Gioventù rubata - La setta del college Sarah Lawrence, la recensione: essere ladri di anime sognanti

La recensione di Gioventù rubata: la setta del college Sarah Lawrence, docu-serie in tre puntate disponibile su Disney+ dove le abilità manipolatorie di un uomo si tramutano in lacci che soffocheranno il futuro di menti giovani e brillanti, fino a togliere loro speranze, anima e sogni.

Gioventù rubata - La setta del college Sarah Lawrence, la recensione: essere ladri di anime sognanti

Siamo tutti vasi fragili con qualche crepa. Capita che cadiamo, rompendoci; altre volte abbiamo la fortuna di toccare superfici morbide, che attenuano la caduta, riportando solo qualche graffio. Siamo vasi più o meno esposti allo sguardo altrui. Ci lasciamo ammirare, oppure tendiamo a defilarci, celati in file più nascoste. Vi sono però sguardi, come quelli di Larry Rey, capaci di cogliere la profondità delle nostre crepe; i suoi occhi sono penetranti, le sue parole mani che scavano all'interno di queste piccole lesioni, con la promessa di guarirci dall'infezione, per poi lasciarci in uno stato di sepsi ricoperti di cicatrici.

Gioventu Rubata La Setta Del College Sarah Lawrence 4
Gioventù rubata: la setta del College Sarah Lawrence, una foto del documentario

Come sottolineeremo in questa recensione di Gioventù rubata: la setta del college Sarah Lawrence, la docu-serie in tre puntate disponibile su Disney+, quello compiuto ai danni di giovani dal futuro brillante non è solo una macchinazione per sfruttare la loro innocenza; quello messa in atto da Larry (ex marine e padre di una di questi universitari) è un sequestro di anime e una rapina di sogni. Ogni mossa da lui compiuta si tramuta in uno sfruttamento ai danni di quell'impianto fragile tipico di chi vive ancora di speranze e ambizioni. E così ogni illusione di recare sollievo a chi sopravvive piegato all'ombra del trauma lascia spazio alla realtà di un gioco di abusi economici, fisici e mentali.

Gioventù rubata: la setta del college Sarah Lawrence: la trama

Nell'autunno del 2010 un gruppo di matricole del Sarah Lawrence College di New York si trasferisce in un edificio del campus Slonim Woods 9. Qui ben presto cadono sotto l'oscura influenza del padre di un'amica, Larry Ray, ospitato sul divano di casa dopo il suo rilascio dalla prigione. Con accesso ai materiali privati degli archivi dei sopravvissuti che hanno vissuto con Ray, il film segue la setta dalle sue origini fino alle sue conseguenze ancora in corso.

Tessere di un gioco manipolatorio

Gioventu Rubata La Setta Del College Sarah Lawrence 2
Gioventù rubata: la setta del College Sarah Lawrence, una foto

Sembra un nome preso in prestito da qualche cartone animato, Larry Rey, ma dietro quel viso giocondo si nasconde l'anima di una mente manipolatoria e abusiva. La sua condanna a 60 anni di prigione è figlia di uno sfruttamento continuo, un accanimento manipolatorio sulla fragilità dei giovani protagonisti. Un modus operandi, il suo, che il regista Zach Heinzerling non rivela immediatamente, preferendo che sia lo spettatore a comprendere la portata delle azioni subite da ogni singolo intervistato. Ottenendo tutte le informazioni e le tessere necessarie, il pubblico è così in grado di completare autonomamente il puzzle fatto di abusi e soprusi, menzogne e dolori subiti dai giovani ragazzi.

Gioventu Rubata La Setta Del College Sarah Lawrence 2 6Tbjaoi
Gioventù rubata: la setta del College Sarah Lawrence, una scena del documentario

Le parole si fanno accompagnatori silenti; le testimonianze guide discrete verso una commozione mai forzata, ma piuttosto lancinante. Eppure è nel momento di massimo acume emotivo, quando la verità si svela, le menzogne rivelano la loro natura fittizia e il filtro dell'inganno viene soppresso, che la serie conosce la sua fase di arresto. Seguendo soltanto le vite agli antipodi delle due ragazze che hanno amato e intrattenuto con Larry dei rapporti intimi e sentimentali, la serie lascia in disparte le altre vittime di questo gioco perverso, allungando un brodo che perde di forza per rilasciare in bocca un gusto prima acre, e poi insapore.

Disegni di un dolore animato

Gioventu Rubata La Setta Del College Sarah Lawrence 3
Gioventù rubata: la setta del College Sarah Lawrence, una foto del film

C'è un desiderio di raccontare, senza influenzare il pensiero altrui, a sorreggere lo sviluppo di Gioventù rubata. Inquadratura dopo inquadratura, è lampante come Zach Heinzerling non tradisca mai una certa presunzione di voler orientare lo spettatore verso un dato pensiero, o giudizio, lasciando piuttosto che siano i ragazzi con le loro storie a mostrare la natura dei fatti, perseguendo un'oggettività di narrazione quasi neutrale. Dove la mano del regista prende però libertà, è nell'inserimento di piccole animazioni nel corso del primo episodio: sono disegni dai tratti stilizzati che, nella loro semplicità, stimolano la fantasia dello spettatore, mettendola in comunicazione con il suo lato più emotivo, ed enfatizzando così il peso di ogni ricordo confessato da parte dei protagonisti, ogni loro memoria condivisa, ogni dolore lasciato libero di librarsi nello spazio di un'inquadratura.

Comprovare il peso della sofferenza

Gioventu Rubata La Setta Del College Sarah Lawrence 1 Bjfcrfn
Gioventù rubata: la setta del College Sarah Lawrence, un'immagine del documentario

In una società fortemente caratterizzata dal predominio dell'immagine, ogni confessione, ogni parola non risulterebbe del tutto credibile se non affiancata da una prova visiva, o sonora, che ne comprovi la veridicità. Testimoni in aula e allo stesso tempo giudici di un processo ai dolori altrui, gli spettatori credono agi intervistati, perché ogni loro ricordo è sempre alternato da un audio, da una fotografia, o da un video amatoriali, che doni loro un ulteriore senso di autenticità. Non solo elementi probatori per la corte, i filmati e gli audio registrati dallo stesso Larry si tramutano in materiale comprovante per un pubblico che crede a questi ragazzi, trasformati in soggetti affetti da dipendenza affettiva fino al punto di elevarsi a obiettivi facilmente ricattabili dal punto di vista emotivo, sessuale ed economico.

Trittico di una mente manipolata

Gioventu Rubata La Setta Del College Sarah Lawrence 1
Gioventù rubata: la setta del College Sarah Lawrence, un'immagine

Ascesa, caduta e di nuovo ascesa di menti frammentate e anime soppresse. Alla base di Gioventù rubata sussiste uno schema narrativo elementare, dove nulla è lasciato al caso, ma tutto concorre alla liberazione di spettri tenuti nascosti nello scrigno interiore di questi prigionieri inconsapevoli di una mente perversa. Perché Gioventù rubata non vuol essere denuncia, o indagine; vuole semplicemente raccontare, ancorarsi agli scopi primordiali dell'opera cine-televisiva, per narrare informando. Perché da una storia come questa, molto può essere appreso e altrettanto assimilato. Impossibile rimanere impassibili: ogni bocca che si muove, ogni sguardo che vaga alla ricerca di un frammento di ricordo, sono moniti affinché altri ragazzi non si ritrovino su quelle sedie a reiterare esperienze dilanianti e disumanizzanti.

I 15 migliori documentari su Disney+

In questa giostra di emozioni, e dolorose sofferenze, il ritrovarsi a faccia a faccia con una durata che si aggiri all'ora e dieci per puntata, finisce però a ostacolare una totale, e possibile, interiorizzazione dell'opera. Lo spettatore viene come trattenuto, tirato e gettato in una centrifuga impostata per un tempo maggior di quello previsto di sopportazione. Ne consegue che il livello di attenzione si abbassi e la carica empatica di condivisione affettiva si smorzi.
Nel complesso, Gioventù rubata non apporta alcuna innovazione al linguaggio documentaristico: i suoi tre episodi si fondano sulla reiterazione degli elementi essenziali e canonici di quel codice impostosi negli ultimi anni del buon documentario. Eppure è negli inframezzi dei suoi inserti, nell'animazione dei suoi disegni, che si riscopre il battito cardiaco di una storia di violenza, manipolazione mentale e disumanizzazione, capace di prendere ogni dolore, accudirlo e restituirlo senza urla, ma con sospiri colmi di sofferenza.

Conclusioni

Concludiamo questa recensione di Gioventù Rubata: la setta del college Sarah Lawrence sottolineando come la docu-serie in tre episodi disponibile su Disney+ senza puntare sulla facile commozione, ma semplicemente basandosi sulla narrazione oggettiva dei fatti, riesce a far scoprire una pagina oscura nel mondo dei college. Sfruttando il potere delle confessione di vittime e conoscenti, il regista riesce a districare la matassa di una mente manipolatoria e abusante come quella di Larry Rey. Il resto sono convogli di ricordi che colpiscono senza forzature, ma capaci di lasciare lividi indelebili.

Movieplayer.it
3.5/5

Perché ci piace

  • La forza delle confessioni delle vittime e dei loro amici.
  • L'inserimento di disegni animati.
  • La mole di materiale di repertorio che va a donare ulteriore veridicità ai ricordi degli intervistati, e smentisce le memorie falsate.

Cosa non va

  • La durata degli episodi.
  • La decisione di puntare su certi personaggi nel corso del terzo episodio, eliminando il destino di tutti gli altri.