo sta infatti per affrontare il processo per gli omicidi che ha commesso e la strategia della sua difesa è dimostrare che a compiere quei gesti violenti non è stato lui, ma il Joker, una personalità latente esplosa dopo anni di abusi e torture psicologiche da parte della madre e della società.

Vediamo quindi da una parte Athur, distrutto e piegato dalla vita nella mente e nel corpo, e dall'altra Joker, che non ha paura di nulla e può fare qualsiasi cosa. È proprio dal Joker che è ossessionata Harleen "Lee" Quinzel ed è lei che dà la forza ad Arthur di affrontare il tribunale. Dove finisce però la persona spezzata e inizia l'alter ego violento? Il film affronta proprio questo dualismo e lo fa cantando. Più Arthur diventa Joker, più Lee e le persone sembrano amarlo: quella del clown è la maschera con cui ha finalmente trovato il coraggio di farsi vedere dal mondo, che prima, come dice alla giuria in aula, non sapeva nemmeno esistesse.

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Joaquin Phoenix straordinario

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Lady Gaga in Joker: Folie à Deux

C'è un grande problema in Joker: Folie à Deux: l'inizio e la fine sono geniali, l'idea del musical è divertente, ma purtroppo, per gran parte della sua durata, il film ci racconta poco, perché, grazie alle testimonianze al processo, ripercorre quanto accaduto nel primo capitolo. Quindi, a livello di mera trama, l'opera ripete e approfondisce la storia del primo, però cantando. Non ci stupiremmo se questo infastidisse una buona fetta di pubblico che, arrivata alla fine, potrebbe chiedersi cosa abbia veramente aggiunto il film alla storia di Arthur.

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Una scena di Joker: Folie à Deux

Eppure, andando a riflettere, ci sono molti spunti interessanti: il desiderio di Arthur di sentirsi finalmente accettato grazie a una versione di sé che pensa possa piacere agli altri è lo stesso principio che anima chiunque usi i social. Le persone che lo sostengono e cominciano a truccarsi e vestirsi come lui sono fan, followers se vogliamo. La stessa Lee non è davvero innamorata di Arthur, ma dell'idea che si è fatta di Joker. C'è poi tutto il discorso dell'emulazione, dell'utilizzare la rabbia e l'indignazione delle persone per avere seguito e generare caos, cosa tipica del populismo, cavalcato da diversi politici contemporanei. I temi sono diversi e stimolanti, ma il film, nella parte finale, diventa talmente spiazzante e anticlimatico da essere destinato a dividere gli spettatori in modo netto. C'è chi lo amerà e chi lo odierà.

In ogni caso su tutto svetta un'altra interpretazione straordinaria di Joaquin Phoenix, che per il ruolo ha perso ancora una grande quantità di peso ed è tornato a mostrare le proprie abilità canore (lo aveva già fatto in Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line, il film di James Mangold su Johnny Cash). Lady Gaga, nonostante l'idea di usarla come Harley Quinn in un musical su Joker sia fantastica, purtroppo non viene sfruttata quanto ci si poteva aspettare. Nel complesso però il film è interessante, anche se non ha la potenza del primo. In ogni caso se amate e seguite il lavoro di Phoenix non rimarrete delusi: mettetevi un sorriso in faccia anche solo per lui.

Conclusioni

Joker: Folie à Deux è un musical: e questa è un'idea interessante. Jaquin Phoenix torna a indossare la maschera del Joker e a ballare, ma stavolta accanto a lui c'è Lady Gaga, nel ruolo di Harleen "Lee" Quinzel, ovvero Harley Quinn. Il sequel ripercorre quanto successo nel primo film attraverso le testimonianze del processo nei confronti di Arthur Fleck e lo fa cantando. Le idee geniali sono più di una (come il cartone animato in stile Looney Tunes all'inizio), ma un finale anticlimatico potrebbe non mettere d'accordo tutti gli spettatori. In ogni caso Joaquin Phoenix offre un'altra interpretazione straordinaria.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • L'interpretazione di Joaquin Phoenix.
  • L'idea di rendere Joker 2 un musical.
  • Il coraggio di un finale anticlimatico.
  • Il cartone animato di Joker che apre il film.

Cosa non va

  • A livello di trama il sequel aggiunge poco alla storia di Arthur Fleck.
  • Nella parte centrale il film diventa un po' ripetitivo.
  • Il finale è divisivo: o si ama o si odia.