È in sala il 6, 7 e 8 novembre Io, noi e Gaber, documentario di Riccardo Milani che omaggia la vita e l'opera di Giorgio Gaber, uno dei cantautori più amati e importanti nella storia della musica italiana.
A ricordare la carriera di Gaber tanti amici, colleghi e ammiratori famosi, da Jovanotti a Gianni Morandi, passando per Fabio Fazio, Pier Luigi Bersani e Claudio Bisio. Sul red carpet di Roma 2023 abbiamo potuto parlare anche con la figlia di Gaber, Dalia Gaberščik, che del film dice: "Per me questa è un'occasione molto importante, perché testimonia come, a 20 anni di distanza, l'affetto, la stima e il rispetto per mio papà siano ancora così vivi. Per cui è veramente una bella giornata per me".
Tra gli amanti delle canzoni di Giorgio Gaber che hanno partecipato al documentario e all'anteprima romana anche Lillo e Francesco Centorame, presente alla Festa anche con il film di Paola Cortellesi C'è ancora domani (qui la recensione). Ecco cosa ci hanno detto.
Io, noi e Gaber: intervista a Lillo e Francesco Centorame
Per Francesco Centorame la partecipazione al documentario di Riccardo Milano è un'emozione: "Questo è uno dei primi onori della mia vita. Oggi è diverso da tutti gli altri. Gaber continua a dirci che la ricerca è importante, che il pensiero è importante. Che contraddirsi è importante, perché senza la contraddizione non c'è evoluzione, non c'è crescita. Gaber ti spinge a osservare tutto ciò che ci circonda. Oggi dobbiamo liberarci da questo vortice di mercato che ci investe. Dovremmo tornare a dare importanza all'uomo".
Io, noi e Gaber la recensione: Giorgio Gaber, l'uomo che vedeva nel futuro
Lillo invece ricorda così il cantautore: "Gaber secondo me va ascoltato continuamente, sempre! Da qui a quando ci sarà la Terra. Fino a quando esisteremo ancora come esseri umani. È uno degli artisti che ha indagato meglio l'essere umano. Oltre ai suoi testi politici è un autore che ha proprio indagato i mille problemi che ci infliggiamo anche da soli, delle volte".