In silenzio, la nuova serie spagnola Netflix, è una delle sorprese della stagione. Partita con molti meno squilli di altre serie spagnole, come La casa di carta e Sky Rojo, ha conquistato il pubblico, entrando in top ten e rimanendoci da settimane. Come vi spiegavamo nella recensione di In silenzio, è un prodotto molto diverso dalle altre serie tv spagnole disponibili su Netflix; più sobria, cupa, dolente e ipnotica. È la storia di un ragazzo, Sergio Ciscar, che è stato sei anni in carcere per aver ucciso i genitori, gettandoli dal balcone del suo appartamento. Da quel momento è noto a tutti come "l'assassino del balcone". Una volta uscito dal carcere, torna a casa sua, proprio in quell'appartamento, ma una psichiatra, Ana, lo studia da remoto, grazie a un complesso sistema di videosorveglianza. La serie è appassionante, intricata, e così abbiamo deciso di raccontarvi la spiegazione del finale di In Silenzio. Un finale lungo, che dura per tutto l'episodio 6, e che ci lascia con un dubbio, con un'immagine allo stesso tempo ambigua e poetica. Potevamo rimanere anche noi con il dubbio. Ma, visto che vi abbiamo promesso la spiegazione del finale, abbiamo rivisto l'azione al VAR.... L'articolo, ovviamente, contiene SPOILER.
Che rapporto c'è tra Ana e Sergio?
Ma andiamo per gradi. L'episodio 6 di In silenzio è un lungo finale che svela una serie di nodi che erano rimasti in sospeso. Si capiva che c'era qualcosa di speciale tra Ana e Sergio, che l'interesse dell'affascinante psicologa non era soltanto professionale. All'inizio dell'episodio finale di In silenzio, Ana si reca a casa di Sergio. Si presenta, gli dice chi è. Ana non è una semplice psichiatra: era l'assistente della madre di Sergio, psichiatra anche lei. Per questo Ana ha così a cuore il caso di Sergio. Per questo sa che cosa gli è successo: è stato trattato con una cura sperimentale a base di medicine. Dovevano calmare i suoi sbalzi d'umore, i suoi impulsi aggressivi, ma hanno solo peggiorato la situazione. Ana confessa a Sergio di aver studiato il suo caso. Di sapere tutto di lui. E gli confessa anche che la sua equipe lo ha controllato da dietro uno specchio, nel suo appartamento. La reazione di Sergio è disperata e violenta.
Che rapporto c'è tra Ana e Noa?
Ma Ana (Almudena Amor)non è solo la psichiatra che vuole salvare Sergio(Arón Piper). È anche la donna che ha adottato Noa, la sorella minore di Sergio, che, al momento dell'omicidio dei genitori era una bambina, e con i genitori morti e Sergio in galera, era rimasta da sola. Da quando è uscito di galera, Sergio vuole solo rivedere Noa, vuole recuperare il tempo perduto, recuperare il rapporto con lei. Ana allora chiama a casa perché Noa venga portata all'appartamento di Sergio. Come si poteva intuire negli episodi precedenti, Ana è legata a Sergio da tante cose. Troppe per restare fredda e distaccata come la sua professione vorrebbe.
Per Ana guardare Sergio è come guardarsi allo specchio
Per un attimo tra Ana e Sergio - lei lo abbraccia dopo uno sfogo - il trasporto è così forte che sembrano abbandonarsi a momenti di tenerezza e di passione. Si baciano e sembrano davvero attratti l'uno dall'altra e sul punto di fare l'amore. È forse il momento più "what the fuck" di In silenzio. Ma l'aver seguito così da vicino il suo caso, averlo preso a cuore, ha creato uno strano sentimento in lei. Glielo spiegherà più tardi, alla fine dell'episodio. "Ti capisco: io sono come te, ero sempre fuori posto. Sono sempre stata diversa. Per la gente ero quella strana. La gente non si rende conto che, per quanto tu sia diversa, rimani sempre una persona. Non ho mai trovato il mio posto. Né a scuola né con la mia famiglia. Ho fatto quello che ci si aspettava fa me. Mi sono sposata, sono rimasta incinta ma l'ho perso. L'ansia mi corrode. Io non ti farò del male. Ti amo". Sì, Ana a suo modo ama Sergio perché per lei è come uno specchio: si rivede in lui, lo capisce, trova finalmente qualcuno che è come lei e ci si identifica". Il vero snodo del film è questo, è qui tutta la chiave della storia. Credevamo che il protagonista fosse l'osservato (Sergio) e invece era l'osservatrice (Ana).
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Sergio ha davvero ucciso i propri genitori?
Sergio comincia a raccontare ad Ana come sono andate davvero le cose in quella serata dell'assassinio sul balcone. Sarebbe stato il padre, dopo una litigata, a spingere giù la madre e poi a buttarsi per la disperazione. Ma Noa ascolta questo racconto dalla sala di controllo con gli schermi che trasmettono i video della casa. E decide di intervenire e si precipita nel suo appartamento. Noa e Sergio si abbracciano. Sembra un lieto fine. Ma Noa dice che quello che Sergio ha raccontato non è la verità. Così Noa rievoca quella maledetta serata e noi la riviviamo in flashback. Sergio torna tardi, quando la bambina è ancora sveglia. La madre gli dice che deve prendere le medicine. Lui si rifiuta, dice che non vuole più essere avvelenato. Sergio aggredisce la madre e la ferisce con un coltello. Lei tenta di fuggire ma Sergio è una furia, la segue fino al balcone e prova ad accoltellarla, e lei per difendersi cade. Il padre lo raggiunge, e gli dice: "cosa hai fatto?". Stavolta Sergio prende il padre e lo scaraventa con forza giù dal balcone. Noa quella sera ha visto tutto. Non ha perdonato Sergio, ed è cosciente di quello che ha fatto. Perché è venuta lì allora? È venuta per Ana, per sua madre. Per dirle che se sta vicino a lui le farà del male. Sì, Sergio ha davvero ucciso i suoi genitori. E dopo averci tenuto con il dubbio, ad essere arrivata a farci credere che fosse innocente, In silenzio ci svela la verità. Sergio è davvero "l'assassino del balcone".
Sergio e Ana si salvano?
Sergio non è innocente come avevamo creduto. Ma c'è per lui qualche speranza di redenzione? Mentre il vice commissario Cabrera, il poliziotto corrotto, viene smascherato e arrestato, Noa lascia la casa di Sergio, torna indietro e riabbraccia il padre. "Andiamo a casa" gli dice. Dopo aver provato a salvare la madre, sembra averci rinunciato. Nonostante tutto, Ana sembra ancora credere in Sergio. Prova a stargli vicino. Sergio apre la finestra e si dirige sul balcone. Tende la mano ad Ana, l'abbraccia, vuole portarla con sé. Uno dei due cade da quel maledetto balcone. Uno dei due resta. Vediamo le immagini da una camera di sorveglianza ormai quasi distrutta. Le immagini sono sgranate, ci rimane il dubbio. Così ognuno di noi può farsi l'idea che vuole, costruirsi il finale che vuole. Ma quei pantaloni chiari, quelli che indossa Ana, ci fanno pensare che a cadere sia stata lei. Sergio è ancora su quel balcone. L'assassino del balcone ha ucciso ancora