Nonostante la sua veneranda età, Clint Eastwood è sempre attivissimo e non ha timore di incursioni in generi da lui ancora inesplorati. Con Jersey Boys, il regista ha portato sul grande schermo l'omonimo celebre musical di Broadway, per raccontare la storia vera dei Four Seasons, quattro giovani ragazzi turbolenti del New Jersey accomunati dalla grande passione per la musica, che decidono di unirsi per diventare un gruppo icona degli anni Sessanta. Una band che ha saputo ideare canzoni che hanno influenzato una generazione.
I principali membri del gruppo sono Frankie Valli (interpretato da John Lloyd Young), la voce emergente, e Tommy DeVito (Vincent Piazza), che hanno dato vita a un nuovo sound che contraddistinguerà gli anni '60. L'entrata nel gruppo di Bob Gaudio (Erich Bergen) li porterà a un grande successo. I giovani italoamericani riescono infatti a sfondare nel mercato della musica coronando i loro sogni di gloria, ma nel corso della loro epopea non mancheranno problemi, litigi e divisioni. Nel cast anche Michael Lomenda, che interpreta il quarto del gruppo Nick Massi, e Christopher Walken nei panni di Gyp DeCarlo, boss della mafia di cuore buono.
Video ottimo, fedele a un look d'epoca
Jersey Boys è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Warner Bros di eccellente fattura tecnica e più che sufficiente negli extra. Il video è estremamente fedele al look del film, con colori intenzionalmente desaturati che richiamano l'ambientazione d'epoca e giochi di ombre tipici di tanti film di Eastwood, che vengono riprodotti superbamente grazie a un ottimo livello del nero. Il dettaglio è di gran qualità su tutti gli elementi del quadro, con una notevole cura per i particolari di vestiti e ambientazione. Un discorso a parte lo meritano gli incarnati, che a dire il vero talvolta non sono porosi e anzi sembrano un po' sbiaditi, ma anche questo va di pari passo con lo stile e le particolari scelte cromatiche, per cui il riversamento ci sembra anche su questo paramentro molto fedele al girato. Qualche lievissimo rumore video e un paio di scene più piatte in condizioni di scarsa luminosità, scivolano via senza lasciare traccia e soprattutto senza togliere nulla a quello che è veramente un signor video.
Audio a tutto gas con le canzoni dei Four Seasons
In un film come Jersey Boys, tratto da un musical e con protagonisti i Four Seasons, una parte fondamentale è ovviamente rivestita dalle canzoni e dalla colonna sonora, che abbraccia una vasta parte della discografia del gruppo. Naturalmente per la traccia italiana c'è il rimpianto di doversi accontentare di un dolby digital 5.1 rispetto al DTS HD Master Audio inglese, ma va detto che fin dai primi istanti anche l'audio nella nostra lingua si rivela molto valido, con un asse posteriore subito attivissimo a rendere piena e profonda la scena. Tutte i numerosi momenti musicali sono riprodotti in modo impeccabile, con buona dinamica, ottimo sfruttamento di tutti i canali, grintosi interventi del sub e grande spazialità complessiva. Ma anche l'ambientazione è ben curata: dal rocambolesco primo furto di una cassaforte, alle strade affollate fino alle feste o agli applausi dei fans, tutti gli effetti abbracciano in modo adeguato lo spettatore, mentre nel contempo i dialoghi restano sempre chiari e precisi. Ovviamente il lossless inglese, oltre alla naturalezza dei dialoghi, può vantare una pressione complessiva maggiore, con una dinamica più accentuata e un ulteriore passo avanti sul piano della direzionalità e del microdettaglio.
Extra: come portare un musical da Broadway al grande schermo
Poco più che sufficienti gli extra. Il contributo principale è Da Broadway al grande schermo, un dietro le quinte di 23 minuti per capire come è stato portato al cinema un musical di successo con interventi di Clint Eastwood, dello scrittore Rick Elice, del produttore Graham King, e di tanti membri del cast. A seguire Troppo bello per essere vero, una featurette di 5 minuti che si concentra soprattutto sull'interpretazione di Donnie Kehr nei panni di Norm Waxman, lo strozzino a cui Tommy DeVito deve un sacco di soldi. Per chiudere "Oh What a Night" to Remember, altri 5 minuti dedicati alla preparazione e alla coreografia del finale del film, con tutto il cast a cantare e ballare la celebre canzone, una scelta fortemente voluta da Eastwood.