Il Blu-Ray di Toro scatenato

Qualche limite sotto il profilo audio per l'edizione Blu-Ray del capolavoro assoluto di Scorsese. Ottimo invece il video che rievoca la visione in pellicola. Ricchi gi extra ma analoghi all'edizione DVD Top Edition a due dischi.

Si può spendere tutto il tempo possibile alla ricerca della morigeratezza e dell'autoriflessione prima di raccontarlo, ma poi si esce sempre sconfitti di fronte a Toro scatenato. Che è e rimane uno dei più grandi film della storia del cinema. E se questa ansia classificatoria emerge indissolubilmente alla visione del film di Martin Scorsese, generando anche un certo imbarazzo adolescenziale, progressivamente si spegne di fronte all'evidenza di una grandezza inafferrabile, portata in dote da un cinema di pura astrazione che rimodella forme e contenuti del tradizionale cinema sportivo filtrandone le coordinate attraverso la sensibilità teorica, etica ed estetica di Scorsese. Un'opera dura, viva, profonda e visionaria, ma soprattutto animata da un'indomabile spirito di rinnovamento formale e uno degli ultimi sussulti di una stagione indimenticabile per il cinema americano, tanto che la critica, come viene sottolineato anche negli extra del film, tende a considerarlo l'ultimo grande film dei '70 piuttosto che il primo degli '80. Un manifesto di un periodo in realtà già terminato.

Ecco allora che nel nostro piccolo mondo, fatto di piccole cose, l'uscita in Blu-Ray del film può rappresentare a suo modo un evento atteso con ansia. Perché a un'opera va garantita l'immortalità anche attraverso l'effimero possesso domestico e la possibilità dell'alta definizione di ri-creare il capolavoro di Scorsese nel modo il più possibile vicino all'immagine originale può valere molto, anche al di là dei fanatismi tecnici. Eppure, a conti fatti, le migliorie rispetto all'ultima edizione DVD a doppio disco sono evidenti e insite nelle possibilità dei nuovi supporti, ma forse meno determinanti di quanto ci si potesse aspettare. Almeno per ciò che concerne l'audio del film, che è a tutti gli effetti il punto debole di questo riversamento in alta definizione che gode comunque di un ottimo video e di un comparto extra ricchissimo.

Il video, presentato nella codifica AVC e grazie al supporto dual layer, si attesta su un bitrate medio molto elevato (circa 37Mbps). A guadagnarne sono in particolare la qualità e la profondità del contrasto dello splendido bianco e nero del film e la nitidezza dei dettagli. La stabilità del quadro invece non è propriamente ineccepibile, mentre la grana (presente in tutto il film e percepibile nello screencapture qui di fianco) è il risultato dell'aderenza all'originale in pellicola e alla sua fotografia. L'eventuale eliminazione avrebbe certamente donato un'artificiosità innaturale al film che in questo modo restituisce il massimo livello di similitudine con la proiezione in pellicola. Il discorso potrebbe diventare soggettivo, ma pare abbastanza evidente che il compito di un buon riversamento sia da rintracciare nella fedeltà all'originale, specie per un titolo di tale livello.
Critico invece il discorso sull'audio, come già accennato. Se la natura del film, sulla carta, non include un complesso lavoro multicanale, favorendo la frontalità dei dialoghi e del commento sonoro, si rimane un po' sorpresi dalla gestione dei livelli. Non è infatti in discussione la pulizia e la nitidezza della nuova traccia HD Master - che i possessori di amplificatori compatibili con le nuove codifiche possono apprezzare per una maggiore rotondità dei bassi e degli effetti durante gli incontri - quanto lo squilibrio nella gestione dei dialoghi. Probabilmente la scelta voleva favorire le improvvise esplosioni di violenza che caratterizzano il film, in contrasto al modo sussurrato con cui parlano spesso gli interpreti, ma è un dato di fatto che lo spettatore sia troppo spesso costretto a ritoccare i livelli tra una scena e l'altra. Molto meno evidente il problema nel doppiaggio italiano, che però appiattisce un po' tutto e toglie fascino e respiro a un film, a parere di chi scrive, inaffrancabile dalla visione in originale. Ricchissimo infine il comparto extra, ma sostanzialmente privo(come sovente accade) di contributi specifici per l'alta definizione, o comunque per questa edizione. La cosa potrebbe obiettivamente scoraggiare l'upgrade ai possessori della buona Top Edition DVD a due dischi. Ad ogni modo i contributi sono molti e di notevole interesse e contano vari commenti audio, numerose interviste al cast tecnico, e ben quattro documentari sul film, oltre che alla piacevole presenza del vero Jack La Motta che si racconta con ammirabile generosità e onestà intellettuale.