L'accoglienza in patria non è stata delle migliori per il nuovo lavoro della deliziosa coppia artistica formata da Adam Sandler e Drew Barrymore, Insieme per forza; chi si aspettava di veder replicato il successo di un piccolo cult come 50 volte il primo bacio è stato forse deluso, ma la commedia diretta da Frank Coraci, in arrivo nelle nostre sale il prossimo 2 luglio, possiede delle doti che la rendono godibile e simpatica.
I protagonisti sono due genitori single, Lauren e Jim, che dopo un primo disastroso appuntamento al buio decidono di non rivedersi mai più. Si ritroveranno, invece, più uniti che mai in una meravigliosa vacanza con i propri figli, in un lussuoso resort africano. Il clima spensierato e alcune situazioni paradossali li metteranno di fronte ad una terribile verità: si amano. Delle sfaccettature più nascoste del film abbiamo parlato con Mike Karz che della pellicola è il produttore.
Una coppia perfetta in Family Moon
Anche i critici più severi su un punto hanno concordato, il grande affiatamento fra i due interpreti principali. "Sono cresciuti assieme, hanno passato metà delle loro vite fianco a fianco - ci ha raccontato Karz -, amano lavorare assieme e questa cosa si percepisce. E poi ora hanno messo su famiglia, hanno dei figli e questo aspetto li ha aiutati ulteriormente ad interpretare i loro ruoli. Erano perfetti 16 anni fa in Prima o poi me lo sposo, deliziosi in 50 volte il primo bacio e lo sono anche oggi in questo film". Un'opera che ha avuto una gestazione di ben undici anni. "Sì, c'è voluto davvero tanto, lo so che può sembrare incredibile. L'idea è arrivata quando ho letto sul giornale l'iniziativa di una catena alberghiera che aveva inventato dei pacchetti vacanze per le nuove famiglie".
"Quando ti sposi per la seconda volta - prosegue - spesso e volentieri non hai tempo di far conoscere i tuoi figli ai loro futuri fratellastri; proprio per risolvere questo inconveniente sono nati i Family Moon, una specie di luna di miele per famiglie. Trovata l'idea abbiamo lavorato allo script con gli sceneggiatori, Clare Sera e Ivan Menchell e dopo dieci anni siamo riusciti a mettere tutto nero su bianco. Quando Adam l'ha letto gli è subito piaciuto. Curiosamente, un mese e mezzo prima che Adam ricevesse la sceneggiatura, aveva pranzato con Drew e in quell'occasione si erano ripromessi di tornare a lavorare insieme. Il resto è storia nota, Drew è montata a bordo della nave, Warner Bros ha amato la combinazione, abbiamo trovato il regista Frank Coraci, che aveva già lavorato con loro in Prima o poi me lo sposo e siamo volati in Sudafrica a fare il film!"
Nel Continente Nero...
L'Africa non doveva essere solo una location esotica, almeno questo era l'idea dello staff produttivo. "Lo script originale era ambientato in una crociera - ha continuato -, ci serviva un posto da dove i protagonisti, che si odiavano a vicenda, non potessero fuggire. Adam però aveva già fatto un film del genere e non voleva ripetersi, così lo studio ci ha suggerito il Sudafrica. Le location erano fantastiche, ci si poteva divertire con gli animali e poi nessun altro film aveva mai mostrato in questa maniera questa terra. In un certo modo questa ambientazione complica il viaggio dei personaggi, perché è molto distante dalle loro vite e li obbliga ad una vicinanza di cui avrebbero fatto a meno. Siamo stati lì per sei settimane, vicino ad una grande riserva naturale. Abbiamo visto gli animali nel loro habitat e non abbiamo avuto problemi col tempo perché, a parte le riprese mattutine in cui faceva davvero freddo, abbiamo girato a maggio, quando l'inverno stava per cominciare. Quei luoghi sono meravigliosi, esattamente come l'Italia. Magari un giorno riuscirò a produrre un film ambientato qui, mi piacerebbe. Non c'è niente come i paesaggi del vostro paese, sono fatti apposta per un'opera romantica. E poi qui ci sono maestranze fantastiche".
La nascita di una nuova famiglia
Ambientazione a parte, il film di Coraci racconta la nascita di un nuovo nucleo familiare, costituito da una coppia che, dopo mille traversie, si scopre innamorata, e dai loro cinque figli, ragazzi e ragazze di età diverse, alle prese con un momento importante della propria vita. "Penso che il film funzioni perché può essere letto a diversi livelli - spiega Karz -; c'è un lato romantico molto forte, una parte comica altrettanto spiccata come quella familiare e in più un tocco di avventura. Il cuore di tutto però è il percorso di crescita dei due protagonisti. La moglie di Adam è morta, il marito del personaggio di Drew l'ha lasciata. Fanno i conti entrambi con qualcosa che non avrebbero mai immaginato potesse accadere. Era interessante l'idea che queste due persone venissero sfidate dalla vita a trovare un nuovo amore e stare insieme a dispetto di tutte le difficoltà. E mi piaceva anche l'idea che questi ragazzi trovassero dei nuovi fratelli. Spero che al pubblico italiano piaccia. Sono sempre in tensione quando devo attendere il responso degli spettatori, è l'aspetto del mio lavoro che mi piace di meno. Per il resto mi piace tutto". A tal punto da aver iniziato a lavorare sul prossimo progetto. "Si intitolerà Super Sunday e sarà una commedia romantica ambientata nella domenica del Superbowl. Inizieremo a girare l'anno prossimo con la speranza di uscire nel 2016. Magari tornerò qui e ve ne parlerò".