Non certo un film indimenticabile, anzi, ma è certo che agli appassionati del filone demenziale e ricco di scurrilità piacerà anche questo Indovina perché ti odio, diretto da Sean Anders e interpretato da un protagonista classico del genere come Adam Sandler, affiancato da Andy Samberg.
Al centro della vicenda c'è Donny, che da adolescente ha avuto un figlio, Todd, da una relazione con la sua professoressa, finita poi in carcere. Dopo averlo cresciuto in qualche modo da genitore single, Donny ha poi perso di vista il figlio che ha preso la sua strada. Ora, in difficoltà economiche, si ripresenta all'improvviso dal figlio proprio quando quest'ultimo sta per sposarsi. Anzi, Todd ha fatto credere alla ricca famiglia della promessa sposa di essere orfano e la comparsa di Donny, ovviamente, creerà una serie di situazioni paradossali e imbarazzanti.
Nel cast anche Leighton Meester, Vanilla Ice, James Caan, Milo Ventimiglia e Tony Orlando.
L'audio fa la sua parte: gran parte del film è dedicata ai dialoghi che vengono riproposti in modo chiaro e senza sbavature particolari, a parte i momenti più confusionari nei quali a volte si fa fatica a distinguere i parlati. Nelle poche scene in cui l'azione si movimenta, l'audio risponde comunque in modo adeguato, con un'ambienza più che sufficiente e una discreta spazialità.
Appena sufficiente il reparto extra, nel quale troviamo cinque minuti di esilaranti papere sul set e circa 13 minuti di scene eliminate.
Per questa recensione la redazione di Movieplayer.it ha utilizzato TV Philips 55PFL8007K e la SoundBar Home Theater Philips HTS 9140 con Ambisound e lettore Blu-Ray 3D