Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile, Jann Mardenborough e la storia vera dietro il film

La PlayStation, gli eSport, la GT Academy: la storia vera di Jann Mardenborough, che ha ispirato il film di Gran Turismo.

Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile, Jann Mardenborough e la storia vera dietro il film

Una storia vera che ha dell'incredibile. Immaginate di essere talmente bravi ai videogiochi da diventare voi stessi il protagonista. E non tramite joypad, bensì nell'abitacolo di una fiammante macchina da corsa. Un motore vero, e l'odore dell'asfalto che prende il posto del profumo del caffè, che di prima mattina entra nella vostra cameretta. Insomma, immaginate che l'impossibile diventi realtà. Come nel caso di Jann Mardenborough, che dalla PlayStation è passato direttamente alle 24 Ore di Le Mans. Una vicenda pazzesca, che ha dato lo spunto alla PlayStation Productions: perché non produrre un film su Gran Turismo, il più famoso e influente simulatore di guida per console? Una sfida tutt'altro che semplice.

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Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile - Archie Madekwe in un primo piano

Uscito per la prima volta nel 1997, mantenendo poi sempre l'esclusiva PlayStation, GT non ha, in sé, una trama arcade, e quindi: come sviluppare una sceneggiatura credibile? Semplice, Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile, diretto da Neill Blomkamp, si basa proprio sulla storia vera di Jann Mardenborough, e del suo insolito percorso. Secondo il plot ufficiale, "il film racconta il coronamento del sogno di Jann Mardenborough, che grazie alle sua abilità di giocatore vince una serie di competizioni della Nissan diventando un pilota professionista". Un sogno nel sogno, dentro un altro sogno, considerando che Jann, oltre pilota, si è visto interpretare da Archie Madekwe, tra le nuove star del cinema britannico. Nel cast di Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile troviamo poi Djimon Hounsou, che interpreta papà Steve (ex calciatore con una discreta carriera), oltre a Orland Bloom, David Harbour e Geri Halliwell nel ruolo di mamma Lesley.

Gran Turismo, la storia vera di Jann Mardenborough

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Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile - una foto del film

Dunque, come si diventa piloti dopo aver giocato a Gran Turismo? Chiedetelo a Jann Mardenborough, nato a Darlington nel 1991 ma cresciuto a Cardiff. Come molti della sua generazione, è cresciuto a pane e PlayStation, senza aver mai toccato un volante di un'auto da corsa. Almeno fino ai 19 anni, quando ha battuto ben 90 mila concorrenti aggiudicandosi l'ingresso nella GT Academy, ovvero un campionato eSport creato da Sony con sponsor Nissan. Un passaggio non è banale: Mardenborough era fan dei motori fin da piccolo, ma non aveva i fondi per poter intraprendere la carriera. L'arrivo della PlayStation ha cambiato il suo destino: andando a casa di un suo amico, e giocando a Gran Turismo, cominciò ad affinare la tecnica, passando così dalla PlayStation 1 alla 2 e alla PlayStation 3. Seguendo l'evoluzione del videogioco, decise di prendere parte alla GT Academy con Gran Turismo 5. Il vincitore avrebbe avuto un contratto professionistico con la Nissan. Jann Mardenborough ha preso parte a sfide sia fisiche che tecniche, affrontando la finale: una gara di 20 minuti sul circuito storico di Silverstone, guidando una Nissan 370Z, e vincendo per soli otto secondi sul secondo.

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Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile - David Harbour, Archie Madekwe in una scena

Dopo la vittoria, il ragazzo ha seguito un programma di formazione, dopodiché ha debuttato nella 24 Ore di Dubai nel 2012, partecipando poi al campionato British GT a bordo di una Nissan GT-R GT3. La svolta nel 2013, quando si è unito alla Carlin Motorsport per il campionato di Formula 3, vincendo la sua prima gara di Germania. Altro momento memorabile, le 24 Ore di Le Mans, al volante di una Zytek N11SN - Nissan. Sogni, ma anche un dramma: il 28 marzo del 2015 la sua Nissan GT-R Nismo ha scavalcato la recensione del Nürburgring Nordschleife, uccidendo uno spettatore. Un incidente che lo ha profondamente segnato. Intanto che la carriera nella F3 proseguiva, Jann Mardenborough si è trasferito in Giappone per gareggiare nella classe GT300 del Super GT, sempre a bordo delle Nissan, e scalando fino alla GT500, fino a lasciare il posto nel 2021. Dopodiché, è stato tester per Nissan in Formula E, lavorando come stuntman, ed entrando nella produzione di Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile come consulente e produttore esecutivo.

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Ma gli eSport sono una vera e propria disciplina sportiva?

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Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile - una scena

Durante la produzione di Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile, Archie Madekwe ha spiegato quanto la storia di Jann Mardenborough sia qualcosa che "deve essere raccontate, in modo da ispirare fiducia. Dimostra che i sogni possono diventare realtà". Da qui un veloce spunto di riflessione: ma gli eSport sono un vero e proprio sport? La vicenda di Mardenborough non è solo videoludica, in quanto la vittoria alla GT Academy gli ha aperto le porte ad una formazione pratica e teorica dei motori. Ovvero: non basta saper giocare alla PlayStation per essere uno sportivo. Tuttavia, gli eSport secondo il Comitato Olimpico Internazionale sono diventate delle discipline vere e proprie, come abbiamo visto durante le Olympic Esports Week di Singapore nel giugno 2023, e con l'obbiettivo di ripetere annualmente la manifestazione. Tra i titoli aperti alla competizione Just Dance, Tennis Clash, Chess.com, Virtual Regatta, WBSC eBaseball Power Pros, TicTac Bow, World Taekwondo, Zwift e, ovviamente, Gran Turismo 7.