Noi da Roma, invasi dalle insistenti zanzare, Clay Tarver dal Texas. Fusi orari diversi, lo stesso caldo sole che entra dalla finestra. Un climax ideale per parlare de Gli amici delle vacanze 2, sequel rilasciato, sempre su Disney+, a due anni di stanza dalla prima avventura. Un sequel, come spiega il regista, in cui l'avventura prende il sopravvento, senza però scordare l'umorismo e il buon umore, avallato dall'ottima performance di John Cena, che torna protagonista insieme a Meredith Hagner, Lil Rel Howery e Yvonne Orji. Marcus (Howery) ed Emily (Orji) si sono spostati da poco, e invitano per una vacanza i loro strampalati amici Ron (Cena) e Kyla (Hagner), anch'essi sposati da poco e con un bambino. Destinazione? I Caraibi. Marcus ha vinto in viaggio all in, e nel resort extra lusso deve incontrare i proprietari per un'offerta lavorativa. Le cose si mettono male quando li raggiunge anche Rees (Steve Buscemi, new entry), padre di Kyla nonché ex detenuto appena rilasciato da San Quintino.
A proposito di Steve Buscemi, chiediamo subito al regista com'è stato lavorare con un attore così formidabile: "Mi è piaciuto molto lavorare con Steve. L'ho conosciuto quasi 30 anni fa, e allora sapevo che era l'uomo più gentile del mondo. Poi, quando è arrivata questa parte, ho ripreso i contatti con lui ed è stata una gioia assoluta. Un ottimo attore. È stato molto divertente introdurlo nel gruppo di persone e di attori, perché è così amato e rispettato che ha elevato il processo e tutti, per la maggior parte, si sono comportati al meglio e hanno portato le performances ad un livello più alto".
La responsabilità di un sequel
Azione, risate, divertimento, colpi di scena e un film d'intrattenimento duro e puro. Ma Gli amici delle vacanze 2 è un sequel, e allora: è più facile girare un film originale o un secondo capitolo? "Penso che sia più difficile", spiega Clay Tarver. "Posso parlare solo come regista perché sono un membro di lunga data della Writers Guild e sostengo gli sceneggiatori. Il mondo sta cambiando e abbiamo bisogno di un contratto molto equo. Ma concettualmente è molto difficile perché, come regista, vuoi fare un film che non sia solo un remake di quello che è successo prima, ma nemmeno cambiare tutto. Vuoi fare un passo avanti e creare qualcosa di nuovo, ma che si senta ancora parte dell'insieme. Quindi è molto impegnativo".
Se gli attori protagonisti sono di prima fascia, la colonna sonora, firmata da Mark Mothersbaugh, occupa uno spazio importante: "Io stesso sono un ex musicista e per anni e anni ho suonato e amato i Devo, di cui Mark Mothersbaugh era il cantante, e loro erano i miei eroi. Sapevo che era passato alla composizione ed è stata un'emozione lavorare con lui. Le sue storie erano incredibili e il lavoro che faceva era semplicemente straordinario. Inoltre, abbiamo coinvolto per alcune musiche un ragazzo con cui avevo lavorato nel primo film, Camilo Lara, che vive a Città del Messico. Abbiamo usato anche alcune sue canzoni. E poi ho inserito una canzone dei The Hives, un gruppo svedese che adoro. È stata una vera gioia lavorare con persone così brave", prosegue il regista.
Gli Anni 90 e la bravura di John Cena
Gli amici delle vacanze 2 si inserisce nel filone contemporaneo che si rifà alle commedie Anni Novanta, a dimostrazione di quanto la decade di fine Novecento sia ormai alla base di molte produzioni di Hollywood "Mi sembrava che in passato si facessero sempre film di questo tipo, in cui i film erano piccoli e contenuti e parlavano di persone comuni", dichiara Clay Tarver. "E alcuni dei miei film preferiti, i film che mi hanno spinto a realizzarli, sono stati titoli come Colpo Secco o The Bad News Bears. E per questo ho guardato i viaggi andati male nei film classici come Una strana coppia di suoceri o Un provinciale a new york. Ho cercato di capire che il film originale aveva una premessa senza tempo: incontrare persone che potrebbero metterti nei guai e che non sai di cosa si occupano. E mi è sembrato che questa premessa potesse provenire dal periodo in cui si facevano questi film, come ho già detto, in continuazione".
"Perciò ho sempre pensato che questo fosse davvero rinfrescante", continua Clay Tarver. "Nel sequel c'è più azione, e se l'ultima volta pensavate di trovarvi in una specie di guaio, era tutto sommato innocuo. In questo caso, io e il cast eravamo davvero ansiosi di giocare con la domanda: cosa succede se ti metti davvero nei guai con qualcuno? Ma, sì, sembra un po' un ritorno al passato, proprio come il primo. E credo che questo mi piaccia", prosegue il regista, che poi si sofferma sulla bravura di John Cena: "John Cena è un grande. È così dotato come attore comico e fa tutte queste cose difficili così bene, come ascoltare le persone e avere un'arguzia davvero veloce. C'è qualcosa di veramente reale in lui. Spero di poter parlare per lui quando lo dico, ma è stata una gioia e ci fidiamo molto l'uno dell'altro".
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"Un terzo capitolo? Magari a Roma..."
Se ne Gli amici delle vacanze era ambientato in Messico, qui siamo ai Caraibi. Una location protagonista, e in qualche modo risolutiva: "La location era importante anche per il primo film, che abbiamo girato a Porto Rico per il Messico, ma volevamo davvero farvi sentire come se foste andati da qualche parte in una vera destinazione. Ci si comporta in modo diverso quando si va in vacanza e ci si comporta in modo diverso quando non si è a casa propria. E le cose brutte accadono a volte quando si è lontani e hanno un significato diverso perché non è così facile tirarsi fuori dai guai. Così abbiamo girato questo film. Il film si svolge nei Caraibi, ma noi l'abbiamo girato alle Hawaii e credo che siamo stati gli unici a girare alle Hawaii cercando di non farle sembrare belle come sono. Ma è stato fantastico e ci siamo davvero divertiti". In chiusura, ammicchiamo ad un terzo capitolo, magari girato in Italia: "Quando lo sciopero degli sceneggiatori sarà finito, verrete con me a Los Angeles e potremo parlare con loro di venire a girare Roma. Niente mi renderebbe più felice. La adoro. Anche con le zanzare e il caldo, vorrei essere dove siete voi!", conclude, ridendo, Clay Tarver. Allora, ci vediamo a Roma!