Il DVD di Max Payne

Anche in DVD, come nella versione in alta definizione, l'adattamento cinematografico del celebre videogioco è trattato con notevole perizia tecnica. Buoni anche gli extra.

Dopo la versione in blu-ray, che conteneva anche il DVD, ora Max Payne esce anche nell'edizione solo in DVD, completa però di parte degli extra presenti nella versione in alta definizione. Anche in questo caso, l'adattamento al grande schermo firmato da John Moore del celebre videogioco, con Mark Walhberg nelle vesti di protagonista, viene trattato con notevole perizia tecnica.

Molto buono infatti il video: il quadro, oltre che immacolato, risulta sempre compatto, cosa non scontata in un film che prevede scelte particolari da videogame, improvvise virate cromatiche, giochi di luce e atmosfere soffuse. L'encoder digerisce tutto alla perfezione, con fondali solidi e una perfetta resa dei neri, aggiundendoci una quasi totale assenza di rumore video e di sbavature. Se la definizione invece non è al top e i contorni sembrano quasi sempre troppo soft, è anche dovuto alle particolari scelte fotografiche, che non privilegiano certo pulizia e cura del particolare.

Ancora superiore l'audio, con una traccia italiana che risulta anch'essa di ottimo livello, nonostante ci si debba accontentare del solo Dolby digital. Max Payne propone numerose scene di azione, che vengono riprodotte coralmente dai diffusori in modo preciso, con un supporto costante di entrambi gli assi, suddivisione precisa dei canali, effetti panning e un grande risalto per gli effetti che arrivano da ogni diffusore. Decisamente poderoso anche l'apporto del sub, che non manca di intervenire in modo marcato un varie occasioni.

Buona la sezione dedicata ai contenuti speciali. Troviamo un lungo making of di un'ora diviso in due parti, che alterna riprese sul set, interviste a cast artistico e tecnico, con un regista davvero frizzante e qualche volta addirittura sopra le righe. Ma la cosa originale è che il contributo cerca di far rivivere tutta la lavorazione del film attraverso la testimonianza di alcune figure della troupe. Per chiudere un romanzo grafico di quasi un quarto d'ora che in pratica è l'antefatto al film, e ripropone le vicende della moglie di Max Payne, Michelle.