Da 15 anni annuncia un imminente ritiro che mai è diventato realtà e difficilmente potrà prendere forma ora, dopo essere risorto in un 2025 da record. Gerry Scotti è il re della tv generalista di quest'ultimo anno, riesploso all'improvviso in piena estate, quando Rai e Mediaset di solito vanno in vacanza con palinsesti stracolmi di repliche e fondi di magazzino. Pier Silvio Berlusconi ha invece avuto l'intuizione giusta, ovvero quella di catapultare La Ruota della Fortuna in access prime time, dopo il Tg5, andando a sfidare un sempre più agonizzante Techetechetè su Rai1.
Una Fortuna chiamata Ruota
Ma la felice esperienza di Gerry Scotti con la Ruota della Fortuna ha inizio nel mese di maggio del 2024, quando Canale5 rispolvera un format vecchio di 40 anni riaccendendolo dopo oltre 3 lustri passati in naftalina. L'esperimento di un mese nella fascia preserale riesce, con un più che confortante 21% di share, tanto da tornare tra settembre e gennaio 2025 fino al colpo di genio di luglio, quando il format viene rivisto e corretto e lo studio trasformato, con un massiccio investimento che si trasforma presto in trionfo.
L'improvvisa rinascita di Gerry Scotti
Per "zio Gerry", che veniva da risultati poco entusiasmanti, è il ritorno ad uno splendore che si pensava perduto. Basti pensare alle ultime fallimentari edizioni di Lo show dei record, alla sua ultima stagione in qualità di giudice di Tú sí que vales con Ballando con le Stelle che batte Canale5 in 4 occasioni su otto, alle co-conduzioni di Striscia la Notizia puntualmente sconfitta da Affari Tuoi, alle poche esaltanti variazioni di Io canto che scimmiottano The Voice, a Caduta Libera che quotidianamente perde lo scontro diretto con la concorrenza di Rai1. La co-conduzione del Festival di Sanremo 2025 al fianco di Carlo Conti sembrava essere una sorta di premio alla carriera, il canto del cigno di una colonna Mediaset pronta a farsi da parte, ma è in piena calura estiva che Scotti si accende come una fenice.
La Ruota travolge tutto e tutti
La nuova Ruota della Fortuna che dal nulla si prende l'access prime time al posto di Paperissima Sprint vola da subito negli ascolti, andando in onda 7 giorni su 7, senza mai fermarsi, fidelizzando quel pubblico che anche ad agosto guarda la tv, per buona pace di quei dirigenti Rai che prendono sottogamba Scotti e Samira Lui pensando ad un fuoco di paglia pronto a spegnersi nel mese di settembre con il ritorno di Stefano De Martino. Ma il pacco sono loro a doverlo scartare perché La Ruota della Fortuna riesce a battere anche colui che l'anno prima aveva quotidianamente doppiato il Gabibbo, tanto da costringere Antonio Ricci ad andare in pausa forzata per 5 mesi dopo quasi 40 anni e stravolgere il palinsesto di Canale5.
Ingolositi dagli eccezionali ascolti che arrivano ai 6 milioni di telespettatori Gerry e Pier Silvio allungano l'access prime time fino a quasi tutto il prime time, che su Canale5 parte di fatto alla soglia delle ore 22, sconvolgendo la prima serata e le abitudini televisive di milioni di italiani che non riescono comunque a staccarsi da quella Ruota che nel frattempo semina ricche vincite, sconfigge ripetutamente Affari Tuoi e osa l'inosabile con puntate extra in prima serata, sbancando ancora una volta l'Auditel.
Chi vuol essere lo zio Gerry?
Pur di cavalcare l'onda più che positiva Berlusconi e Scotti tentano il bis con un'altra resurrezione chiamata "Chi vuol essere milionario?", che dopo 5 anni torna in tv e straccia la prima della Scala di Milano, con 3 milioni di telespettatori e share al 22,4%, e si concede la sua 5a vincita milionaria in 25 anni di storia alla seconda puntata della nuova edizione. Ed è qui che Gerry esonda, come più volte capitato negli ultimi mesi, celebrando i propri trionfi sui social con foto e commenti a voler deridere l'avversario diretto.
Se a inizio settembre dinanzi allo sconfitto Stefano De Martino si era concesso un'ombra Instagram con scritto "Ehhhh già", citazione del brano di Vasco Rossi che nell'incipit recita "Eh già/ Sembrava la fine del mondo/ Ma sono ancora qua/ Ci vuole abilità", con la netta vittoria su "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" di Dmítrij Šostakóvič il conduttore di Canale5 pubblica l'immagine di una scala, con commenti Instagram chiusi a doppia mandata vista la quantità di follower che si riversano sui vari canali social per rimarcare la poca ribadita eleganza nel celebrare un proprio successo.
Che a Gerry Scotti, evidentemente, mancava e cominciava a pesare. Non a caso ha spesso pubblicamente criticato Affari Tuoi, sottolineando in non si sa quante occasioni come nella sua Ruota per vincere ci vogliano un minimo di ingegno e conoscenza, rispetto alla sorte che fa rima con azzardo del programma Rai, arrivando di fatto ad occupare Canale5. Perché Scotti è ininterrottamente in onda dal 14 luglio scorso, tutti i giorni e in alcuni casi più volte al giorno, per quello che potrebbe trasformarsi in boomerang, ovvero in potenziale rigetto da parte del telespettatore medio che non ne può più di vederlo sempre e comunque, alle soglie di un 2026 che vedrà Gerry diventare splendido 70enne. Con una pensione ormai prossima?
L'annunciato ritiro mai diventato realtà
"Tra 6 anni saluto e mi ritiro a pescare sul Ticino. Progetto di ritirarmi intorno ai 60 anni", confessava nel 2010 a Tv Sorrisi e Canzoni. "All'epoca mentivo sospettando di mentire. Ora le dico in assoluta sincerità che a 70 mi ritiro", aggiunse nel 2020 a Oggi.
Peccato che ai famigerati 70 anni di Gerry Scotti, che cadranno il 7 agosto del 2026, manchino poco più di 7 mesi ed è praticamente impossibile ipotizzare un suo passo indietro dopo il trionfale 2025 che l'ha visto riprendersi tutto quel che aveva perso per strada con tanto di interessi, seppur consapevole che, come lui stesso ci ricorda tutte le sere da 5 mesi a questa parte, la Ruota giri...