Interpretare qualcuno di realmente esistito è sempre una responsabilità. Se poi quel qualcuno è con te sul set a farti da controfigura non puoi scappare al suo giudizio. È ciò che è successo a Jharrel Jerome, fresco di nomination al Rising Star Award ai BAFTA 2025: in Inarrestabile (Unstoppable in originale) interpreta l'atleta Anthony Robles, con cui ha lavorato a stretto contatto.
Il film di William Goldenberg, su Prime Video, racconta infatti la vera storia del campione di wrestling, che oggi è allenatore e motivational speaker. Nato senza una gamba, nonostante in pochi credessero in lui, è riuscito a vincere la NCAA Championship. Tra chi sicuramente pensava potesse farcela c'è la madre, Judy Robles: come dice lui stesso nella nostra intervista, la sua eroina.
A interpretarla è Jennifer Lopez, che quando lascia JLo a casa si ricorda ancora come dare un'interpretazione sorprendente. Quindi: Jerome è promosso o no? Robles non ha dubbi: "Ha fatto un lavoro eccezionale nel ritrarmi. Non potrei essere più felice di questo film".
Inarrestabile (Unstoppable): intervista a Jharrel Jerome è Anthony Robles
In Inarrestabile vediamo come, fin da piccolo, praticamente tutti abbiano sottovalutato Anthony Robles. Essere sottovalutati è sempre uno svantaggio, oppure può essere una risorsa?
Robles: "Può assolutamente esserlo. E ci sono molte persone che hanno dubitato di me, che non pensavano che io fossi capace di fare molto, soprattutto nel wrestling. Ma c'erano volte in cui mi appoggiavo a quella, diciamo così, energia negativa. Mi dava una motivazione in più, perché sentivo che se mi fossi arreso, se non fossi riuscito a vincere, se mi fossi allontanato da questo sport e avessi detto che era troppo difficile, avrei dato ragione a molte persone. Avrei dato ragione a quelle persone che si aspettavano poco da me. Quindi, nei momenti di difficoltà, attingevo a quell'energia. Ma poi, alla fine di ogni giornata, mi dico: posso fare tutto ciò che mi prefiggo. Quindi in certi momenti la fiducia in me stesso mi ha fatto andare avanti, mentre altre volte mi sono affidato a quell'energia. Nella nostra vita dobbiamo trovare l'energia per fare un passo alla volta. È di questo che si tratta: di smontare le proprie sfide".
Le scene di allenamento
Le scene di allenamento sono un must di tutti i film sportivi (pensiamo a Rocky, anche citato in Inarrestabile): non potevano quindi mancare qui. Jerome ci racconta la sua esperienza: "È stato molto impegnativo, molto duro. Ma sono contento che siano state inserite in questo film, perché questi montaggi di allenamento erano molto diversi, soprattutto considerando gli ostacoli che Anthony ha dovuto affrontare. Rende quasi speciale il suo viaggio. Prima di tutto, chi può arrampicarsi su una montagna come quella così facilmente e con le stampelle? Quindi penso che quei momenti siano stati una testimonianza del suo trionfo e di chi sia lui come campione".
Per Robles invece: "Quello che mi è piaciuto delle scene di allenamento è stato la creatività. Sia che si trattasse di scalare la vetta con le stampelle, o imparare a portare il peso sulla spalla con la maglia, o scendere i gradini della scalinata, si trattava di essere creativi. Affrontare una sfida trovando un modo per superarla è una testimonianza. È lo spirito umano che ci dice: posso essere inarrestabile. A volte devo solo trovare un modo diverso di fare le cose, un modo diverso per raggiungere il mio obiettivo".
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Trovare la giusta motivazione
Anthony Robles fa il motivatore e quando dice queste cose sul non arrendersi e superare i propri limiti è molto convincente. Lo fa con un entusiasmo raro. Ma nella vita di tutti i giorni trovare la giusta motivazione non è semplice. Come si fa? Per Jerome: "Bisogna scavare sotto la superficie, andando molto a fondo, arrivando nel profondo di se stessi. Credo di amare il film perché non è solo la storia di Anthony, ma è anche la storia di sua madre, Judy. E quindi credo che sia importante, soprattutto oggi, trovare quella persona di cui ci si fida veramente, che sia vostra madre, o vostro fratello, o il vostro migliore amico, e appoggiarsi a loro. Non sentendovi come se steste combattendo una battaglia da soli. Anthony non avrebbe potuto farcela senza le persone intorno a lui: lo ha capito bene".
Judy Robles è più tosta di JLo
In effetti Judy Robles, che ha avuto Anthony a soli 16 anni (primo di cinque figli), si è emancipata dalla relazione violenta con il compagno e si è laureata all'università, dove oggi insegna, a giudicare dal film è una forza della natura. Anche Jennifer Lopez non scherza. Chi è più tosta quindi? Per Jerome: "Sua mamma! Anche se vorrei essere il figlio di JLo nella vita reale. È stato fantastico".
Per Robles invece: "Mia madre è piuttosto dura. Non è la persona più forte in circolazione dal punto di vista muscolare, ma quando è arrabbiata mi intimidisce. Quando mi guarda in un certo modo so che devo mettermi in riga. Mia madre è il mio eroe".