Non era semplice portare sugli schermi cinematografici l'ottimo romanzo di Dennis Lehane (che con le sue opere ha già dato spunto a film come Mystic River e Gone Baby Gone), ma la missione di Martin Scorsese, grazie alla sua maestria e alla sua esperienza, può considerarsi riuscita, anche se non tutti i fan del grande regista hanno apprezzato la sua opera. Non sarà forse un capolavoro, ma resta il fatto che Shutter Island resta comunque un gran bel thriller psicologico, dalle tinte cupe e claustrofobiche, un viaggio nella mente umana e nei suoi tarli, nei suoi fantasmi e nelle sue paranoie, che non può lasciare indifferenti.
La vicenda è ambientata nel 1954: gli agenti federali Teddy Daniels (un maestoso Leonardo DiCaprio) e Chuck Aule (il bravo Mark Ruffalo) si recano a Shutter Island, al largo di Boston, in un ospedale psichiatrico dove sono detenuti pericolosi criminali psicopatici: devono indagare sull'inspiegabile scorparsa di una detenuta. Ma una terribile tempesta si abbatte sull'isola a complicare le indagini e le loro strane scoperte su cosa succede realmente nell'ospedale. Ma niente, però, è come sembra. Oltre ai due protagonisti, a completare un gran cast ci sono Ben Kingsley, Max von Sydow, Michelle Williams, Emily Mortimer e Patricia Clarkson.
Ora Shutter Island si può gustare in alta definizione grazie a un'edizione blu-ray ottima sul piano tecnico ma abbastanza povera di extra. Ma attenzione che in commercio c'è anche una limited edition con abbinata la graphic novel di Stefano Ascari e Andrea Riccadonna (120 pagine).
Il video è ottimo e convince pienamente, anche se soffre qualche leggero calo qualitativo nelle scene in penombra. Il livello del dettaglio è comunque sempre elevato, la tridimensionalità discreta, la riproduzione della splendida fotografia molto fedele a quanto visto al cinema, con un croma in genere freddo ma che assume tonalità sgargianti in occasioni dei ricordi. La grana è molto sottile e tipicamente cinematografica, i neri profondi e il quadro davvero pulitissimo.
L'unico settore sottotono è quello degli extra. Ci sono solamente due contributi, entrambi in HD, della durata complessiva di nemmeno 40 minuti. Sono interessanti e piacevoli (vanno rigorosamente visti dopo il film perché svelano tutto sul finale) , ma è un po' troppo poco e per essere un film di Martin Scorsese si sentono la mancanza di ulteriori approfondimenti e di un commento audio. La prima featurette, "Dietro le persiane", dura circa 17 minuti, comprende interviste al cast, agli autori e allo scrittore Dennis Lehane, e tratta dei temi del film, della trasposizione dal romanzo, dello stile del regista, oltre che degli aspetti musicali e delle difficoltà nelle riprese. Il secondo contributo, un cosidetto making of di oltre 20 minuti, oltre ad approfondire la costruzione del film, tratta più degli elementi psichiatrici del racconto, del lavoro che hanno dovuto svolgere gli attori in questo senso e della storia delle cure in questo settore.