Le serie a tema danza non mancano certo su Netflix, ma Jiva! rappresenta comunque una ventata di novità per la piattaforma streaming. Si tratta, infatti, di un progetto ideato e prodotto interamente a livello locale, con un cast e una troupe di origine sudafricana. Ideatrice e showrunner del progetto è Busisiwe Ntintili, regista e produttrice pluripremiata (Happiness is a 4 Letter Word) nonché fondatrice della società The Ntintili Factory. Ambientato nei quartieri popolari di Durban, in Sudafrica, lo show ha come protagonista Ntombi, una ballerina che è stata costretta a rinunciare ai propri sogni per prendersi cura della famiglia; fino a quando non deciderà di mettere da parte tutte le sue paure e partecipare a un'importante gara di ballo. Come vedremo nella nostra recensione di Jiva!, la serie conquista per l'energia delle coreografie e la vivacità dei costumi. Più debole, invece, l'elemento della trama, un po' prevedibile negli sviluppi e ricca di sottotrame che, almeno in questa prima stagione, non vengono approfondite.
Credere nei propri sogni
Ntombi (Noxolo Dlamini) è una ballerina di talento che vive nei quartieri popolari della città di Durban, in Sudafrica, insieme alla madre e al fratello adolescente. Nonostante le sue grandi potenzialità, la ragazza è stata costretta a rinunciare alla propria passione a causa delle responsabilità familiari che la obbligano a lavorare all'interno di un parco acquatico. Un'importante gara di ballo con un sostanzioso premio in denaro potrebbe, però, permettere a Ntombi di lasciarsi alle spalle un futuro senza prospettive e realizzare i propri sogni. La ragazza deciderà, quindi, di mettere da parte ogni remora e di costituire una crew di ballo tutta al femminile per sbaragliare gli avversari: nascono, così, le Trollies, gruppo di ragazze composto da Vuyiswa (Candice Modiselle), Lady E, Zinhle e Nolwazi. Riusciranno a vincere la sfida di street dance Jiva Loxion e a volare a Johannesburg per le nazionali di danza africana?
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Il ritmo del Sudafrica
Le esuberanti esibizione di danza e i costumi sgargianti rappresentano sicuramente i principali motivi per cui guardare i cinque episodi di questa prima stagione di Jiva!. Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalle numerose sequenze di danza sapientemente coreografate che rendono lo show un vero e proprio spettacolo. Il ritmo, infatti, è il vero motore della narrazione e la sostiene anche quando quest'ultima risulta un po' debole. Le danze sudafricane avvicinano poi lo spettatore alla cultura di questo paese splendido ma pieno di contraddizioni, mostrandone la vita quotidiana, le usanze e le profonde differenze tra i diversi ceti sociali. Una vera e propria celebrazione del Sudafrica e della danza intesa come vera e propria forma d'arte e come possibilità di riscatto.
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Una narrazione un po' debole
Come abbiamo già detto, se le sequenze di danza e i costumi rappresentano il punto forte dello show ideato da Busisiwe Ntintili, la stessa cosa non si può dire della trama che risulta un po' debole e, spesso, prevedibile. Sicuramente, trattandosi di una serie focalizzata soprattutto sul ballo, è normale che la narrazione segua dei binari ben precisi, ma forse ci saremmo aspettati qualche colpo di scena in più. Inoltre, la presenza di diverse sottotrame secondarie poco sviluppate rischia, a volte, di far calare l'attenzione dello spettatore. Questo non è comunque un buon motivo per non vedere Jiva!: il finale, infatti, lascia trasparire la tangibile possibilità di una seconda stagione, alimentando la speranza che i diversi tasselli della narrazione possano presto trovare la propria collocazione.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella nostra recensione di Jiva!, lo show ideato da Busisiwe Ntintili è una celebrazione del ballo e della cultura sudafricana. La serie tv, infatti, finisce per assomigliare a un vero e proprio spettacolo, grazie alle sue coreografie energiche e ai costumi sgargianti, veri punti forti di questa produzione. Stessa cosa non si può dire, purtroppo, della narrazione, un po' debole e spesso troppo prevedibile.
Perché ci piace
- Le coreografie travolgenti.
- La celebrazione della cultura sudafricana.
Cosa non va
- Una trama un po' debole e spesso prevedibile.