In principio era una pagina Facebook, ma quella che sta portando avanti il successo di quell'esperimento social anche in altra forma è Il santone #lepiùbellefrasidioscio, ma serie Rai che è stata distribuita direttamente sulla piattaforma streaming lo scorso 25 febbraio e sta ottenendo un rilevante numero di visualizzazioni su RaiPlay (parliamo di 1.4 milioni nelle prime due settimane). La serie ispirata al fenomeno social di Federico Palmaroli racconta le vicende di Enzo Baroni, interpretato da Neri Marcorè, un antennista di Centocelle sparito improvvisamente per poi tornare indossando un mundu indiano, con barba lunga e atteggiamento placido con cui dispensa vecchie massime di saggezza popolare, diventando così un punto di riferimento per le persone della zona. Accanto a Marcorè, troviamo nel cast una giovane promessa del panorama italiano, Beatrice De Mei, che ne interpreta la figlia e ci ha raccontato la sua esperienza sul set de Il santone.
Nella Roma de Il Santone
Partiamo dall'esperienza de Il santone. Ci racconti come sei stata coinvolta nel progetto?
Ricordo di aver fatto prima un selftape, e poi un provino con la regista, Laura Muscardin. Ricordo anche che uscita di li non ero per niente soddisfatta, infatti quando mi dissero di essere stata scelta per questo progetto ero incredula.
Com'è stata l'esperienza sul set della serie?
Una delle migliori senza dubbio. Ho legato praticamente con tutta la troupe, mi hanno sempre trattata benissimo. Inoltre Neri e Carlotta, oltre ad essere simpaticissimi, mi hanno aiutata molto ad entrare nell'ottica della "sitcom", un genere a cui mi sono avvicinata per la prima volta con questa serie.
C'è un momento della lavorazione che ricordi in modo particolare? E una scena che ti vede protagonista a cui sei più legata?
Ricordo diversi momenti particolarmente divertenti sul set, come quando durante la scena in cui io e Mirko (Claudio Segaluscio) dovevamo fuggire da degli spacciatori in motorino, questo non partiva e quindi abbiamo dovuto spingerlo noi. Dopo il primo ciak ha iniziato a diluviare e quindi alla fine è stata tenuta questa scena, sicuramente molto spontanea. Una scena a cui sono legata invece è la mia ultima scena con Mirko, nel parco. Che sottintende una sorta di riappacificazione tra i due.
RaiPlay e lo streaming
I dati relativi alle visualizzazioni della serie sono ottimi. Pensi che lo streaming e RaiPlay siano il contesto migliore per fruire della serie? Inizialmente ti è dispiaciuto che non andasse in onda sui canali lineari?
Non mi è dispiaciuto perché ovviamente leggendo le sceneggiature era chiaro che il progetto era stato realizzato per essere in streaming, e credo che questo genere di sitcom, con puntate che durano circa 20 minuti ciascuna, sia perfetto per RaiPlay. C'è da dire che è uscita il 25 febbraio, durante un periodo storico molto triste, questo mi fa apprezzare ancora di più il fatto che le visualizzazioni siano state così alte. Significa che le persone hanno bisogno, in particolare modo in questo periodo, di distrarsi e farsi qualche risata.
Ti aspetti sempre più produzioni pensate e realizzate direttamente per RaiPlay?
Assolutamente si. Sono sicura che i prodotti esclusivi RaiPlay aumenteranno sempre più, e che quindi la Rai voglia puntare sullo streaming. Mi auguro che la cosa funzioni, ovviamente.
Sei una fruitrice di piattaforme streaming? E che tipo di spettatrice sei: binge-watching o visione più rilassata?
Si, decisamente. Devo dire che preferisco sempre i film alle serie, perché mi annoio facilmente e spesso interrompo le serie che inizio dopo qualche puntata. A parte rare eccezioni, come Stranger Things o Euphoria. Ma sicuramente sono più per una visione rilassata!
Ricordi l'ultima cosa che hai divorato in streaming?
Si, la serie che ho appena citato, Euphoria. È uscita la seconda stagione un paio di mesi fa e non ho perso neanche un episodio, anche se per questa serie bisogna aspettare che esca un nuovo episodio ogni settimana, forse anche per questo mi ha presa così tanto.
Uno sguardo al futuro
Credi che si arriverà a trovare un equilibrio tra sala e streaming, una volta finito questo periodo di emergenza?
Quello che credo succederà sarà una crisi sempre maggiore delle sale cinematografiche, purtroppo, già in crisi prima della pandemia. Quello che spero è ovviamente che il cinema sopravviva, e continuerò a frequentarlo il più possibile.
Guardando al futuro, e al tuo futuro, sarai ne Il professore. Puoi anticiparci qualcosa su quel progetto e su altri in cui ti vedremo?
La seconda stagione è stata confermata qualche mese fa, ma non posso dire altro a riguardo.
E sempre guardando avanti, c'è un autore italiano con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
Non ce n'è solo uno, ci sono tanti attori bravi in Italia... ma tra i miei preferiti sicuramente c'è Elio Germano.