A 32 anni dal film originale - diretto da Ivan Reitman e scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis, nonché Acchiappafantasmi ufficiali insieme a Bill Murray ed Ernie Hudson -, arriva il 28 luglio nelle sale italiane il nuovo Ghostbusters, con Paul Feig alla regia e un nuovo cast tutto al femminile. Massacrato dal pubblico prima ancora di essere proiettato sul grande schermo per via del cambio di interpreti, criticate soprattutto, nemmeno tanto sottilmente, perché donne, il film ha già un record: quello del trailer più odiato della storia.
Leggi la recensione del film: Ghostbusters, il reboot che vira sulla commedia e omaggia il passato
Poco conosciute in Italia, le nuove interpreti, Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones e Kate McKinnon (un vero portento, una maschera comica perfetta) sono tra le migliori attrici comiche in America, veterane del Saturday Night Live e professioniste della risata. Come nei due film originali, Feig ha infatti puntato soprattutto sulla comicità, riunendo un gruppo ben assortito di protagoniste, mai volgari e dai tempi comici perfetti (la visione in lingua originale in questo caso è quasi d'obbligo). A fare compagnia alle quattro interpreti principali è un super auto-ironico Chris Hemsworth nei panni del segretario svampito Kevin, aitante quanto poco sveglio, che si prodiga sui titoli di coda (da guardare fino alla fine in vista di una sorpresa) in un balletto che è già cult.
Leggi anche: Ghostbusters: Chi sono le nuove acchiappafantasmi che stanno infiammando il web?
Il film è stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, dove per l'occasione sono arrivati sul blue carpet proprio gli Acchiappafantasmi, a bordo della Ecto1, la macchina dei film anni '80. Sotto gli occhi spettrali di un gigantesco Uomo Marshmallow e di Slimer, la Ecto1 ha dato spettacolo, per la gioia soprattutto dei cinefili più stagionati. Il pubblico di giovanissimi, forse digiuno dei film originali, ha comunque apprezzato la pellicola, concedendo numerosi applausi a scena aperta: un messaggio positivo, che fa sperare in una nuova generazione di appassionati di cinema in grado di apprezzare un film in quanto tale e non per il genere dei protagonisti.