Dopo il drammatico Il segreto di Vera Drake, pamphlet sull'aborto che ha fruttato a Mike Leigh numerosi premi tra cui il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia del 2004, il regista inglese si presenta per la prima volta in concorso a Berlino con il suo ultimo lavoro, Happy go-lucky, una commedia sulla passione e l'entusiasmo per la vita che vede protagonista un'irresistibile Sally Hawkins nei panni di un'insegnante delle elementari londinese pazzerella e affascinante di nome Poppy. "E' vero che sono passato da un film importante e drammatico come Il segreto di Vera Drake a una commedia" - esordisce il regista in conferenza stampa - "ma anche Happy Go-Lucky, oltre alla dimensione comica e brillante, contiene elementi seri ed impegnati, addirittura drammatici. Non decido a priori il genere del film che girerò, ciò che mi preme come regista è riuscire a esprimere determinati sentimenti. Solo in un secondo tempo, al momento della stesura dello script, emergono tutti gli altri elementi e il film si va a comporre nella sua totalità. Ho scelto di girare Happy Go-Lucky così come l'avete visto perché sentivo che in un mondo problematico come quello in cui viviamo attualmente, e in una società come quella occidentale che sta attraversando una profonda crisi, occorresse un messaggio positivo. Per questo ho creato Poppy, l'eroina perfetta per un film sull'amore come è, di fatto, il mio. Niente di nuovo in realtà, volevo solo esprimere i sentimenti di una donna che vive positivamente la propria esistenza. Poppy è un personaggio naif, pieno di sfumature, è tendenzialmente buffa e comica ma, a modo suo, sa anche essere sensuale e seduttiva. Ovvviamente il personaggio è una creazione, è completamente fictional, ma mentre lo scrivevo ho preso molti aspetti da persone reali che vedo ogni giorno. Poppy è, infatti, una londinese doc che ama profondamente la propria città e la vive appieno. Per certi versi è molto inglese anche se il film non è sugli inglesi, ma su un certo tipo di donna".
Come testimoniano la stessa Sally Hawkins e Eddie Marsan, presenti insieme al regista a Berlino per accompagnare la pellicola, il lavoro che Mike Leigh fa con gli attori è lungo e complesso. Il personaggio nasce pian piano, scaturisce dall'interno dell'inteprete e si forma progressivamente fino a raggiungere una valenza universale, è un processo maieutico nel quale si sviluppa l'essenza del carattere fino a che questo non acquista vita propria. Leigh è un maestro nel tratteggiare non solo i caratteri principali, ma anche quelli secondari, come testimonia l'irresistibile scena della lezione di flamenco in cui l'insegnante, sopraffatta dai propri problemi personali, fugge dalla lezione piantando in asso gli allievi attoniti. "La scena del flamenco è molto importante nell'economia del film. Ciò che mi attrae di questo ballo è il fatto che, dietro la passione e la vitalità che lo contraddistinguono, si nasconde molto dolore. Ho iniziato a sviluppare il carattere dell'insegnante di flamenco puntando sulla sua tragica intimità perchè ho trovato questo aspetto perfettamente in sintonia con la dimensione sensuale del ballo. Anche Poppy sceglie di avvicinarsi al flamenco perché è un personaggio pieno di vitalità che adora la danza, il movimento, e percepisce una certa empatia con tutto ciò".
A chi obietta che le figure maschili, in questo film, ricoprono ruoli secondari e, di fatto, non escono mai troppo bene dal confronto con Poppy e con le sue altrettanto vitali amiche, Mike Leigh ribadisce che il suo intento non è mettere i personaggi sotto una cattiva luce, ma offrirne una visione tridimensionale con pregi e difetti. "Poppy è positiva e piena di vita, è evidente che tutti i personaggi che le vengono affiancati non hanno il suo stesso appeal, ma questo non significa che non siano comunque importanti all'interno del film. Basti pensare a Scott (Eddie Marsan), l'isterico istruttore di scuola guida. Scott è un giovane confuso, molte cose che dice non hanno senso, il suo unico piacere è quello di inveire contro gli altri e criticarli. E' l'incontro con Poppy che lo farà cambiare facendogli capire che sta sbagliando. Se una pellicola esprime qualcosa, ovviamente fa riflettere sulla vita, sulla realtà da cui inevitabilmente trae spunto e questo può anche influenzare il pensare comune, può avere ripercussioni sociopolitiche. Questo è il potere del cinema."
Sally Hawkins sottolinea di essere molto grata al regista per la possibilità attoriale che le ha dato e per aver imparato molto dal suo personaggio, facendo tesoro di quest'esperienza anche nella vita reale. "Poppy è un'entusiasta della vita. Ho appreso una lezione importante da lei, ho imparato a essere più positiva e a occuparmi maggiormente degli altri. Nella vita reale io sono molto più cupa del mio personaggio."
Per quanto riguarda la scrittura del film, brillante e riuscita, Mike Leigh sottolinea come, di fatto, il legame tra questo film e i suoi precendenti è molto più stretto di quanto non sembri a prima vista. "Il mio lavoro cambia da film a film, ma i miei personaggi femminili di Vera Drake e Poppy non sono poi molto diversi, c'è un forte legame tra loro, sono entrambe donne forti, decise e altruiste. Si donano agli altri, sono attente ai loro bisogni. Quello che cambia sono le circostanze in cui vivono che sono molto diverse. Un altro mio film a cui Happy Go-Lucky è strettamente legato è Naked del 1983. Sia Poppy che Johnny, il protagonista di Naked, sono profondamente idealisti e hanno moltissime cose in comune. Tutto ciò però mi è chiaro a posteriori perché al momento in cui ho inziato il film non sapevo dove sarei andato a parare, non ero consapevole del messaggio che volevo far passare. Ogni pellicola è un viaggio in cui la meta, all'inizio del percorso, non è mai troppo chiara. Dobbiamo solo metterci in cammino e vedere quali sorprese ci riserva il tragitto".