Io sono l'abisso in blu-ray, la recensione: ecco perché il film di Donato Carrisi va recuperato in homevideo

La recensione del blu-ray di Io sono l'abisso: il thriller di Carrisi, poco visto nelle sale, merita di essere recuperato grazie all'eccellente prodotto targato CG-Vision, che ne fa rivivere le atmosfere torbide e malsane.

Io sono l'abisso in blu-ray, la recensione: ecco perché il film di Donato Carrisi va recuperato in homevideo

Stavolta la trasposizione su grande schermo firmata da Donato Carrisi di un suo libro non ha funzionato al botteghino. Io sono l'abisso ha raccolto infatti poco in termini di incassi, decisamente un passo indietro rispetto ai successi de La ragazza nella nebbia e L'uomo nel labirinto. Eppure, nonostante alcuni difetti, anche quest'ultima opera ha indubbiamente un suo fascino: la riflessione sul male e la sua ciclicità, le costanti atmosfere febbrili e malate, la violenza sulle donne, le ossessioni di un serial killer che arrivano dall'infanzia.

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Io sono l'abisso: un momento del film

Il materiale plasmato da Carrisi è insomma stuzzicante e ricco di spunti, e considerato il fatto che è stato visto pochissimo nelle sale, adesso merita sicuramente un recupero in homevideo. A patto che il prodotto ne riproduca in modo efficace tutte queste particolari caratteristiche. E in effetti, come vedremo in questa recensione, alla resa dei conti va riconosciuto che il blu-ray targato CG-Vision distribuito da Mustang, assolve pienamente il suo compito.

Un video che trasmette con efficacia le ombre nell'animo del protagonista

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Il compito del blu-ray CG-Vision non era semplice, considerati gli aspetti visivi di Io sono l'abisso: riuscire a trasmettere le atmosfere malsane e torbide del film, nonché le ombre nell'animo del protagonista, salvaguardando la qualità del video, non era insomma scontato. Tirando le somme va detto che la missione è compiuta e siamo di fronte a un video di buona qualità, che trasmette tutta la tensione della vicenda senza particolari scompensi. Il dettaglio, seppur tendenzialmente morbido anche a causa della fotografia, è di qualità e riesce a descrivere bene i primi piani del protagonista con i suoi trucchi sul volto, quelli degli altri personaggi ma anche le ambientazioni interne ed esterne.

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Io sono l'abisso: una scena del film

Va detto che che negli interni più scuri spesso siamo di fronte a un nero molto opprimente, che tende ad affogare alcuni particolari, ma in gran parte è dovuto al look del film. La compattezza del quadro in ogni caso non viene mai meno, anche nei momenti più critici si percepisce solidità e cura per il dettaglio. Da sottolineare a questo proposito anche le scene subacquee, nelle quali non si creano particolari sbavature. Valido anche il croma, che negli esterni rivela colori intensi e vivaci, ma conserva una sua brillantezza anche nei momenti più scuri.

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Audio coinvolgente e grintoso, per entrare nella mente del serial killer

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Io sono l'abisso: una sequenza della pellicola

Delicata anche la missione dell'audio, un DTS HD Master Audio 5.1 che riesce a far entrare lo spettatore nella mente del protagonista e nel suo mondo, soprattutto con il timbro della sua voce inquietante che duetta con la presenza che l'accompagna. Ma anche gli effetti ambientali sono ben dislocati e hanno una certa grinta, dalle scene sotto acqua a quella della discoteca, nella quale la musica esce potente e avvolgente da ogni diffusore, con un sostanzioso apporto dei bassi. Il sub fa il suo lavoro anche nei momenti di maggior tensione a sottolineare alcuni passaggi, mentre la spazialità è sempre ottimale e offre il suo massimo nella spettacolare scena finale.

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Extra sottotono: solo dieci minuti di contributi

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Io sono l'abisso: una scena

L'unico reparto sottotono è quello degli extra, perché una decina di minuti di contenuti sono davvero pochi e spunti per maggiori approfondimenti ce n'erano in abbondanza. In sostanza troviamo tre backstage incentrati su tre personaggi diversi: il primo è il regista Donato Carrisi (5 minuti), il secondo è il protagonista principale Gabriel Montesi (2') e infine il terzo è su Michela Cescon (2'), il cui personaggio che ha un ruolo chiave nel film. Tutti contributi sicuramente interessanti, corredati anche da immagini durante le riprese sul set, ma si poteva certamente fare di più.

Conclusioni

A conclusione della recensione di Io sono l'abisso in blu-ray, ribadiamo come il film di Carrisi vada riscoperto in homevideo e come il prodotto distribuito da Mustang offra la miglior occasione per farlo. Video e audio, infatti, riescono a trasmettere angoscia, tensione e cupezza con efficacia e senza troppe sbavature. Peccato per una sezione extra sottotono che avrebbe potuto essere più ricca.

Movieplayer.it
4.0/5

Perché ci piace

  • La capacità del video di riprodurre la cupezza del film e le ombre nell’animo del protagonista.
  • L'audio è coinvolgente e trasmette bene la tensione nei momenti chiave.
  • I backstage con i protagonisti sono interessanti.

Cosa non va

  • Dieci minuti di extra sono davvero troppo pochi.