Heroes - Stagione 3, episodio 8: Villains

Un salto indietro nel passato per comprendere la genesi dei comportamenti di alcuni personaggi fondamentali della storia ed individuare il motivo dell'insanabile frattura tra Angela ed Arthur Petrelli.

Dopo la sosta della scorsa settimana ritorna in onda la terza stagione di Heroes con l'ottavo episodio, Villains, che pur non muovendo la trama in avanti è utile per capire parte dei retroscena che animano la saga e spiega le origini del feroce conflitto che, ormai è evidente, porterà ad una lotta senza esclusioni di colpi tra Arthur ed Angela Petrelli.
Il punto di partenza di questo salto a ritroso nel tempo è lo stato di trance in cui è caduto Hiro, ospite in Africa di Usutu. Nakamura ha, infatti, preferito utilizzare i metodi "naturali" del veggente piuttosto che rischiare un'ulteriore manomissione di passato e futuro con i suoi viaggi temporali.
Tutto questo porta il giovane giapponese ad assistere agli eventi accaduti circa un anno prima e che sicuramente sono i punti cardini degli sviluppi futuri della storia ormai completamente slegata dalle vicende della seconda stagione visto che questa terza, come risulterà evidente alla fine dell'episodio, si riallaccia direttamente al primo capitolo della saga.

Prima di tutto focalizziamo la nostra attenzione su Meredith Gordon e su Flint che nel corso dell'episodio scopriamo essere proprio il fratello della donna incendiaria. Incontriamo la coppia durante una rapina in un piccolo market, ma le imprese dei due vengono fermate da un uomo della Compagnia, Mr. Thompson (Eric Roberts), già noto per essere il diretto superiore di Noah Bennet. Mentre Flint riesce a scappare, Thompson cattura invece Meredith e la conduce negli uffici della Compagnia non solo per interrogarla, ma anche per proporle di collaborare come agente. La donna è scettica perché sostiene di avere buoni motivi per dubitare della lealtà della Compagnia, ma non avendo molta scelta tra la cooperazione e la prigionia opta per la prima soluzione. Ed infatti, accompagnata sul campo in missione proprio da Thompson, riesce a catturare un uomo dalle speciali abilità, ma quando le viene chiesto di rinchiudere il prigioniero in una delle celle, Meredith si accorge che anche Flint è stato catturato e rimane sorpresa del fatto che anche a suo fratello è stato proposto di collaborare. Ritenendo ingannevole tutta la questione, Meredith decide di scappare in compagnia di Flint, ma i due fratelli vengono raggiunti da Thompson mentre si trovano su un treno diretto in Messico e durante la lotta che segue i poteri incendiari di Meredith danno fuoco al vagone causando un disastro ferroviario, proprio quello in cui si era gettata a capofitto Claire all'inizio della saga e che tutti gli spettatori di Heroes sicuramente ben ricorderanno. La conseguenza di ciò è che Flint riesce a scappare giurando eterno odio verso la Compagnia, mentre Meredith è fatta prigioniera nuovamente da Thompson, ma quando l'uomo le chiede il perché lei abbia preferito scappare Meredith risponde che quattordici anni prima proprio uno scontro con uomini della Compagnia era all'origine dell'incendio in cui aveva perso la vita sua figlia Claire. Thompson, che sa bene che Claire in realtà è ancora viva, impietosito dalla menzogna con cui è stata sottratta la bambina alla donna, lascia andare Meredith che si allontana dal luogo del disastro.
Altra storia che ci interessa seguire è quella di Gabriel Gray alle prese con la scoperta di avere il terribile potere che lo costringe ad uccidere per impossessarsi delle altrui abilità. Sconvolto per la violenza e crudeltà che la sua dote nasconde, Gabriel decide di togliersi la vita impiccandosi, ma in quel momento capita, apparentemente per caso, Elle Bishop che con una scarica elettrica taglia la corda con cui l'uomo si era appeso ad una trave. Tra la ragazza e Sylar sembra nascere una simpatia, ma in realtà tutto è organizzato dalla compagnia per poter mettere le mani su un uomo la cui abilità speciale è assai rara. Il partner di Elle nell'operazione è Noah Bennet, che dall'interno di un furgone segue ogni passo della ragazza che non è convinta della crudeltà di Gabriel e tenta di persuadere Noah a lasciarlo in pace. Gli ordini però sono di scoprire fino a che punto Sylar possa arrivare e quindi Bennet organizza una trappola: approfittando della fiducia che si è instaurata tra Elle e Gabriel, la ragazza dovrà mettere a confronto l'uomo con qualcuno dotato di abilità e vedere se la fame di Sylar torni a farsi sentire.
Ed è appunto quello che accade, Elle conduce a casa di Gabriel un giovane che è capace di utilizzare le nude mani come pistole e Sylar, incapace di resiste a lungo, lo aggredisce. A quel punto Elle esce allo scoperto e tentando di salvare il ragazzo da Gabriel emette una scarica elettrica, ma non serve a nulla perché Sylar, pur risparmiandole la vita lasciandola scappare, si appropria dell'abilità mentre Noah assiste a tutta la scena dall'interno del suo furgone parcheggiato in strada. In questo modo sappiamo che Gabriel, pur essendo un potenziale assassino, è comunque stato spinto a seguire la sua natura proprio dalla Compagnia. Alla fine della missione, con Gabriel in giro per New York a mietere vittime, vediamo Noah prendere un taxi ed è ovviamente il taxi di Mohinder Suresh su cui l'uomo dagli occhiali di corno era salito durante uno dei primi episodi della serie.
Ma il piatto forte dell'episodio restano sempre le vicende della famiglia Petrelli che apparentemente è unita e serena. In realtà il conflitto serpeggia sullo sfondo perché Nathan, procuratore distrettuale, sta indagando sui traffici di Linderman che noi sappiamo essere socio in affari proprio di Arthur Petrelli ed è lo stesso Arthur che prende la decisione di uccidere Nathan mediante l'incidente d'auto che è costato la rottura della spina dorsale alla giovane moglie del figlio. Angela, sospettando il marito, gli chiede esplicitamente se lui sia parte in causa nell'accaduto, ma l'uomo nega fermamente dichiarandosi incapace di attentare alla vita del suo stesso figlio.
Ma Angela, qualche giorno dopo, assiste alla parte conclusiva di un colloquio tra Linderman ed Arthur in cui è lampante la volontà di Linderman di lasciar perdere il piano di assassinare Nathan, mentre invece è Arthur ad affermare la necessità della morte del figlio. Sconvolta la donna affronta il marito, ma Arthur usa i suoi poteri mentali per piegare la mente della moglie e costringerla ad accettare l'omicidio di Nathan come ineluttabile. I rimorsi di Linderman però hanno la meglio e l'uomo in un momento in cui la donna è da sola la mette davanti ad una dura realtà: Arthur le ha manipolato la mente ripetute volte per assoggettarla al suo volere e se Angela vuole utilizzerà la sua capacità di guarire per rigenerare i tessuti cerebrali alterati e farle ricordare ogni cosa. La donna accetta e le conseguenze sono ovviamente irreparabili: la sera a cena, aiutata dalla presenza in sala da pranzo dell'Haitiano che neutralizza i poteri mentali di Arthur, Angela serve al marito una minestra avvelenata e l'uomo crolla al suolo privo di sensi. Ma prima che l'Haitiano possa portare via Arthur ridotto all'impotenza sopraggiunge Nathan che vede il padre riverso al suolo e sospettando un infarto chiama l'ambulanza. Dopo una breve attesa in ospedale uno dei medici comunica a madre e figlio la morte dell'uomo. Angela, per essere sicura della fine di Artuhr, dispone per la cremazione del corpo.
In realtà Arthur non è affatto morto, il veleno somministratogli da Angela ha leso irrimediabilmente il suo sistema nervoso causandogli una paralisi, ma i suoi poteri restano inalterati e grazie a loro riesce a controllare la mente del medico che ha annunciato la sua morte. Al suo posto, quindi, verrà cremato qualcun altro e lui si nasconderà fino al momento in cui lo vediamo tornare alla ribalta per vendicarsi della moglie.
Ed è giunto anche il momento per Hiro di risvegliarsi dopo aver fissato nella mente i punti cardini del suo viaggio virtuale nel tempo: trovare Meredith che pare essere importante per fermare i "cattivi" e avvisare Nathan ed Angela che Arthur è ancora vivo.
Ma mentre Hiro si sta ancora riprendendo accade qualcosa di imprevisto: un urlo terrificante, Ando ed Hiro che corrono a vedere cosa sia successo e il corpo di Usutu riverso in una pozza di sangue, senza la testa che è lontana qualche metro.
Mentre i due cercano di capire ecco che alle spalle di Hiro appare Arthur che gli serra la testa tra le mani mentre al giovane Nakamura non resta altro da fare che urlare.