Se dormi, ti lascio
Dopo l'ennesimo incidente sul posto di lavoro, salta fuori che Homer soffre di narcolessia. Anziché cercare di risolvere il problema, il patriarca dei Simpson decide di servirsene come scusa per evitare qualunque responsabilità. Ragion per cui, durante l'ennesima seduta di terapia di coppia, Marge dà retta alla dottoressa e caccia Homer di casa. Ma l'amabile fannullone non rimane solo a lungo...
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Ventisette anni di alti e bassi
Questa premiere di stagione aveva sollevato un polverone quando, mesi prima della messa in onda, i produttori annunciarono che questa volta Marge avrebbe lasciato Homer sul serio (in passato la catastrofe è stata sfiorata, ma sempre prevenuta). Una notizia sintomatica dell'attuale crisi creativa della serie, che da alcuni anni a questa parte si affida a ospiti famose e/o puntate "evento" per rimanere rilevante in un panorama televisivo dove la creatura più celebre di Matt Groening è ormai più una pietra miliare dignitosa che un appuntamento imperdibile. L'anno scorso ci fu la morte annunciata di un personaggio (che poi si scoprì essere il padre di Krusty), oggi tocca alla separazione di Homer e Marge (e, in misura minore, al prossimo speciale di Halloween, di cui conosciamo già una delle storie: Telespalla Bob riuscirà finalmente a uccidere Bart).
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A questo va aggiunta anche la crisi interna, divenuta dolorosamente pubblica alcuni mesi fa quando si venne a sapere che Harry Shearer - il doppiatore di Mr. Burns, Smithers, Skinner e molti altri - aveva rifiutato di firmare il nuovo contratto (stagioni 27 e 28 confermate, con un'opzione aggiuntiva per 29 e 30), alludendo a certe restrizioni professionali come motivazione. La situazione si è poi risolta, ma viene spontaneo chiedersi se Shearer, da anni quello con l'atteggiamento più critico nei confronti del programma (per l'esattezza a partire dalla nona stagione, quando andò in onda il controverso episodio dove si scopre che Skinner è un impostore), non si fosse semplicemente stufato di prestare le suo voci ad una serie non più all'altezza degli antichi fasti (e a giudicare da alcune battute affidategli proprio in questa premiere, è difficile dargli torto).
L'importanza del reset
Dicevamo, dunque, che questa nuova stagione si apre nel segno del divorzio. O almeno così prometteva. Chi segue fedelmente la serie da anni sa benissimo che eventuali eventi "epocali" o discutibili vengono azzerati in un modo o nell'altro, per mantenere intatta l'integrità narrativa di un universo collocato in una sua specifica bolla temporale: Maggie non imparerà mai a parlare (salvo episodi fuori continuità), Bart e Lisa rimarranno eternamente pre-adolescenti, e nulla potrà veramente mettere a rischio il matrimonio di Homer e Marge. Basti pensare alla rivelazione su Skinner di cui sopra, che al termine dello stesso episodio fu sottoposta ad un retcon a dir poco assurdo. Lo stesso accade qui, riprendendo una tradizione consolidata dei cliché narrativi, ossia "era tutto un sogno", e applicandogli una stanca ed irritante rifinitura metatelevisiva, tirando in ballo un altro programma il cui legame con I Simpson è alquanto tenue. Questo rende l'intero episodio una semplice lezione su come prendere in giro gli spettatori, una pratica che gli autori della serie conoscono ormai fin troppo bene.
Girls just wanna have fun
L'altro stratagemma, come detto in precedenza, è quello delle ospitate vocali da parte di varie celebrità. Una tradizione che in passato funzionava alla grande (vedi Michael Jackson o John Waters), ma che ora sa spesso di pigrizia e autocompiacimento. In questo caso, la nuova fiamma di Homer è doppiata da Lena Dunham, che per l'occasione si è portata dietro tutto il cast di Girls: le amiche di Candace hanno le voci di Allison Williams, Jemima Kirke e Zosia Mamet, e il finale beffardo vanta un cameo di Adam Driver. Sono ormai lontani i tempi in cui gli autori scomodavano il cast di Cin Cin per una gag breve ma efficace e memorabile; qui siamo dalle parti dello stunt-casting puro, ennesimo segno del declino di una serie che, pur continuando a far ridere nei momenti migliori (in questo episodio la chicca è la seguente battuta di Lenny su Homer dopo che questi è stato cacciato di casa: "Dorme in ufficio, ma arriva in ritardo lo stesso!"), non si sforza più di andare oltre le gag basilari associate ai suoi vari personaggi, in alcuni casi con risultati che rasentano il disastroso (Bart e Lisa in alcune scene della premiere sono quasi irriconoscibili, seppure teoricamente fedeli alle loro caratterizzazioni di base). Viste le premesse, c'è da chiedersi se arrivare fino alla trentesima stagione sia una buona idea...
Movieplayer.it
2.0/5