C'è una sola donna in grado di tener testa ai Medici, si tratta di Bianca, sorella di Lorenzo e Giuliano. A interpretarla ne I Medici 2 è Aurora Ruffino. L'attrice torinese ha esordito con il discusso La solitudine dei numeri primi, ha recitato in Bianca come il latte per poi approdare alla serie di culto Braccialetti rossi dove interpreta Cris, una ragazza che soffre di anoressia. Per ottenere il ruolo di Bianca de Medici, la Ruffino ha sostenuto sei provini, sconfiggendo la concorrenza e conquistando il ruolo primo ruolo in lingua inglese.
"Ho lottato tantissimo per questo lavoro" ci ha raccontato Aurora Ruffino alla premiere fiorentina della seconda stagione della serie tv (qui potete leggere la nostra recensione de I Medici 2). "Ho fatto tantissimi provini, con il cast, col regista. Fortunatamente alla fine è andata bene. Sono anni che investo nell'inglese, quando non lavoro parto per studiare la lingua e cerco di imparare il più possibile". E inglese è la famiglia televisiva di Aurora Ruffino: Daniel Sharman e Bradley James interpretano i fratelli Lorenzo e Giuliano, Julian Sands è il padre Piero dei Medici, Sarah Parish la madre Lucrezia. La Ruffino parla dei colleghi in termini entusiastici: "Con il cast mi sono sentita a casa, la mattina non vedevo l'ora di arrivare sul set e la sera non me ne volevo mai andare. Mi sentivo in un ambiente protetto, il venerdì sera uscivamo tutti insieme, ho scoperto delle persone meravigliose. Sul set c'era un'energia bellissima, tutti volevamo fare un bel lavoro".
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L'emancipazione e il coraggio di Bianca
Quello di Bianca de' Medici è uno dei ruoli femminili più interessanti della fiction Rai. Bianca, sorella di Lorenzo il Magnifico, è una giovane donna molto coraggiosa, che vive una storia d'amore importantissima, ma quasi impossibile. Bianca è innamorata di Guglielmo Pazzi, appartenente alla famiglia rivale dei Medici, quindi la coppia non può uscire allo scoperto in alcun modo. La Ruffino ama definire i due "i Romeo e Giulietta di Firenze. Bianca si ucciderebbe per questo amore a cui non può rinunciare per niente al mondo. Per questo si mette contro la propria famiglia, rifiuta un matrimonio combinato pur di proteggere il suo amore e se stessa. Senza non potrebbe sopravvivere".
Mostrare una donna capace di tener testa alle decisioni degli uomini in un'epoca in cui la figura femminile non aveva libertà né indipendenza è stata una scelta controcorrente. A sottolineare l'importanza di una figura così emancipata come quella di Bianca è la sua interprete: "Per il ruolo ho fatto molte ricerche, ho scoperto tanti dettagli sulla vita rinascimentale delle donne, tanti limiti. Oggi noi diamo le libertà per scontate, ma all'epoca la donna era silenziosa, obbediente, casta. Una donna in grado di mettersi contro un uomo e di esporre le proprie idee era estremamente coraggiosa e Bianca lo era. Mentre recitavo ho dovuto tener conto di questo, non è stato semplice. Nella scena in cui Bianca litiga con Lorenzo mi sono fermata a riflettere per capire cosa significasse mettersi contro un uomo, un fratello, all'epoca". Per fortuna, la vita sentimentale di Aurora Ruffino è molto meno turbolenta di quella del suo alter ego televisivo. "Sono contenta di non aver mai sperimentato un amore del genere" scherza l'attrice. "Posso solo immaginare quanto sia doloroso provare un amore immenso e avere la famiglia contro. Fortunatamente ho sempre avuto la libertà di scegliere chi amare e con chi stare. Libertà che ancora oggi non è sempre scontata".
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Un set internazionale, grande come una città
I Medici è la produzione più grande in cui Aurora Ruffino abbia lavorato finora: "C'erano tante persone in più, un livello di organizzazione e pianificazione molto più elevato. Quando siamo così tanti non è facile coordinare tutto. Arrivando sul set sembrava di entrare in una città, era pieno di gente ovunque, era tutto maestoso". L'esperienza de I Medici, per la giovane attrice, non finirà con gli ultimi episodi. Aurora è stata confermata anche nella terza stagione, attualmente in lavorazione a Volterra. Ma nel suo futuro ci sono anche altri progetti: "Ho finito da poco di girare un film che fa parte di un progetto 'chiamato cine-educazione', cinema per le scuole, liberamente ispirato alla storia di Giorgia Benusiglio. A 17 anni, per provare una pastiglia di ecstasy Giorgia è quasi morta e si è salvata grazie a un trapianto di fegato. Il film verrà mostrato nelle scuole a marzo, ma sono previste anche proiezioni serali".