Michael J. Fox si racconta nel memoir Il ragazzo del futuro. Facendo ridere e piangere

Una lettura intima ed entusiasmante sia per i fan di Ritorno al futuro che di Casa Keaton: nella sua autobiografia Future Boy, l'attore racconta un'istantanea della sua carriera. In libreria per TEA.

Michael J. Fox con Christopher Lloyd in Ritorno al futuro

Quando si compiono gli anni, di solito si riceve un regalo. Invece per i 40 anni di Ritorno al futuro è stato il suo protagonista Michael J. Fox a farlo a noi: il suo libro appena pubblicato da TEA, Il ragazzo del futuro, non è infatti definibile in altro modo se non come un regalo per i fan suoi e del suo film più famoso: un resoconto intimo, ricco di aneddoti e pensieri dietro le quinte del periodo folle ed entusiasmante in cui ha girato il film di Robert Zemeckis. Di notte, mentre, durante il giorno, portava avanti le riprese della terza stagione di Casa Keaton. Una follia anche solo pensarlo, ancor di più accettare un ritmo professionale del genere. Ma spesso è dalla follia che nascono le cose più preziose e sfolgoranti e quello che è stato fatto con Ritorno al futuro tale è: una magica e perfetta follia.

Dalla tv al cinema, il salto che Michael J. Fox aspettava

Nel 1985, l'anno in cui Ritorno al futuro è stato girato e poi è uscito nelle sale conquistando il pubblico, Michael J. Fox era già un attore noto. Aveva esordito in Follia di mezzanotte, aveva appena girato Voglia di vincere che ancora non era arrivato nelle sale, ma era una star televisiva in una delle sitcom più apprezzate di quegli anni: Casa Keaton, di cui la terza stagione era in piena produzione. Ma è il momento del salto definitivo: Robert Zemeckis sta girando Ritorno al futuro e il protagonista che ha scritturato, Eric Stoltz, non sta funzionando. Avrebbe voluto sin dall'inizio Michael J. Fox, ma il suo impegno televisivo era stato un ostacolo. Quindi che fare? Un gioco di prestigio, il primo trucco di quella magia che è Ritorno al futuro: contrattare l'impegno di Fox per la notte, preservando quello diurno con la serie, ripensare tutto lo schedule del film per prevedere anche i reshoot di quanto già girato dal collega.

Ritorno al futuro: Christopher Lloyd e Michael J. Fox in una scena del film
Una scena di Ritorno al futuro

Un azzardo, una follia. Ma il risultato lo amiamo ancora a 40 anni di distanza e rappresenta il vero salto di qualità per l'attore, che nel libro viene sottolineato più e più volte: l'occasione della vita da non lasciarsi sfuggire a costo di non dormire per mesi, il passaggio da star televisiva guardata dall'alto in basso alla Serie A che il cinema rappresentava allora, in tempi diversi da quelli odierni in cui gli attori passano con disinvoltura da un media all'altro.

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Diviso tra due sogni

Michael J. Fox si trova quindi diviso tra due sogni, tra due mondi e due impegni, lavorando al fitto schedule episodico settimanale di Casa Keaton durante il giorno e trasportato sul set di Ritorno al futuro ogni sera, con tutta la troupe che aspettava il suo arrivo come ai blocchi di partenza per far funzionare tutto. Una frenesia, un disorientamento, che l'attore rende bene nel suo racconto che ci immerge nella sua vita di quei giorni, nell'entusiasmo e la paura, nelle scelte istintive per costruire un personaggio che aveva raggiunto in corsa senza modo di fare prove e ragionamenti.

Michael Gross e Michael J. Fox nella serie Casa Keaton
Michael Gross e Michael J. Fox nella serie Casa Keaton

È abile Michael J. Fox a raccontarci il momento, riviverlo facendocelo sentire, percepire, vivere a nostra volta: corriamo insieme a lui da un set all'altro, mentre ci racconta il percorso, i punti di riferimento dell'area di Los Angeles che conosciamo da film e serie, i suoi pensieri e la scansione temporale mentre si sposta da una parte all'altra. Il tutto senza mai far cenno al dopo, con una delicatezza disarmante: non si parla mai del Parkinson che sarebbe arrivato in seguito, ma solo di quel preciso momento di svolta della sua vita in cui la storia (del cinema e della televisione) si stava scrivendo.

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Dietro le quinte del mito di Ritorno al futuro

In questo racconto così intimo e personale, non mancano però dettagli e aneddoti succosi sul dietro le quinte di Ritorno al futuro e, in misura minore, su Casa Keaton: risvolti delle riprese, dinamiche sul set, scelte e decisioni da prendere. Dai costumi al rapporto con i colleghi, inizialmente diffidenti, dalle singole iconiche scene all'atmosfera generale del set, Michael J. Fox ci porta in un altro spaziotempo: sul set di quel cult che è il film di Zemeckis e nel 1985, quando le riprese si sono svolte tra gennaio e aprile. Spingendosi solo un po' oltre, all'uscita, i prime reazioni e le prime sensazioni del dopo e di una vita che stava per cambiare.

Ritorno al futuro: Michael J. Fox si esibisce in Johnny B Goode
Ritorno al futuro: Michael J. Fox si esibisce in Johnny B Goode

Se questo splendido excursus si sofferma in particolare su un paio di momenti, come le riprese della sua scena preferita, ovvero quella dell'esibizione al Ballo Incanto Sotto il Mare sulle note di Johnny B. Goode, non possiamo non citare il bellissimo inserto finale con foto esclusive di Michael J. Fox: scatti che vanno ad accompagnare il racconto del libro e quindi iniziano con l'attore più giovane per richiamare alcuni passaggi in cui parla della sua infanzia, fino ai set delle due produzioni prese in esame. Un valore aggiunto importante per sia per i fan che per i curiosi.

Conclusioni

Perfetto sia per i fan che per i curiosi del mondo del cinema e della televisione, il libro di Michael J. Fox è un lucido, onesto e intimo racconto del periodo che gli ha cambiato la vita consegnandolo alla storia, quello in cui girava in parallelo Ritorno al futuro e Casa Keaton a inizio 1985. Denso di aneddoti dietro le quinte, dettagli e curiosità, il libro è anche arricchito da una raccolta di foto finale che va a illustrare quanto raccontato in precedenza. Impossibile lasciarselo scappare se si è fan dell'attore, della serie o del film cult di Robert Zemeckis.

Movieplayer.it
4.0/5

Perché ci piace

  • Il racconto di un periodo e il suo valore intimo.
  • Il dietro le quinte di Ritorno al futuro e dell'industria dell'intrattenimento in generale.
  • Le curiosità sul film e la serie di cui l'attore è stato protagonista.
  • Le foto finali, spaccato di un momento.

Cosa non va

  • Per quello che racconta e come lo racconta, avremmo voluto che fosse molto più lungo.