Gloria!: Margherita Vicario e le sue musiciste che non stanno zitte

"Sono un'invasata di musica: quando guardo fuori dal finestrino in treno mi sembra che vada tutto a tempo!": intervista a Margherita Vicario, regista di Gloria!, e alle sue attrici Galatea Bellugi, Veronica Lucchesi (La Rappresentante di Lista) e Carlotta Gamba. In sala.

Gloria!: Margherita Vicario e le sue musiciste che non stanno zitte

Questo è un momento di grande fermento per gli attori italiani: molti di loro stanno infatti passando dall'altro lato della telecamera. Il caso più eclatante è Paola Cortellesi con C'è ancora domani (recensione qui), fresco di 19 nomination ai David di Donatello, dopo essere stato il più grande incasso dell'anno. Ma non è la sola: solo negli ultimi giorni sono infatti usciti Flaminia (recensione qui) di Michela Giraud e Gloria! di Margherita Vicario, presentato in concorso al Festival di Berlino 2024.

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Gloria!: una scena del film

In sala dall'11 aprile, Vicario realizza una pellicola che unisce tutte le sue passioni: attrice e cantautrice, ha infatti puntato il suo obiettivo sulle musiciste non raccontate dalla storia con la S maiuscola. Gloria! è ambientato nel Veneto dell'800 e al centro di tutto ci sono le studentesse del Sant'Ignazio, istituto musicale per educande.

A insegnare a suonare alle ragazze è Perlina (Paolo Rossi), compositore caduto in disgrazia che, quando gli comunicano che deve scrivere un concerto in onore di Papa Pio VII, presto ospite della struttura, va nel panico. Eppure c'è chi potrebbe aiutarlo: Teresa (Galatea Bellugi) e Lucia (Carlotta Gamba), tra le allieve più brillanti, stanno scrivendo musica in segreto dopo il ritrovamento di un pianoforte chiuso in cantina. Nella nostra intervista, la regista e le sue attrici, tra cui c'è anche Veronica Luccesi (La Rappresentante di Lista) ci raccontano il loro rapporto con la musica e quanto sia importante reagire quando ti dicono: "Stai zitta".

Gloria!: intervista a Margherita Vicario, Galatea Bellugi, Veronica Lucchesi e Carlotta Gamba

Che rapporto ha Margherita Vicario con la musica? "Sono un'invasata di musica: quando guardo fuori dal finestrino in treno mi sembra che vada tutto a tempo! Mi sembra che le porte si chiudano esattamente quando si devono chiudere. Finisce la canzone e si chiude la porta. La musica per me è un modo di consolarmi, farmi forza, di dire cose a me stessa che faccio un po' fatica a pensare. Invece quando le metto per scritto e le dico sono la prima destinataria delle mie stesse canzoni".

D'accordo Lucchesi: "In quel momento lì è come se tu fossi parte dell'opera, di qualcosa di più grande. La natura è una grande direttrice d'orchestra, che ha creato un bel mondo di immagini e di sonorità. È strabiliante".

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La cura formale di Gloria! è notevole: ci sono diverse scene girate con luce naturale a lume di candela. Un po' come in Barry Lyndon di Kubrick. È stata un'ispirazione? "Ho scelto un direttore della fotografia veramente valido: Gianluca Rocco Palma, che è anche un operatore. Ho veramente avuto una grande squadra: scenografie, costumi. Dal punto di vista estetico volevo che fosse tutto verosimile. Poetico, ma anche realistico".

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Gloria!: una scena del film

A queste ragazze viene continuamente detto di stare zitte. Anche nel 2024 "stai zitta" è una delle cose peggiori che si possano dire a una donna? Vicario: "Michela Murgia ci ha scritto un libro meraviglioso!". Per Lucchesi invece: "Sì, è tra le cose più orrende che si possa sentir dire: è come cancellare un'identità. È un volerti impedire di esprimere quello che sei, che vedi, che immagini. Ed è anche un non accettare un'altra possibilità, un punto di vista diverso dal tuo. È brutto".

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Il personaggio di Teresa è muto per gran parte del film, ma poi la prima parola che le sentiamo dire è no. Quanto è importante dire dei no? Nella vita e nella carriera?

Per Paolo Rossi: "Io, anche nella vita, ho fatto più affari dicendo dei no che dei sì! A volte è difficile dire dei no, per chi fa il teatrante e l'attore. Quando vivi certi periodi ti verrebbe da dire di sì comunque, però è fondamentale. È fondamentale saperlo dire. Anche quando cominci ad avere dei figli! A volte dicendo no hai paura di ferire, di offendere, ma, come diceva Shakespeare in Romeo e Giulietta, è solo questione di dosi. E questo vale anche per i sì e per i no. Uno che dice sempre no vabbè, anche basta, uno che dice sempre sì, insomma dai, smettila!".