Non è facilissimo oggigiorno inventare un franchise di animazione che riesca a divertire grandi e piccini, finendo con l'incassare oltre un miliardo di dollari ai botteghini di tutto il mondo. Siamo così abituati ai grandi risultati della Pixar, della Dreamworks e dei Blue Sky Studios, che finiamo quasi per dare per scontato che sia così per tutti i prodotti destinati alle famiglie. Ma ovviamente per ogni successo, ci sono decine di progetti che finiscono ben presto per il dimenticatoio. Anche solo per questo motivo, quindi, non si può non considerare questo Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa come l'ennesima scommessa vinta.
La terza di fila per Sony Pictures Animation, una casa di produzione relativamente giovane (il primo film, Boog & Elliot a caccia di amici, è solo del 2006) che ha fatto la sua gavetta, ha collezionato qualche buon titolo e infine ha finalmente trovato la quadratura del cerchio proprio con la bizzarra ma divertente storia di Dracula e di sua figlia Mavis. C'è da dire che questo franchise mostruoso non ha mai ricevuto i plausi della critica, forse a causa del tono parodistico e del target molto giovane, ma non ci sono dubbi che i personaggi della trilogia siano diventati ben presto dei beniamini degli spettatori quasi al pari di produzioni ben più blasonate.
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Una crociera mostruosa in compagnia dei Van Helsing
Per gli appassionati della saga, quindi, la buona notizia è che i personaggi, anzi i mostri, protagonisti dei primi due capitoli ci sono tutti: la famiglia dei vampiri è al completo (anche se per nonno Vlad, ahinoi, manca la vecchia voce italiana dello scomparso Paolo Villaggio) e come sempre accompagnata dagli immancabili coniugi Frankenstein, l'uomo invisibile Griffin, la mummia Murray e i lupi mannari Wayne e Wanda. Tutti insieme si ritrovano su una nave da crociera esclusiva per mostri di ogni tipologia e nazionalità, senza sapere però che al comando non c'è solo un'umana, ma addirittura la discendente diretta del professor Abraham van Helsing, nemico storico di Dracula.
Il resto della trama del film è quindi esattamente quella che ci si poteva aspettare: il vampiro si innamora, o meglio fa zing con la bella Erika senza sapere nulla delle sue discendenze o delle sue reali intenzioni e come la storia si concluda lo potete facilmente immaginare. D'altronde gli sceneggiatori portano avanti da tempo il messaggio, assolutamente lodevole, di integrazione ed accettazione. Un inno alla diversità e all'amore in tutte le sue forme che però era già stato declinato, con poche differenze, nei due capitoli precedenti attraverso la love story tra Mavis e l'umano Johnny e la successiva nascita del piccolo Dennis. Questa volta c'è qualcuno che vuole apparentemente eliminare i mostri in nome di una presunta superiorità, ma il risultato è talmente blando e privo di mordente che probabilmente non valeva nemmeno la pena di scomodare il cacciatore di vampiri inventato da Bram Stoker. Figuriamoci cercare una qualche valenza politica o sociale.
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Mostri su misura per i bambini
Quello che conta però è che i bambini che si sono divertiti con i primi due capitoli continueranno a farlo. Perché le bizzarrie e i tormentoni tipici della saga (il Bla Bla Bla di Dracula) ci sono tutti, e anche le (poche) aggiunte al parco dei mostri, come il nuovo "cagnolino" di Dennis, sono disegnate su misura per far impazzire i più piccoli. Per gli adulti, invece, bisogna ammettere che l'effetto novità è ormai svanito e la maggior parte delle trovate faticano a strappare un mezzo sorriso, semplicemente perché sono già viste.
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Qualche momento più folle e irriverente ancora c'è, ma probabilmente non così tanti da permettere anche agli adulti di uscire dal cinema con sufficiente entusiasmo da giustificare un eventuale quarto capitolo. Ma se anche dovesse davvero mai arrivare un Hotel Transylvania 4, potremmo davvero biasimare quelli della Sony? Come già detto non è facile inventare da zero nuovi mondi e nuovi personaggi che possano funzionare con altrettanta efficacia, soprattutto quando si parla di bambini e di famiglie. E in fondo, poi, i mostri sono sempre di moda. Qualsiasi altra considerazione non è altro che un bla bla bla.
Movieplayer.it
2.5/5