Il regista Neill Blomkamp ha affidato all'esperienza e al talento di Hans Zimmer il compito di comporre la colonna sonora del suo nuovo film Humandroid. Un incarico non facile per più di un motivo: la musica ha infatti dovuto seguire le tante sfumature della storia, catturando l'atmosfera fantascientifica, futuristica, a tratti violenta e al tempo stesso poetica, dando spazio all'evoluzione del protagonista Chappie ed enfatizzando la durezza della società in cui il robot sviluppa la sua coscienza.
Zimmer, aiutato da Steve Mazzaro e Andrew Kawczynski, ha quindi deciso di fare un piccolo tuffo nel passato e, come accaduto negli anni Ottanta, realizzare delle composizioni elettroniche valorizzate nel migliore dei modi dal sound design di Junkie XL, con cui ormai sembra essersi stabilita un'amichevole collaborazione artisticamente molto proficua. Il risultato è di grande impatto e molto efficace, soprattutto durante la visione del lungometraggio ma anche al semplice ascolto.
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Un continuo alternarsi di ritmi e suggestioni
La prima traccia si intitola It's A Dangerous City e presenta l'atmosfera del mondo futuro in cui la sicurezza è affidata ai droidi; il brano, su una base molto semplice, riesce a introdurre un crescendo in grado di dare vita a un tema musicale in cui si può chiaramente riconoscere la firma di Zimmer.
La trascinante The Only Way Out Of This è perfetta per accompagnare l'azione con cambi continui di ritmo intervallati da alcune pause, utilizzando molto le percussioni per dare più energia e forza. La parte finale del brano, inoltre, introduce brevemente un passaggio musicale più leggero e delicato che sfocia poi in Use Your Mind, lento e tranquillo, che rispecchia bene una situazione più introspettiva, evolvendosi infine in uno stile musicale che ricorda lievemente composizioni del passato, pur mantenendo una base ritmica originale e molto contemporanea.
A Machine That Thinks and Feels porta alla mente i carillon per bambini e bastano pochissime note per creare una melodia su cui costruire una struttura via via più complessa, proprio come accade nella mente di Chappie, aggiungendo progressivamente elementi e livelli, ma al tempo stesso mantenendo delle suggestioni quasi poetiche.
Firmware Update mantiene i toni bassi e riprende alcuni passaggi della traccia precedente, suscitando malinconia e creando uno stato di tensione emotiva che sfocia poi in una coda nuovamente all'insegna dell'essenzialità.
I sentimenti di Chappie in contrasto con la vita criminale
Il ritmo ritorna in Welcome To The Real World, che si contraddistingue per degli effetti sonori particolari e una parte conclusiva dal sound quasi orchestrale.
In The Black Sheep il compositore si affida nuovamente a un sound quasi minimale e tuttavia in grado di tradurre in musica la tristezza di Chappie.
Indestructible Robot Gangster #1 è un brano dall'intro frammentata che poi dà spazio a sonorità elettroniche che sanno suscitare proprio l'immagine di un gangster dalla particolarità di essere un droide, elemento introdotto con dei suoni che ricordano i vecchi computer.
Chi è cresciuto negli anni Ottanta ascoltando Breaking the code, probabilmente, cercherà di capire quale colonna sonora ricorda la prima parte della traccia, grazie a uno stile evocativo e affascinante che porta alla mente epiche composizioni del passato, sfumando poi in un finale malinconico.
Proseguendo nella tracklist, in Rudest Bad Boy in Joburg, a tratti persino disturbante nella sua irruenza, le parti da gangster e dei brani dedicati alle sequenze d'azione si fondono.
La successiva You Lied To Me, permette di percepire l'evoluzione dei sentimenti di Chappie anche grazie all'utilizzo di una parte vocale, ovviamente resa robotica, che enfatizza la delusione e l'ira del protagonista, sentimenti che sfociano in Mayhem Downtown, brano estremamente dark e concitato, risultando proprio per questo una delle tracce più interessanti e convincenti.
Sfumature epiche per un finale in crescendo
The Outside Temporary unisce tutti gli elementi utilizzati in precedenza, dando vita a un brano che immerge l'ascoltatore in una dimensione ricca di contrasti e contraddizioni, in un susseguirsi di emozioni e suggestioni che si evolvono ulteriormente in Never Break A Promise, la cui lunga durata permette di creare un crescendo epico che si interrompe brevemente intorno al quinto minuto, un'impercettibile pausa poi seguita da un finale che lascia il segno in puro stile Hans Zimmer.
L'evocativo We Own This Sky sembra invece destinato a ritagliarsi uno spazio tra i brani più memorabili della carriera del compositore grazie a delle sonorità uniche, che uniscono un po' di dubstep a citazioni musicali che spaziano dal western al mondo dei videogiochi, fondendo suggestioni e atmosfere, con un risultato finale sospeso tra una ninna nanna dark e il preambolo a un combattimento.
Chiude la tracklist della colonna sonora la divertente Illest Gangsta On The Block, in stile gangster di strada, pura elettronica ironica e scherzosa che propone una versione quasi vintage di un brano hip hop.
Conclusione
Hans Zimmer ha saputo trovare la chiave di lettura giusta per dare vita musicalmente al mondo ideato da Blomkamp. La colonna sonora di Humandroid propone infatti la giusta dose di emotività e di azione, accompagnando l'ascoltatore in un futuro che non nasconde tuttavia i suoi legami con il passato, e creando una dimensione dove poter enfatizzare le caratteristiche umane di Chappie ma ribadendo in ogni momento la sua natura robotica, elemento che rende il protagonista unico e speciale.