La prima stagione di Heroes, trasmessa da Italia Uno, si è conclusa da appena qualche giorno e già gli affezionati telespettatori, rimasti fedeli nonostante il cambio di programmazione che ha visto il telefilm spostato dalla prima serata della domenica alla seconda del mercoledì a soli quattro episodi dal termine, si chiedono insistentemente cosa riserva loro il futuro.
Non basta, infatti, sapere che gli eroi sono riusciti a salvare il mondo perché sono ancora troppe le domande in sospeso.
Prima di tutto, interessa conoscere la sorte toccata a Peter e Nathan Petrelli dopo che il loro volo tempestivo ha allontanato, nel vero senso della parola, l'esplosione responsabile della distruzione di New York; ma questa è solo la cima dell'iceberg perché anche il destino di Gabriel/Sylar è ricco di interrogativi.
Senza considerare Hiro Nakamura tornato indietro nel tempo di circa 400 anni per assistere (solo per quello?) ad un'altra eclissi di sole.
Ci si chiede anche quale sia stato il fattore scatenante capace di risvegliare i poteri di persone che fino ad un certo punto della loro vita altro non erano che gente normale e, infine, se ci sia un legame nascosto che unisce tutti quanti i nostri eroi.
Nel corso della prima stagione ci siamo imbattuti in molteplici abilità speciali, alcune abbastanza convenzionali nell'universo dei super poteri da fumetto come ad esempio la capacità di volare di Nathan Petrelli, la forza sovrumana legata allo sdoppiamento della personalità di Niki Sanders o la lettura del pensiero da parte di Matt Parkman, altre, invece, più atipiche: dipingere il futuro (Isaac Mendez), piegare lo spazio e il tempo (Hiro Nakamura), rigenerare i tessuti del proprio corpo (Claire Bennet).
La lista sarebbe ancora lunga, senza nominarli tutti concentriamoci per ora sul dualismo bene/male che ha caratterizzato questa prima stagione, avvisandovi che nella seconda, in onda attualmente negli USA su NBC ed arrivata all'ottavo episodio, le carte in tavola saranno mescolate in modo assai più ambiguo.
Nel volto aperto e schietto di Peter Petrelli si possono leggere senza fatica lealtà e buoni sentimenti; molto diversa è invece la personalità di Gabriel Gray/Sylar ossessionato dal voler essere "speciale" a tutti i costi. Entrambi sono dotati di un'abilità singolare: assorbire i poteri degli altri eroi, ognuno a suo modo.
A Peter basta entrare in contatto con qualcuno "speciale" per poter apprendere immediatamente l'abilità di cui questi è capace, di Sylar, invece, sappiamo soltanto che aprendo le scatole craniche delle persone dotate di poteri riesce ad appropriarsene.
In questo confronto a distanza tra i due protagonisti che diventano di volta in volta sempre più potenti, si inserisce l'affannosa corsa contro il tempo per salvare il mondo.
Il pericolo maggiore non è costituito, infatti, dai poteri di cui Sylar fa collezione, ma dalla minaccia della bomba, raffigurata sin dai primi episodi in uno dei dipinti "futuristici" di Isaac Mendez, che distruggerà gran parte di New York, cambiando per sempre il volto del mondo civile.
Seguendo l'intreccio delle diverse vicende, si giunge all'attimo fatidico in cui il pericolo viene finalmente sventato e ci congediamo dagli eroi mentre tentano di rimettere in piedi le loro vite sconvolte da tanti mutamenti, ma ovviamente la storia continua.
Bisogna prepararsi ad incontrare nuovi incredibili poteri, altri eroi disposti a tutto per salvare il mondo o per distruggerlo, temibili avversari da fronteggiare e soprattutto si deve tenere ben presente che il tempo è una linea fragilissima che muta secondo ogni oscillazione e che il passato influenza sempre il futuro.
In quest'ottica si colloca l'enigmatica figura di Adam Monroe con la sua capacità di rigenerarsi, abilità molto simile a quella della cheerleader Claire, e la sua intenzione di rovesciare la "Compagnia" che, temendolo, l'ha tenuto segregato in cella per anni.
Senza svelare la natura di questa fantomatica "Compagnia", anticipiamo solo che è guidata da Bob Bishop (dotato del tocco di Mida: trasforma il metallo in oro) ed è impegnata a controllare e probabilmente "curare" le persone dotate di abilità speciali, in qualsiasi parte del mondo esse si trovino.
Lo stesso Noah Bennet è stato per lungo tempo uomo della "Compagnia" e, anche se alla fine della prima stagione la situazione è di gran lunga mutata, il nostro "uomo dagli occhiali cerchiati di corno" continuerà ad intrecciare il proprio destino con quello dei suoi ex-datori di lavoro.
Un'altra linea della storia ci conduce, invece, in America Centrale. Maya e Alejandro Herrera sono due fratelli gemelli dotati di un potere formidabile e le loro vite saranno presto collegate a quella di una nostra vecchia conoscenza di cui non è opportuno ancora svelare il nome.
Infine non dimentichiamoci di Micah, il bambino figlio di Niki Sanders e D.L. Hawkins, capace di interagire con ogni tipo di macchinario, che all'apertura della nuova stagione troviamo nascosto a New Orleans in casa di parenti. Che tra questi si nasconda qualche nuovo incredibile "eroe"?
Tra le new entry del cast va segnalato l'arrivo di Kristen Bell che il pubblico italiano già conosce come interprete di Veronica Mars, ma se la bionda Elle, questo è il nome del suo personaggio in Heroes, sia poi buona o cattiva si potrà stabilire solo seguendo l'appassionante seconda stagione.