A otto anni di distanza da I Croods (2013), arriva nelle sale italiane dal 14 luglio I Croods 2 - Una nuova era, sequel del film di animazione Dreamworks con protagonista una famiglia di cavernicoli. Ritroviamo Grug Crood (in originale Nicholas Cage), la figlia Hip Crood (Emma Stone) e gli altri alle prese con un nuovo nucleo famigliare: i Superior.
Abituati a non programmare nulla, i Croods sono sconvolti dalla capacità organizzativa dei Superior: hanno messo un recinto attorno alla loro casa, hanno campi coltivati e perfino la doccia. Le differenze culturali sono molte, ma entrambi i clan impareranno a convivere dovendo fare fronte compatto contro una minaccia comune.
Nella versione italiana di I Croods 2 - Una nuova era a dare la voce a Grug e Hip Crood sono Francesco Pannofino e Alice Pagani. Li abbiamo incontrati.
La video intervista a Francesco Pannofino e Alice Pagani
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I Croods 2 e l'insostenibile leggerezza dell'imborghesimento
Nel film voi siete la famiglia "imborghesita": un processo necessario per arrivare alla civiltà, o che, in fondo, ci toglie qualcosa?
Alice Pagani: Io sono cresciuta in campagna, libera, tra gli animali, mio nonno aveva un mulino con degli asinelli. Sono cresciuta in una realtà un po' diversa da quella che è la metropoli, quindi devo dire che a me essere selvaggia ha aiutato a far parte dell'ambiente di campagna. Mi arrampicavo sugli alberi fin da piccola. Devo dire che ho delle cose in comune con Hip, quindi vorrei che questa parte un po' selvaggia non si ripulisse mai, perché è la mia sopravvivenza. Parlo per me personalmente.
Francesco Pannofino: Ma anche io, non ti sentire sola. Anche io mi sento un selvaggio primitivo, come potete vedere anche dal look. Per questo mi hanno preso per doppiare Grug: m'hanno guardato.
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I Croods 2 e l'importanza dei nonni
Una cosa è sicura: gli anziani sanno il fatto loro. La nonna è l'unica che sa come affrontare qualsiasi situazione. Perché secondo voi spesso mettiamo da parte gli anziani, quando invece hanno molto da dire?
Alice Pagani: Perché si ha paura di perderli in un periodo come questo. Scusate, siamo entrati in un mondo un po' più drammatico: mi hai preso in un punto debole perché sono molto legata ai miei nonni. Purtroppo si ha paura di perderli quindi si mettono al sicuro: ho sempre detto a mio nonno di stare a casa e non uscire, quando lui invece va sempre a giocare a bocce con i suoi amici. Basta carte e bocce, perché è pericoloso. Però mio nonno mi dice che si vuole vivere la vita fino in fondo, fino all'ultimo, ci chiede perché lo stiamo bloccando. E ha ragione. Comunque è vero: le cose più sagge me le ha sempre dette lui. Fa parte dell'albero genealogico avere questa saggezza a quell'età.
Francesco Pannofino: Purtroppo in questo periodo quelli che stanno soffrendo di più sono i nonni e i bambini, perché si trovano improvvisamente isolati. Ovviamente è un periodaccio per tutti, però in particolare per loro. I bambini si chiedono perché non possono andare a casa dell'amichetto a giocare. Questo film insegna che anche se ci sono differenze sociali, culturali, di origini e radici si può comunque trovare un punto d'incontro. I sentimenti che si provano tra genitori e figli sono intramontabili, sia che si parli di preistoria che di futuro. È questo che fa andare avanti il mondo.
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I Croods 2 e le cicatrici
Quanto è importante non vergognarsi delle proprie cicatrici e, anzi, andarne fieri come fa Hip?
Alice Pagani: Io sono così: qualsiasi cosa negativa ho passato l'ho fatta diventare il mio punto di forza. Infatti non rimpiango nulla di quello che mi è successo di brutto, come può accadere a volte nella vita. Hip in questo è una maestra, un'insegnante di vita. Ed è una cosa bellissima. Quando ho visto quella scena lì, in cui mostra fieramente tutte le sue cicatrici, ho pensato che avrei volute averne anche io! Ma non ne ho. Oggi, nel 2021, si hanno delle cicatrici più interne forse, invece che esterne. Dovremmo fare come fa Hip: anche se non si vedono dovremmo comunque andarne fieri.