In Darkness - Nell'oscurità, la recensione: gli occhi del delitto

La recensione di In Darkness - Nell'oscurità, film dove Natalie Dormer interpreta una giovane pianista non vedente alle prese con un omicidio, stasera su Mediaset 20.

In Darkness - Nell'oscurità, la recensione: gli occhi del delitto

Sofia McKendrick è cieca da quando aveva cinque anni ma questo non gli ha impedito di coltivare la sua grande passione per la musica, tanto da essere diventata un'affermata pianista. La musicista ha come vicina di casa una certa Veronique, figlia del filantropo di origini serbe Zoran Radic, ora nell'occhio del ciclone per le accuse di aver commesso crimini di guerra durante il conflitto balcanico.

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In Darkness - Nell'oscurità: una scena del film

Come vi raccontiamo nella recensione di In Darkness - Nell'oscurità, tra le due donne pur non esistendo un rapporto di vera e propria amicizia vi è un legame cordiale e quando una tragedia ha luogo nel palazzo, proprio Sofia diventa un potenziale elemento chiave nelle indagini. Veronique è infatti caduta dal balcone perdendo la vita, in quello che le autorità prendono inizialmente per un suicidio. Ma il detective Mills non è convinto di questa versione e pensa che proprio Sofia possa aver sentito qualcosa di sospetto nelle ore in cui ha avuto luogo il delitto. La protagonista resta così coinvolta in un complotto dove la sua stessa vita sarà in pericolo, ma lei stessa nasconde degli inquietanti segreti nel suo passato...

Quel vedo non vedo

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In Darkness - Nell'oscurità: una scena del film

La stessa Natalie Dormer ha scritto la sceneggiatura a quattro mani insieme al regista Anthony Byrne, probabilmente per volersi cimentare finalmente con quel ruolo da interpretare almeno una volta in carriera, ovvero quello di una persona non vedente: una scelta rischiosa, che può regalare grosse soddisfazioni ma anche pericolosi scivoloni. La bella attrice dei Tudors e di Game of Thrones ne esce con un sostanziale pareggio tra spunti apprezzabili e soluzioni non propriamente riuscite, anche per via di risvolti narrativi che propendono sempre più verso l'improbabile con il procedere dei minuti. In Darkness - Nell'oscurità parte infatti da premesse interessanti, ma quando sceglie di svelare tutte le sue carte - cominciando dal colpo di scena relativo alla reale identità di Sofia, che arriva a metà visione sparigliando troppo presto il mistero - si sgretola inesorabilmente, fino a quella resa dei conti finale che rischia di finire nel ridicolo involontario.

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Niente è come sembra... o forse sì

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In Darkness - Nell'oscurità: una scena del film

Il tema del conflitto civile e del dramma dei sopravvissuti, la pulizia etnica e le violenze perpetrate da parte dei soldati nei confronti della popolazione inerme, con la conseguente sete di vendetta per ripagare i crimini commessi vengono svilite in un racconto che sembra non volersi mai prendere effettivamente sul serio, prediligendo un'ottica superficiale all'insegna di una rocambolesca girandola di colpi di scena che si susseguono in serie, finendo per perdere di mordente tra tradimenti inaspettati e improvvise rivelazioni dell'ultimo minuto. Lo spettatore più navigato potrà facilmente intuire come l'intero asse portante su cui si basa gran parte della messa in scena e dello stile estetico sia frutto di un semplice artificio e proprio per questo, quando infine viene letteralmente "alla luce", quando visto in precedenza appare fasullo e inconsistente, quasi che si sia voluto giocare in maniera beffarda con lo sguardo del pubblico.

Più ombre che luci

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In Darkness - Nell'oscurità: una scena del film

Rivedere il film una seconda volta non fa altro che far emergere tutti suddetti limiti concettuali, quando con un pizzico di finezza in più si sarebbe potuto optare per soluzioni più intelligenti e soprattutto maggiormente coerenti. Non che In Darkness - Nell'oscurità vada d'altronde troppo per il sottile, con l'erotismo spesso gratuito di certe scene - oltre al fascino di Natalie Dormer, il cast può contare anche sulle grazie di Emily Ratajkowski, supermodella forse più cara al mondo del gossip che alle cronache cinematografiche. Tra frasi fatte che sembrano uscite dai biscotti della fortuna ("anche quando mente, dice la verità") a personaggi secondari che spuntano ed escono di scena in un battito di ciglia come l'anziano "mentore" di uno sprecatissimo James Cosmo fino a villain di cartapesta soppiantati da bracci destri ben più efficaci - chi ha detto Joely Richardson? - In Darkness - Nell'oscurità inanella forzature e inverosimiglianze che castrano sul nascere le pur evidenti ambizioni di partenza.

Conclusioni

Una pianista cieca dai mille segreti finisce nell'occhio del ciclone quando la sua vicina di casa - figlia di un criminale di guerra - perde la vita per un sospetto suicidio che, ovviamente, suicidio non è. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di In Darkness - Nell'oscurità, questo thriller con protagonista Natalie Dormer nelle discinte vesti di una giovane donna non vedente - un ruolo fin troppo stereotipato dalle dinamiche di genere - vive di numerose forzature e risulta poco credibile nella gestione dei colpi di scena che caratterizzano la seconda metà di visione, con almeno una rivelazione che rischia di far crollare la storia e il film su loro stessi in maniera più che rovinosa.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Natalie Dormer è a tratti convincente...

Cosa non va

  • ... ma poco può per risollevare le sorti di un personaggio destinato a soccombere nell'improbabile quando ha inizio la lunga serie di colpi di scena.
  • I vizi di sceneggiatura rendono vano anche il discreto lavoro stilistico in fase di regia.
  • Personaggi secondari generalmente poco curati.