Ormai ci siamo, inizieranno lunedì 20 aprile nello studio 8 di Cinecittà le riprese di Io, loro e Lara, il nuovo film diretto, interpretato e co-sceneggiato da Carlo Verdone che uscirà l'8 gennaio 2010 e che lo vedrà 'impegnato' insieme a Laura Chiatti in qualcosa di assai diverso dal solito. Sono stati gli stessi due protagonisti insieme a buona parte del cast, tecnico e artistico, ad accompagnare i giornalisti in una breve ma intensa visita sul set e a raccontare qualche dettagli in più di quello che senza dubbio è uno dei film italiani più attesi della prossima stagione. "Non si tratta della tipica commedia alla Verdone, né della classica commedia all'italiana, ma di un film più corale e di stampo prettamente teatrale, quasi interamente girato in interni e tutto giocato su dialoghi botta e riposta" - ha assicurato il comico romano che vestirà per la prima volta 'seriamente' i panni di un sacerdote dopo averli indossati in maniera scherzosa e dissacrante in alcuni dei suoi film più divertenti e in diversi sketch. Quello che potrebbe essere il film ponte tra il 'vecchio' e il nuovo Verdone segna due importanti ritorni per il grande Carlo, quello alla collaborazione con Warner Bros - produttrice anche dello storico Acqua e Sapone, di Viaggi di nozze e di Ma che colpa abbiamo noi? - e il ritorno, dopo ben diciotto anni di assenza, negli studi di Cinecittà. "E' una grande emozione per me tornare a girare in questi storici studi" - ha dichiarato con un po' di emozione Verdone - "è un'esperienza che mi sento di consigliare anche ai miei colleghi, in special mondo in questo momento in cui c'è bisogno di un ritorno alle origini del nostro cinema, di respirare l'aria dei grandi classici".
Ma veniamo alla storia. Protagonista di Io loro e Lara è Carlo Mascolo, un sacerdote missionario in Africa che in un momento di profonda crisi esistenziale e di fede decide, su suggerimento delle più alte cariche ecclesiastiche che comprendono il momento di sconforto, di prendersi una pausa di riflessione, di far ritorno a Roma per ritrovare il calore della sua famiglia e riuscire in questo modo a superare il problema. Ma al suo ritorno lo scenario sarà ben diverso dalle sue attese perché la sua famiglia è sull'orlo di una crisi di nervi. Papà Alberto (interpretato da Sergio Fiorentini, doppiatore del grande Gene Hackman) è completamente uscito di testa, si è tinto i capelli e si comporta come un ventenne, il fratello Luigi (Marco Giallini) è sempre più stressato dalla professione di broker, sempre più superficiale con le donne e sempre più attaccato ai vizi, mentre la sorella Beatrice (interpretata dalla bravissima Anna Bonaiuto) è una psicologa, di gran lunga più schizzata dei suoi pazienti. Ognuno di loro è troppo in crisi e preso da se stesso per ascoltare Carlo, sembra che tutti se ne freghino altamente di quel che ha da dire, tant'è vero che ad un certo punto l'uomo si troverà a rimpiangere l'Africa e le sue precarietà alla tragicomicità della nostra società occidentaloide. "Alla fine lo scenario africano tra predoni, alluvioni, malattie e povertà apparirà, agli occhi del mio personaggio, assai più sano di quello italiano" - ha spiegato Verdone non senza una punta di amarezza - "si sentirà umiliato dalla propria famiglia e dalle proprie radici, intrappolato in una società schizofrenica in cui manca il rapporto umano e tutto gira intorno alla psicanalisi, mentre in Africa non c'è tempo per queste cose e la vita si vive appieno".
Ruolo chiave nella storia quello di Lara, una Laura Chiatti tornata per l'occasione castana (il suo colore di capelli naturale), una ragazza che entrerà nella vita di Carlo e della sua famiglia in modo piuttosto rocambolesco e che cambierà un po' tutte le carte in tavola: "Lara è una scheggia impazzita che si aggira per le strade di Roma e che non fa altro che seminare disordine nella sua vita e in quella degli altri" - ha raccontato il comico romano del personaggio femminile al centro della storia - "è una guida turistica un po' atipica, una ragazza con dei problemi, un disastro nei rapporti sentimentali anche per via del suo carattere complesso, ma una donna dotata di una grande sensualità ma senza punti di riferimento". Sarà proprio Lara l'anello di congiunzione tra Carlo e la sua famiglia, il perno intorno al quale gira tutta la vicenda: "Grazie a lei tutti personaggi subiranno una lenta ma importante evoluzione, le dispute familiari si appianeranno, tutto tornerà lentamente alla normalità e alla fine vincerà il buon senso" - ha assicurato il regista svelando in parte il finale ottimista del film. Un personaggio multi sfaccettato ed affascinante del quale non si è voluto svelare troppo e che Verdone ha voluto affidare alla giovane attrice perugina per permetterle finalmente di sfruttare appieno il grande potenziale, a suo dire finora mai impiegato sino in fondo. "Sapete tutti quanto è difficile oggi in Italia trovare registi disposti ad affidarti ruoli di questo tipo, per me questo è un sogno che si realizza" - ha dichiarato con gli occhi lucidi la bella attrice dagli occhi azzurri - "Carlo ha mantenuto la promessa fattami più di due anni fa affidandomi il personaggio di Lara, una parte per la quale ogni attrice italiana farebbe carte false".Le riprese si svolgeranno per circa un mese e mezzo negli studi di Cinecittà per poi spostarsi in centro per qualche ripresa esterna e poi in Kenya, nella periferia nord di Nairobi a circa 300 km dal confine con la Somalia (una delle poche zone non turistiche del continente Nero che hanno avuto il nullaosta da parte della compagnia assicurativa). Io, loro e Lara è preannunciato come un'opera del tutto diversa dal solito per Verdone, che si è detto molto ansioso di iniziare e altrettanto stimolato da un ruolo serio e impegnato ma al quale non farà mancare la sua spiccatissima vena ironica: "Per me sarà una sfida molto difficile, dovrò essere serio ma non posso e non voglio far mancare al mio pubblico il sorriso" - ha rassicurato Verdone - "ci vorrà grande equilibrio nella mia interpretazione, uno spiccato senso della misura, ma sono altresì convinto di aver accumulato la giusta dose di esperienza per riuscire al meglio in questa sfida". Un rischio quasi doveroso che il cineasta romano ha deciso di assumersi in virtù di una definitiva crescita professionale che potrebbe rappresentare il punto di svolta della sua carriera: "Devi dare al pubblico quello che si aspetta, ma devi farlo con intelligenza, il tempo passa e i ruoli si ristringono per un attore della mia età, per questo ho deciso di giocare d'azzardo in un momento in cui tutti sembrano puntare troppo sul sicuro".
Io, loro e Lara è stato scritto da Verdone insieme ai suoi collaboratori storici Francesca Marciano e Pasquale Plastino, che si sono avvalsi anche di illustri consulenze religiose, e vede nel cast anche Angela Finocchiaro nei panni di un'assistente sociale.In bocca al lupo al grande Carlo, l'appuntamento è per l'inizio del prossimo anno.