Entrare nella mente di un genio non è facile: se quel genio poi è Leonardo da Vinci - pittore, scultore, architetto, ingegnere, scienziato - la sfida diventa veramente impegnativa. Io, Leonardo prova a raccontare non solo l'artista e inventore, ma anche l'uomo, e si poggia tutto sulle spalle di Luca Argentero.
Prodotto da Sky con Progetto Immagine e distribuito da Lucky Red, Io, Leonardo, diretto da Jesus Garces Lambert, arriva in sala il 2 ottobre e può contare sulla voce narrante di Francesco Pannofino. Abbiamo incontrato il protagonista Luca Argentero per questa intervista a Roma, all'anteprima del film, dove ci ha parlato dell'uomo che ha scoperto dietro al ruolo: "Il suo occhio era più speculativo, più osservatore del miracolo delle dinamiche del funzionamento della natura. Oggi rimarrebbe inorridito di fronte a questo momento storico, ma proverebbe a capire, a trovare una soluzione."
Io, Leonardo, la recensione: il racconto dell'uomo nascosto dal genio
Il tema dell'ambiente preoccupa l'attore: "Io ho provato a immergermi nella mente di un genio, ma è difficile immaginare di avere una tale capacità da creare qualcosa che è in grado di spostare gli equilibri dell'intera umanità. Siamo sempre nelle mani di qualcun altro: in questo particolare momento, in cui la natura è così in pericolo, spero che ci salvi la coscienza delle persone, che a un certo punto ci sia un moto di coscienza collettivo. Ci dobbiamo rendere conto che dobbiamo proteggere noi stessi, non può farlo qualcun altro al nostro posto: a un certo punto smetteremo di farci del male. Non so se oggi basterebbe un singolo Leonardo: la rivoluzione arriva dal collettivo, dalla comunità. La natura dovrebbe essere qualcosa che ci lega tutti quanti: siamo gli unici artefici, carnefici e vittime. Quindi bisogna trovare una soluzione. Non deludiamo Leonardo: ci guarda con attenzione. Quindi non deludiamolo."