Il Gattopardo, Kim Rossi Stuart presenta la serie Netflix: "Una lettera d'amore per la Sicilia"

L'attore è il Principe di Salina, mentre Deva Cassel e Saul Nanni sono Angelica e Tancredi: i protagonisti ci raccontano l'esperienza di stare sul set di una serie kolossal.

Kim Rossi Stuart e i protagonisti di Il Gattopardo

Per moltissimi italiani il primo approccio con Il Gattopardo è stato grazie al film di Luchino Visconti, spesso fatto vedere a scuola per far capire quel momento di transizione che è stato il Risorgimento (1861 - 1871). Alla base di quel capolavoro del cinema c'è però, ovviamente, l'omonimo libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pubblicato nel 1958. L'omonima serie Netflix, in streaming dal 5 marzo, parte proprio dal testo originale.

Il Gattopardo Netflix Kim Rossi Stuart
Kim Rossi Stuart è il Principe di Salina

Grande sforzo produttivo, su Il Gattopardo Netflix Italia crede molto: non a caso, al Next On Netlfix 2025, la serie è stata presentata come uno dei prodotti di punta di quest'anno. Lo ha confermato Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix, che alla conferenza stampa dell'anteprima mondiale, tenuta a Roma nella sala del Grand Hotel Plaza di via del Corso, dove è stata girata la scena del ballo presente nell'episodio 6, ha detto: "Questa è una serie sontuosa. Il personaggio del Principe di Salina vive a cavallo tra il passato e il presente, senza appartenere davvero a nessuno dei due. La base di partenza è il romanzo: la traduzione di un testo è unica e personale e Richard Warlow ha fatto un gran lavoro. Attraverso il nostro sguardo di oggi possiamo rileggere questo testo in modo diverso e unico. La serialità poi permette di approfondire delle sciabolate geniali che nel libro sono solo di passaggio. Abbiamo potuto approfondire caratteri e psicologie. Siamo ripartiti da quello che è un grande romanzo, ma dando una nostra identità a questo adattamento".

Fondamentale la scelta del cast, perché, è inutile negarlo, nell'immaginario collettivo i personaggi del Principe, di suo nipote Tancredi e di Angelica Sedara, grazie al film di Visconti, hanno i volti meravigliosi di Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale. A raccogliere questo testimone pesante sono, rispettivamente: Kim Rossi Stuart, Saul Nanni (già visto su Netflix in Supersex, nel ruolo del giovane Rocco Siffredi) e Deva Cassel. C'è poi anche Benedetta Porcaroli, che è Concetta, figlia del Principe di Salina, che nell'originale ha meno spazio, mentre qui viene approfondito. Gli attori hanno dato alla stampa un primo assaggio di questa esperienza proprio a Roma.

Il Gattopardo e il Risorgimento italiano

Se vi state chiedendo quale sia il significato di "gattopardo", soprannome con cui viene chiamato il Principe di Salina, specifichiamo che l'animale è il simbolo della famiglia Salina, che, a sua volta, rappresenta l'aristocrazia siciliana. La trama del Gattopardo poi è profondamente intrecciata con la storia del Risorgimento. Era quindi fondamentale studiare a fondo il periodo storico: lo sceneggiatore Richard Warlow lo ha fatto: "Abbiamo passato settimane con i nostri consulenti di storia: avevamo uno storico italiano e uno inglese, preside della facoltà di italiano all'università di Nottingham. Volevamo capire per bene il periodo, l'epoca, per poter descrivere in modo realistico le reazioni e i pensieri dei personaggi. A me è sembrata un'opportunità eccezionale: abbiamo fatto una vera e propria ricerca culturale, ci siamo immersi a fondo nella storia della cultura e della società siciliana. Abbiamo adorato lavorare in questo modo, perché ci ha insegnato tantissime cose. Ci siamo immersi in questa storia al di là di quelli che potevano essere gli scritti di Tomasi di Lampedusa".

Per lo scrittore è un sogno realizzato: "Quando mi hanno proposto l'adattamento ho pensato fosse un'occasione unica, che capita una volta nella vita. Ho letto il libro all'università e trovarmi ad adattarlo 30 anni dopo è stata una sfida bellissima. La Sicilia è piena di sole e bellezze naturali, cose che a Londra non abbiamo: è stato fantastico poter portare agli spettatori tutta questa bellezza. Il romanzo è molto concentrato sul monologo interiore, quindi la sfida è stata rendere per immagini decisioni che su carta sono solo nei pensieri del personaggio. Una seconda sfida è stata rendere attuali e contemporanei fatti e pensieri".

La regia di Tom Shankland

Gattopardo Deva Cassel
Deva Cassel sul set di Il Gattopardo

I primi tre episodi di Il Gattopardo sono diretti da Tom Shankland, che con il nostro paese ha un rapporto stretto: "Mio padre insegnava italiano all'università: ho fatto tanti viaggi in Italia con lui, perché faceva ricerca. Sono stato all'università di Bologna. Il vero motivo per andare con lui è stato viaggiare: per me la Sicilia era un altro mondo. Avevamo tanti amici in Italia, a Firenze e in Toscana per esempio, ma in Sicilia ho imparato tante cose, per esempio a fumare: avevo sei anni! E a pescare i polipi. Poi sono dovuto tornare nell'Inghilterra del nord, che è grigia, sempre, non è come Londra. E per me la Sicilia è rimasta una terra mitica. Lo stesso vale per il romanzo: per me è stato quasi qualcosa di mistico. L'ho letto quando avevo 20 anni e mi ha aiutato a capire meglio l'isola. È un romanzo breve, ma è così ricco. C'è la rivoluzione, il Risorgimento, grandi cambiamenti".

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Kim Rossi Stuart è il Principe di Salina

Kim Rossi Stuart è il pilastro di Il Gattopardo. L'attore ha dovuto trovare il Principe di Salina dentro sé: "Nel romanzo il Principe è una figura imponente: due metri d'uomo, si dice che i suoi passi fanno tremare la terra. È anche un intellettuale sopraffino: io sono tutto il contrario! Sono esile, fragile, insicuro. Non sono un intellettuale. Quindi ho dovuto scoprire anche una sua fragilità. E poi ho lavorato sul fisico: ho preso peso, ho lavorato sulla voce, sulla profondità. A volte i personaggi ci danno la possibilità di trovare cose che in noi erano sopite. Ho molto rotto le scatole: a volte mi si deve arginare, lo ammetto. Mi sono sentito veramente trascinato da lui, da questo personaggio, da quello che vive. Ha risuonato in me in modo particolare. È bello per un attore sentirsi trasportato al di là del proprio raziocinio, della propria volontà".

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Kim Rossi Stuart in Il Gattopardo

L'attore ha una lettura personale della frase iconica "se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi". Secondo lui: "Capisco che questa battuta possa essere significativa, ma secondo me Il Gattopardo è una storia piena soprattutto di non detti. Anche perché questa frase poi viene smentita dal romanzo: tutto cambia per tornare in polvere. Secondo me il cuore del romanzo è qui. Il Principe poi, nella sua parabola esistenziale, la supera".

Deva Cassell è Angelica

Deva Cassell è Angelica Sedara: quando entra in scena è una visione. Impossibile non chiederle del confronto con Claudia Cardinale: "La Cardinale chiaramente è un nome intoccabile, sacro: non si può discutere la bellezza e la sua interpretazione di questo personaggio. Quindi io ho preso ispirazione soprattutto dal libro. Ho preferito non guardare troppo quello che aveva fatto lei. Non ho riguardato il film, perché volevo riscoprire la storia attraverso gli occhi dei registi. Tom, Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti mi hanno salvata: grazie a loro ho tirato fuori il meglio che potessi dare. E spero che si veda. Perché ho provato veramente di tutto per renderlo il più bello e il più giusto possibile".

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Deva Cassell e Saul Nanni sono Angelica e Tancredi

Della sua Angelica dice: "È un personaggio con tante sfumature: viene da un passato umile, ma ha avuto un'educazione per entrare in questo cerchio nobiliare. Prova ogni cosa per fare parte di questo ambiente. Ma lei sta vivendo una battaglia interna: lotta per trovare il suo posto. È un personaggio che ha una sensibilità, che nasconde, perché ha paura che qualcuno gliela rompi. Vive tante difficoltà, perché è cresciuta attraverso gli occhi del padre, che l'ha come incaricata di una missione. Ha usato la sua bellezza e la sua femminilità in due modi: sia per rendere orgoglioso il padre, sia per crearsi una sua strada. Mi ha toccato profondamente: è una storia senza tempo".

Saul Nanni è Tancredi

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Saul Nanni e Deva Cassel in Il Gattopardo

Saul Nanni ha invece il ruolo di Tancredi, nipote del Principe di Salina, che il capofamiglia ama più dei suoi stessi figli. L'attore lo descrive così: "Per me Tancredi rappresenta lo scoppio della vita, l'azzannarla quasi. È la giovinezza che prova a prendersi tutto. La frase iconica che pronuncia, se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi, è attuale ancora oggi: cercare di cambiare le cose senza mutarne la sostanza. Sono molto orgoglioso di questa serie: è una lettera d'amore per la Sicilia. È una possibilità per riscoprire dei luoghi magici dell'Italia, attraverso la lente di personaggi, situazioni e contesti che non esistono più".

Benedetta Porcaroli è Concetta

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Benedetta Porcaroli in Il Gattopardo

La vera novità di questa serie è il personaggio di Concetta, che, da ruolo marginale, diventa protagonista. Benedetta Porcaroli ha dovuto quindi forse prepararsi ancora di più: "Rispetto al romanzo, che è il riferimento principale di questa storia, sono quella che ha dovuto lavorare un po' di più, perché nel libro Concetta non ha uno sviluppo come gli altri personaggi. Ho immaginato la complessità di dover trovare una giusta distanza da una figura così ingombrante come quella del padre. È un vincolo che quasi ti stritola. Mi è piaciuto immaginare questa ragazza che si porta dentro una rivoluzione, che fa da contraltare a questa figura maschile, il padre e cerca di instaurare con lui un dialogo alla pari. Per amare questo padre in qualche modo ha bisogno di ucciderlo: questo la porta a fare un percorso doloroso e solitario. Lei è un po' come una creatura nuova che nasce da una costola di una figura, il padre, che rappresenta il tramonto di un'epoca. Mi sento molto fortunata ad aver preso parte a questo progetto".