Ha fatto parlare di sé l'ultima rivisitazione del ciclo bretone (o arturiano) dedicato alla leggenda e al mito di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, ovvero Il re d'inverno - Artù, dal mito alla leggenda (in originale The Winter King). La serie, basata sull'omonimo libro della trilogia bestseller di Bernard Cornwell Il romanzo di Excalibur, si conclude il 13 dicembre con gli ultimi cinque episodi su TimVision, e vede accanto all'Artù di Iain De Caestecker, due Nimue e Merlino molto differenti da quelli conosciuti finora tra letteratura e audiovisivo. Ne abbiamo parlato con i loro interpreti, Ellie James e Nathaniel Martello-White nella nostra intervista.
Nuovi Nimue e Merlino
Nella Britannia del V secolo fortemente divisa da lotte intestine, Artù Pendragon viene esiliato e si ricongiunge con Nimue, una potente druida, e Merlino, il leader dei druidi, che lo ha cresciuto come un figlio, per poi tornare nella terra natia allo scopo di fermare l'invasione dei Sassoni. Cosa rende diverse queste nuove versioni di due così antichi personaggi ce lo spiega Ellie James: "Penso ci sia una grande mitologia intorno alla Dama del Lago. Non so se c'è un'iconografia generale per il personaggio, come può essere per Merlino, che si è visto più spesso nei vari adattamenti. Con Nimue avevo un range più libero per fare ciò che volevo. Mi sono basata principalmente sulla Nimue dei romanzi, non potevo credere che un personaggio così incredibile fosse stato pensato e scritto da un uomo. La mia Nimue è selvaggia ma anche pragmatica. C'è la donna e c'è la druida, che vediamo più spesso nello show, ma man mano conosciamo la sua backstory e chi è come essere umano, come crescerà per diventare ciò che è destinata ad essere".
Le fa eco Nathaniel Martello-White: "Come Ellie ero molto emozionato nel prendere l'eredità di questo ruolo, ma anche consapevole che avrei dato una direzione completamente diversa al personaggio, o almeno alla sua idea nella cultura popolare. Non sono un uomo bianco sulla sessantina con la barba bianca. Ho ragionato su cosa significasse per me interpretarlo e cosa potevo portare io al personaggio. Su come rapportarmi a qualcuno come lui, un druido che è visto come un leader nella sua comunità, e quindi deve infondere autorità e potere. Ho pensato agli imam e ai preti come figure fondamentaliste religiose, a quanto sono dogmatici nella loro fede e nella loro missione, e mi ha aiutato molto per costruire il personaggio e la recitazione. È stato il mio modo di entrare in Merlino. Bisogna allontanarsi dal nome e dall'icona, altrimenti si inizia a dubitare di se stessi e ci si ritrova nel ginepraio di chiedersi cosa avrebbe fatto il Merlino che tutti conosciamo".
Vecchi Nimue e Merlino
Quando si va a vestire i panni di personaggi già interpretati, è normale guardare al passato, ma spesso la strada giusta è un taglio netto. Lo conferma Ellie James che non si è basata sul pregresso anche perché ne esiste poco: "Non ho visto Cursed quindi direi che non avevo una versione precedente nel cuore. Per Merlino invece ho la sensazione che a differenza dei precedenti, per quanto fossero brillanti e potessero in un certo senso venire scambiati tra loro nei vari adattamenti e funzionare comunque, questo è unico e peculiare. Per il pubblico potrà risultare difficile ma stiamo facendo qualcosa di diverso in questo show, non stiamo cercando di fare un semplice Merlino n. 4. Ma vorrei approfittare per recuperare qualche Dama del Lago". Anche questa volta è d'accordo Nathaniel Martello-White: "Ho visto versioni anche folli, come una Nimue coi serpenti, e per quanto riguarda Merlino non dico che non fossero riuscite, ma sembravano pre-impostate in un certo senso, molto teatrali. Il re d'inverno tende invece al realismo come faceva la prima stagione del Trono di Spade. Le precedenti versioni erano più prettamente fantasy e in un certo senso prevedibili. Noi puntiamo più al lato umano della vicenda".
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Una storia di reietti e sacrifici
Ne Il re d'inverno (qui la recensione) Nimue e Merlino dicono che Avalon è la casa per tutti coloro che non si sentono a proprio agio in nessun posto e non hanno alcun desiderio di appartenervi. Questo Artù del resto è un bastardo mezzosangue quindi i reietti sembrano essere al centro della serie, come dice James: "È uno strumento molto utile. Basta guardare quanti personaggi che affrontano un percorso di crescita anche nel canone storico, siano spesso orfani. Quando non appartieni a nulla e non sei parte di una tradizione, di una famiglia, devi trovare il tuo mondo, ed è quella la vera scoperta. È come se gli strani si attraessero tra loro in un certo senso. Si può scoprire molto più su se stessi se non si è alla mercé di altre persone. Sono tutti in missione solitaria". Aggiunge Martello-White: "A volte devi fuggire dal gregge per trovare te stesso. Per questo i personaggi vanno in missione solitaria, spesso in conflitto con loro stessi. Merlino ad esempio vuole riportare Artù a casa perché sa che avranno bisogno di lui per fermare i Sassoni e la maledizione che incombe sul Regno Unito. Avalon è il posto sicuro dove vivono i personaggi e dove possono tornare, e di cui Merlino e Nimue si sentono in un certo senso i guardiani e i protettori".
Un'altra citazione del period drama viene da un dialogo tra i due che parla invece di sacrificio, quando Merlino dice a Nimue che la sua vita è destinata ad essere solitaria, senza unione e senza figli, altrimenti perderà i propri poteri. Come racconta Martello-White: "Si rifà a quanto dicevamo sull'aspetto religioso della serie, matrimonio e sacrificio per Nimue sono due strumenti per essere più vicina a Dio in quell'universo. Merlino vede questo dono formidabile in lei, più potente del suo, e cerca di avvisarla del sacrificio essendo onesto ma a volte sbaglia secondo me, diventando troppo dogmatico e rigido nella sua visione della profezia". Gli fa eco James: "Merlino arriva quasi alla manipolazione, anche se lo fa con buone intenzioni, per farle raggiungere il suo massimo potenziale magico. È l'eterno dilemma per una donna se scegliere la carriera o la famiglia oppure come bilanciare questi due aspetti. Merlino sostanzialmente le dice che non è possibile avere entrambe le cose. Le mette più paura di quanta forse è giustificabile in una tale situazione".
Trucchi casalinghi
Avendo a che fare con personaggi così conosciuti e allo stesso tempo misteriosi, può essere naturale portarsi qualcosa a casa una volta chiuso il set, magari qualche trucco di magia. Ce lo dice James: "Tutta la ricerca è stata meravigliosa, per una strega in realtà c'è molta medicina olistica alla base, che comprende vari strumenti di guarigione. È una donna di medicina, quindi ho adorato documentarmi sulle piante e sui loro usi a questo scopo. Alcune ho iniziato a coltivarle nel mio giardino, magari ora potrei iniziare ad usarle (ride). C'era tantissimo da imparare sull'epoca". Chiude Martello-White: "A volte viene da chiedersi se sia la fede in qualcosa, il crederci, a farlo diventare reale. C'era un tempo in cui tutto questo era reale per le persone. A noi oggi sembra impossibile che possa essere successo, che le persone potessero credere nelle visioni. Se si riesce a crederci, c'è una verità in questo ed è sempre interessante mettersi in quello spazio per un attore. Si viene influenzati in un certo senso, anche se non ci si accorge in un primo momento. Ma ho sicuramente imparato il trucco di... cavalcare! (ride)".