Alcune storie vere sembrano troppo surreali per essere tali. Soprattutto quando dietro non c'è una verità assoluta e dimostrata ma tante versioni della stessa storia da perdere il conto. The Affair ci ricordava che esistono appunto tanti punti di vista di uno stesso avvenimento e Good American Family si prefissa di fare questo, raccontando tutte le prospettive delle persone coinvolte nella vicenda di Natalia Grace.

Già nel quinto episodio c'è stato uno spostamento di narrazione in questo senso, e altri ancora ne arrivano negli episodi successivi, ogni mercoledì in streaming su Disney+. Proprio per questo, abbiamo provato a raccogliere le informazioni oggettive per darvi un quadro della storia vera dietro la finzione. Anche perché, ad un certo punto, si mescola addirittura con la settima arte.
Good American Family: talmente assurdo da essere reale
Natalia Grace (nella serie interpretata da Imogen Faith Reid) ha tenuto banco sui principali tabloid e media americani, tanto essere addirittura stata ospitata da Nostra Signora della TV Americana ovvero Oprah Winfrey. L'incipit, che avete già visto, è presto detto: Kristine e Michael Barnett, una coppia del Midwest con già alle spalle tre figli biologici (di cui uno autistico) e già varie esperienze di affidamento, oltre ad una fondazione devoluta proprio all'aiutare gli orfani, adotta una bambina di origine ucraina con una rara forma di nanismo.
Nello specifico la displasia spondiloepifisaria congenita, una malattia genetica che compromette lo sviluppo osseo. Forse per questo, viene abbandonata in orfanotrofio alla nascita fino a sette anni. A quel punto un'adozione internazionale la fa arrivare oltreoceano, negli Stati Uniti dove però sembra reiterare un modus operandi nell famiglie di cui entra a far parte: dopo solo un anno, infatti, finisce dai Barnett (interpretati da Ellen Pompeo, che ha fortemente voluto produrre questa vicenda, e Mark Duplass). Da subito la bambina mostra infatti degli strani atteggiamenti -capricci compresi- ma sembra avere anche tanto amore da dare oltre che bisogno di riceverlo.

La sua data di nascita ufficiale è il 4 settembre 2003+ e nel 2010, quanto teoricamente ha 7 anni, arriva a casa Barnett. Di nuovo dopo un solo anno come la precedente famiglia, nel 2011, la coppia dopo vari sospetti sulla reale età e quindi identità della piccola - un ciclo mestruale già attivo, peli pubici e dentatura finita, oltre ad un cranio oltremodo sviluppato), ovvero un'adulta di vent'anni al momento dell'adozione. Quindi la abbandona chiedendo al tribunale di modificare a livello legale la sua data di nascita dal 2003 al 1989. A quel punto Natalia starà in un appartamento da sola nell'Indiana, mentre loro andranno a vivere in Canada.
Farcela da soli
Kristine Barnett nella miniserie Disney+ viene dipinta come una donna autoritaria e maniaca del controllo, che per via del proprio passato familiare aveva disperatamente bisogno di piacere agli altri soprattutto come madre, incarnando il più possibile la perfezione (che ovviamente nel mestiere più difficile al mondo non esiste). Se da un lato si parla di urine sui figli biologici, feci nella macchina, veleni, puntine e coltelli presi dalla cucina e utilizzati come minaccia da parte di Natalia verso i genitori, viceversa dall'altra si citano cinture e spray al peperoncino utilizzati per aggredire i coniugi. Il culmine si raggiunge quando la donna viene spinta contro una recinzione elettrica.

La storia adottiva di Natalia non finisce così ed è per questo che il titolo scelto per la miniserie è Good American Family. I Barnett non sono l'unica famiglia ad ospitare la Grace perché, una volta rimasta sola nell'appartamento, un'altra coppia, i vicini di casa Mans, Antwon (Dulé Hill), pastore, e Cynthia (Christina Hendricks), già genitori di 10 figli adottivi, rilevano come la "piccola" non sia autosufficiente e quindi fa accusare di negligenza i precedenti affidatari dopo aver chiesto inizialmente un affitto di 250 dollari alla bambina adulta.

A quel punto inizia il lungo procedimento penale; nel frattempo i Barnett si separano perché quella storia aveva distrutto la loro famiglia, finendo per accusarsi a vicenda di violenze contro Natalia - che porterà a due avvocati diversi per i due coniugi.

Ecco che entra in scena il cinema. Cynthia Mans ha sostenuto che Kristine avrebbe chiesto il cambio di data di nascita ispirandosi al film Orphan (2009), mentre lei e Michael - più l'ex moglie, come dichiarerà in seguito lui - hanno dichiarato che la bambina mostrava un comportamento sociopatico che ricordava proprio quella pellicola in cui un'adulta si finge più piccola per entrare in una famiglia, ma in chiave horror. Quando dicevamo una storia talmente assurda da sembrare inventata per l'audiovisivo.
Indizi e e prove nella serie Disney+

Poco prima di Natale 2023, Natalia Grace fugge insieme al fidanzato Neil - conosciuto sui social e motivo di discussioni anche coi Mans - grazie all'aiuto di un'ulteriore coppia, Vince e Nicole DePaul, cinquantenni anche loro affetti da nanismo e amici del ragazzo. Solo con loro pare che finalmente l'adulta bambina abbia trovato la pace: riesce a prendere il diploma delle superiori e la patente. La coppia riesce anche ad ottenere dal Tribunale il ri-cambio legale della data di nascita al 2003 - solo oggi quindi avrebbe 22 anni e ad accusare i Barnett di abbandono di persona non autosufficiente ed associazione a delinquere.

Questo in seguito a varie indagini svolte durante il processo, quando è stata scovata la madre biologica di Natalia in Lettonia, nata nel 1979 come da test del DNA: se la nuova data di nascita (1989) fosse stata veritiera, la donna avrebbe dovuto dare alla luce la bambina all'età di 10 anni. È stato scovato a quel punto il certificato di nascita dell'ospedale ucraino dove sarebbe nata il 4 settembre 2003. Un nuovo test del DNA nel 2023 avrebbe confermato che nel 2011 lei aveva solo 8 anni e non 20 quando è stata lasciata sola nell'appartamento.

In un'intervista esclusiva a People, Grace ha dichiarato che i coniugi le avevano insegnato a mentire: "Ogni volta che qualcuno ti chiederà quanti anni hai, tu risponderai che hai 22 anni e che hai cercato di uccidere la tua famiglia". Nella docu-serie uscita nel 2023 su Discovery, The Curious Case of Natalia Grace rifacendosi al celebre film di David Fincher, che giocava appunto sull'età al contrario del protagonista, Natalia ha dichiarato che l'appartamento non era dotato degli aiuti a lei necessari, telefono compreso. Michael invece nel doc. dice che volevano aiutare qualcuno che non era stato amato abbastanza.
Come si è concluso il processo? Nel 2022 Michael è stato dichiarato non colpevole e l'anno successivo le accuse a Kristine sono state ritirate, anche grazie ad alcuni cavilli e documenti non utilizzabili in aula. Eppure il mistero sulla vicenda rimane fitto.