Sguardo intenso e modi eleganti: Marco Palvetti ha conferito queste sue caratteristiche anche a Salvatore Conte, boss della droga in Gomorra - La Serie, ruolo che lo ha reso non solo celebre, ma anche amatissimo dal pubblico, che ormai sa a memoria tutte le battute del personaggio, uno dei migliori della serie (se non il migliore in assoluto), uscito di scena nella terza puntata della seconda stagione.
La morte di Conte è stato un vero e proprio shock per gli spettatori, una scelta azzardata, che ha rimesso in discussione l'intero impianto narrativo di Gomorra. Orfano di un personaggio così potente e ancora pieno di spunti rimasti inesplorati, il pubblico chiede a gran voce uno spin-off su di lui, come testimoniano i tanti messaggi su Facebook sulle pagine create ad hoc. I fan lo chiedono: ma Marco Palvetti vorrebbe essere ancora Salvatore Conte?
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Nei due anni di attività promozionali legate a Gomorra abbiamo incontrato più volte l'attore, che, quasi a voler mantenere l'aura del personaggio il più a lungo possibile, si è mostrato sempre gentile ma distaccato, senza lasciarsi andare a grandi slanci, scandendo ogni volta con cura le parole: ultimamente lo abbiamo intervistato di nuovo al Giffoni Film Festival, nel corso del Gomorra Day, e lo abbiamo trovato completamente trasformato. Forse perché ormai il suo nome non è più legato a quello di Conte, l'attore sembrava un'altra persona: espansivo, col sorriso sulle labbra, desideroso di parlare, Palvetti ha parlato dell'uscita di scena del suo personaggio, secondo lui avvenuta per amore, sbilanciandosi perfino in paragoni tra Gomorra e Batman. E ci ha detto quello che tutti i fan della serie volevano sentire: accetterebbe immediatamente di fare uno spin-off sul boss.
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"Il pubblico me lo chiede", ci ha detto, continuando: "E io sono dalla parte del pubblico: questo è stato un vero fenomeno. Non avevo mai visto una cosa del genere: un personaggio muore e il pubblico continua a dire che lo vuole. Il pubblico vuole sviscerare ancora la figura di Conte. Davanti a un fenomeno del genere io dico: sono qui, lo volete? Va bene".
Il pubblico c'è, Palvetti anche: non resta che vedere se Sky e i suoi autori seguiranno questo desiderio.