Iron Man e il ritorno di mamma Gwyneth

Il nostro incontro con l'attrice premio Oscar per la presentazione romana dell'attesissimo comic-movie di Jon Favreau.

L'attrazione tra Tony Stark e la sua assistente Pepper Potts è tangibile in ogni scena del film che li vede coivolti insieme. E' questo il risultato dell'alchimia che si è da subito creata anche tra Robert Downey Jr. e Gwyneth Paltrow, una coppia inedita che è riuscita nell'obiettivo di modernizzare e di dare nuova vita ad un rapporto che nel fumetto non è mai stato troppo approfondito. I due sono attratti l'uno dall'altra, si corteggiano in modo alquanto bizzarro, tra loro c'è una tensione romantica che arriva più volte ad un punto cruciale senza mai sfociare del tutto. Un personaggi cruciale, quello di Pepper, interpretato da un'attrice premio Oscar ormai lontana (fisicamente, si intende) dal glamour hollywoodiano (da anni ormai vive a Londra con la sua famiglia, ndr) e che torna sul grande schermo con Iron Man dopo essersi concessa uno stop dal lavoro per dedicarsi ai suoi due bambini.

Ha scelto un film 'ad alta tecnologia' come Iron Man per tornare alla ribalta dopo la paura che si è concessa. Come si è trovata sul set al fianco di un attore come Robert Downey Jr.?

Gwyneth Paltrow: E' stato semplice, Robert è un uomo fantastico e uno straordinario attore, lavorare con lui ha significato imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. E' un tipo molto allegro, propositivo e contribuisce in maniera incredibile alle scelte di sceneggiatura, ci mette del suo in ogni battuta. Il personaggio di Pepper non ha molto a che fare con la tecnologia nel film, è Tony Stark che è fissato con i prototipi e l'ingegneria. E' stato davvero molto divertente lavorare al fianco di Iron Man, sono stata molto fortunata.

Ha dichiarato di scegliere, da qualche anno a questa parte, solo sceneggiature per cui valga davvero la pena di allontanarsi dai suoi bambini. Una scelta che ha fatto anche grazie alla maggior consapevolezza di sé acquisita dopo l'Oscar?

Gwyneth Paltrow: Vincere la preziosa statuetta con Shakespeare in Love a soli 27 anni mi ha senz'altro aiutato molto nel mio percorso professionale. Arrivare a quel traguardo mi ha regalato serenità e mi ha in un certo senso liberata. Nello star-system come in ogni altro ambiente si ambisce sempre a qualche premio, poi quando questo arriva ci si accorge che è tutta un'illusione, che oltre al prestigio sono altre le cose importanti. Mi sono sentita veramente felice solo quando ho avuto i miei figli, ma grazie all'Oscar ho potuto fare le mie scelte in piena libertà.

La sua Pepper non si mette troppo in mostra per attirare l'attenzione dell'uomo di cui è innamorata, lo fa solo nell'occasione della festa indossando uno splendido abito da sera. Lei che rapporto ha con la moda?

Gwyneth Paltrow: Chiedetelo agli inglesi, visto che ce l'hanno tanto con le mie scarpe (ride). Amo molto la moda, penso che sia una forma d'arte che ci aiuta ad esprimere la nostra personalità. Ovviamente non mi vesto mai troppo elegante nella vita di tutti i giorni, sono sempre in jeans e maglietta avendo due figli piccoli. Quando però, come oggi qui a Roma, riesco ad essere la Gwyneth Paltrow di un tempo non mi sembra vero. E' bello ogni tanto mettersi un po' in mostra e cedere alle proprie vanità.

Non c'era nulla che la spaventava prima di iniziare le riprese del film?

Gwyneth Paltrow: Si, sicuramente ero preoccupata di dover lasciare i bambini e spostarmi a Los Angeles, erano paure logistiche più che altro. Poi quando ho incontrato Jon e ho parlato con lui di queste mie piccole preoccupazioni è stato tutto più facile, anche lui ha dei figli e sa quanto è importante averli vicini, mi ha permesso persino di portarli sul set.

L'aspetto politico del film non è mai troppo velato: si parla di fabbricanti di armi, di terroristi che fanno la guerra a chi ha venduto loro le armi per combatterla. Si è trasferita a Londra rinnegando in un certo senso la sua americanità anche per questo motivo?

Gwyneth Paltrow: Quel che traspare dalla storia di Iron Man è una chiara visione anti-guerra, l'assurdità di impiegare tanti capitali per creare altra violenza, morte e distruzione. E' inaccettabile un concetto del genere ed è proprio grazie alla consapevolezza delle sue azioni che Tony Stark decide di cambiare rotta. La politica Usa degli ultimi anni non c'entra nulla coon la mia decisione di spostarmi in Inghilterra, l'ho fatto solo per motivi di lavoro di mio marito.

Barack Obama o Hillary Clinton?

Gwyneth Paltrow: Naturalmente Obama, senza ombra di dubbio.