Anche per uno dei capolavori di Roberto Rossellini è arrivato il momento dell'alta definizione. Roma, città aperta è uno dei film più famosi del regista, un vero manifesto del neorealismo oltre che uno dei grandi classici italiani per eccellenza.
Nella Roma occupata dai nazisti, si susseguono le vicende di gente semplice, che in una città dominata dal caos e dalle ingiustizie, tra coprifuoco, arresti e torture, cercano di sopravvivere e combattere l'orrore quotidiano. Indimenticabili le interpretazioni di Anna Magnani e Aldo Fabrizi in un film che è il primo della trilogia della guerra diretti da Roberto Rossellini: seguiranno infatti Paisà e Germania anno zero.
L'edizione homevideo Flamingo-Cg Homevideo di Roma, città aperta si pregia di un ottimo lavoro di restauro effettuato grazie al Progetto Rossellini (che interverrà su dieci film dell'autore) e compiuto presso il Laboratorio l'Immagine Ritrovata. Un lavoro frutto della sinergia fra Cinecittà Luce, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office. Sono stati fatti interventi specifici di stabilizzazione e pulizia delle immagini e sul suono, e il lavoro svolto si nota tutto.
La realizzazione tecnica del blu-ray è infatti soddisfacente. Solo nei primi istanti si notano delle lievi oscillazioni del quadro e qualche sbalzo di luminosità, oltre a un quadro un po' pastoso e confuso. Ma ben presto il lavoro di restauro si apprezza pienamente, con una pellicola molto pulita e priva di graffi o sporcizia, e un bel bianco e nero ben contrastato. La cura per il dettaglio è discreta, ma a parte qualche scena davvero incisiva, non riesce a mai a decollare anche per precisi limiti del girato, che va ricordato erano davvero notevoli (riprese fatte in condizioni precarie e scarsissima disponibilità di materiale tecnico). Anche per questo l'alta definizione fatica un po' a emergere. Il quadro comunque è sempre stabile e la visione molto piacevole, forse le immagini sono a tratti poco luminose, ma in ogni caso è un video da promuovere a pieni voti.Ottime notizie anche dall'audio. La traccia è un dolby digital 2.0 anch'esso restaurato: ovviamente non bisogna aspettarsi effetti particolari o sensazioni di spazialità, per il semplice fatto che non possono esserci. Però raramente si è sentita una traccia così datata uscire dal centrale in maniera così chiara e cristallina, con dialoghi perfetti, sempre perfettamente comprensibili e senza sbavature, e soprattutto senza il minimo fruscio di fondo che a volte caratterizza tracce così vecchie. Davvero un buon lavoro anche in questo settore.
Discreto il reparto dedicato agli extra, anche se alla fine la quantità di contenuti speciali non è così massiccia come potrebbe apparire, trattandosi soprattutto di contributi molto brevi. Il totale del materiale è infatti di 37 minuti circa, ma è comunque molto interessante.
C'è innanzitutto un'intervista a Renzo Rossellini (4' minuti), seguito dalle testimonianze sul film di Martin Scorsese, Francois Truffaut, Ingrid Bergman, i fratelli Taviani, Padre Fantuzzi, Vito Annichiarico, Carlo Lizzani e Luca Magnani (in tutto 9'). Nella sezione dietro le quinte un brevissimo resoconto di Aldo Fabrizi (1') e la visita di Roberto Rossellini con Giulio Macchi e Aldo Fabrizi a via Montecuccoli anni dopo le riprese del film (poco più di 4'). Nella sezione del contesto storico troviamo poi un interessante intervento di Beppe Attene (oltre 13'), seguita da un Cinegiornale Luce (mezzo minuto) e da una Settimana Incom (oltre 2'). C'è inoltre un breve commento di Cito Maselli (2') sull'accoglienza riservata alla pellicola nel momento dell'uscita in sala.
A completare l'edizione due preziosi documenti: le prime tre pagine della sceneggiatura originale e la segnalazione del Ministero degli Interni richiedente l'eliminazione della scena della fucilazione del sacerdote.