Il nuovo adattamento di It di Stephen King ha riscosso un enorme successo al botteghino, portando al cinema sia gli amanti degli horror e non solo. Il film di Andres Muschietti è riuscito a commuovere ed appassionare ma anche a terrorizzare milioni di spettatori: in un susseguirsi di momenti mozzafiato in cui il clown Pennywise perseguita i sette bambini protagonisti, si resta incollati alla poltrona del cinema fino all'indimenticabile finale. In occasione dell'arrivo di It su Infinity (e dell'eventuale arrivo della promessa director's cut con ulteriori orrori) ricordiamo le scene più spaventose, già diventate cult tra i fan del film, che senza dubbio popoleranno i nostri incubi fino all'uscita del secondo capitolo della saga.
Un bagno di sangue
Una delle scene più iconiche del romanzo di King, ma anche della miniserie uscita nel 1990, è quella del primo incontro tra l'unica ragazzina nel club dei perdenti ed IT. Una sera, mentre è in bagno e si prepara per andare a dormire, Beverly sente voci di bambini provenire dallo scarico dal lavandino e si avvicina per ascoltare meglio: nella versione di Muschietti, molto più cruda rispetto a quella del romanzo e a quella della prima versione portata sullo schermo, tentacoli di capelli imprigionano Beverly ed un fiume di sangue la travolge, inondando la stanza.
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Terrore in biblioteca
Mentre si trova da solo in biblioteca, in una scena che ritroviamo unicamente nel film di Muschietti, Ben Hascom nota un palloncino che fluttua nell'aria dirigendorsi verso gli archivi sotterranei dell'edificio. Incuriosito lo segue e si ritrova a fuggire da un terrificante bambino senza testa che prende poi le sembianze di Pennywise il Clown. Prima di scendere nei sotterranei Ben stava leggendo di quando, durante la Pasqua del 1906, le Ferriere della citta esplosero inspiegabilmente, uccidendo un gruppo di bambini che stava partecipando ad una caccia alle uova: il mostro che lo insegue successivamente è proprio una delle giovani vittime dell'esplosione, la cui testa incastrata tra i rami di un albero era stata immortalata in una foto d'epoca. Nel romanzo di King, ma anche nella vecchio miniserie, il primo incontro tra Ben ed IT è descritto in maniera diversa: il ragazzo viene inseguito nei Barren da una mummia in putrefazione, figura più legata alla cultura cinematografica degli anni '50, periodo in cui la prima parte della storia è originariamente ambientata.
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La donna del quadro
Una delle caratteristiche più importanti di It, fondamentale sia nel libro che nella versione cinematografica, è quella di poter cambiare forma per spaventare e poi divorare le sue vittime. Tra tutti gli incontri tra It ed i perdenti il più terrificante è forse quello che capita a Stan. Mentre si trova nell'ufficio di suo padre, il rabbino di Derry, il ragazzo viene attaccato da It nelle sembianze una donna dai lineamenti deformi ritratta in uno dei quadri appesi nella stanza, una figura inquietante (e dai denti di squalo) che il ragazzo aveva sempre cercato di evitare con lo sguardo.
Per questa scena, creata ad hoc per il nuovo adattamento, il regista Andy Muschietti ha raccontato di essersi ispirato ai ritratti di Amedeo Modigliani: la donna, che tra l'altro assomiglia molto alla "Madre" protagonista del primo lungometraggio del regista, incarna una delle paure d'infanzia di Muschietti, che aveva in casa la riproduzione di un quadro del pittore italiano.
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Una stanza piena di pagliacci
Richie Tozier, uno dei personaggi più amati del romanzo e del film, si ritrova ad affrontare la sua più grande paura durante lo scontro con It nella casa di Neibolt Street: i pagliacci. Pennywise da solo non bastava e il povero Richie si ritrova chiuso in una stanza affollata di grotteschi e terrificanti clown che lo osservano pronti ad attaccare. In un angolo fa capolino anche il Pennywise di Tim Curry, in omaggio alla miniserie degli anni Novanta.
Il garage e le diapositive
Nel romanzo i Perdenti sfogliano un album di vecchie fotografie scattate a Derry, queste prendono vita e IT si manifesta attaccandoli. Nel film di Muschietti, mentre i sette ragazzi guardano delle diapositive sulle fogne di Derry, Pennywise esce dalle immagini proiettate sulla parete lasciandoli per qualche istante senza via di scampo. Una soluzione, quella delle diapositive, perfetta per un film ambientato negli anni Ottanta, che rende questa scena più spaventosa rispetto alla sua versione letteraria.
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