Le premesse di un film che vanta la regia di Ang Lee e come tema il suggestivo tema del clone, nell'occasione un doppio Will Smith (anche in una versione ringiovanita, un vero e proprio personaggio virtuale realizzato in CGI) erano decisamente alte. Anche per questo, vuoi per lo script, vuoi per la banalità di alcuni passaggi, Gemini Man non ha convinto fino in fondo. Ma il film resta un buon action movie di entertainment ad alta spettacolarità, e come vedremo nella recensione del blu-ray di Gemini Man, un film visivamente rivoluzionario particolarmente adatto all'homevideo. Soprattutto se il prodotto è molto curato come quello distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia.
In Gemini Man, Will Smith interpreta Henry Brogen, deciso di ritirarsi dopo una vita da perfetto killer di "cattivi", con esecuzioni fatte agli ordini del governo. Ma dopo la sua ultima missione qualcosa non quadra, e c'è chi sta cercando di mettergli contro un feroce avversario, in pratica un suo clone più giovane, con le stesse abilità ma capace di vincere le emozioni umane. Come accennato, il blu-ray è davvero al top per qualità tecnica, tanto che restando in tema verrebbe da dire che video e audio originale andrebbero clonati: andiamo a esaminarlo.
Un video al top del formato per dettaglio e profondità
Il blu-ray di Gemini Man offre un video a dir poco incantevole, che tira praticamente fuori tutto il potenziale del formato (e non osiamo pensare cosa debba essere il 4K nativo 60fps). Il dettaglio è sempre incisivo su tutti i piani: basta guardare nelle prime scene le panoramiche scolpite in modo eccellente, e il porosissimo primo piano di Will Smith, del quale viene vivisezionato ogni millimetro del viso. L'alta qualità si mantiene per tutto il resto del film, dalle spettacolari ambientazioni al funambolico inseguimento in moto a Cartagena: le immagini sono sempre fluide e dotate di un notevole senso di profondità. Appena un po' più piatte le scene in oscurità, come quelle nelle catacombe, dove comunque il dettaglio emerge sempre dalle ombre e la solidità del quadro non viene mai meno. Il croma è vivo e deciso ma anche molto naturale, senza particolari forzature, con un nero profondo e ben calibrato.
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La morbidezza del Will Smith digitale
Forse l'unico aspetto delle immagini leggermente più morbido è proprio il Will Smith giovane, che ricordiamo è un modello digitale realizzato interamente da zero grazie alla tecnica della performance capture: qui probabilmente è la versione 4K a tirare fuori il meglio, mentre il blu-ray fatica a riprodurre tutte le sfumature della creatura digitale: in pratica affiora ancora un pizzico di artificiosità, di poca naturalezza, soprattutto quando la lotta porta ad avvicinare i due Will Smith. Ma detto questo, per il resto il blu-ray offre davvero una qualità stellare.
Audio italiano in dolby digital: certo, è coinvolgente, ma...
Sotto l'aspetto audio ritorna inevitabilmente un discorso trito e ritrito: trovare una traccia italiana in semplice dolby digital 5.1 desta una certa perplessità, se non rabbia, considerate le potenzialità sonore del film. E il bello è che già così, con questa traccia minimalista, c'è un notevole coinvolgimento nelle tante scene di azione presenti: i surround non si risparmiano di certo, anzi appoggiano con un certo vigore e buona precisione la scena. Le sequenze più spettacolari, tipo l'inseguimento, la battaglia con le moto o il duello nelle catacombe, avvolgono di effetti lo spettatore, e anche il sub sottolinea i bassi in modo deciso e muscolare. E allora qual è il rammarico?
...ma il Dolby Atmos inglese è su un altro pianeta
Il problema è che passando al Dolby Atmos inglese (con core True HD 7.1) si entra in un altro mondo decisamente amplificato rispetto al precedente. Esplosioni, spari, proiettili, scontro a fuoco, rombi delle moto, lotte corpo a corpo offrono intanto un poderoso tappeto di fascia bassa che fa da palcoscenico a tutto il resto degli effetti, con un grado di microdettaglio, dinamica ed energia di altissima qualità. C'è un'intensità feroce e impressionante in queste sequenze, una totale immersione nell'azione, eppure dialoghi e colonna sonora non vengono mai sacrificati, perché il mix è davvero di quelli deliziosi e prelibati, dove ogni cosa è perfettamente dislocata al suo posto.
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Gli extra: inizi alternativi, trucchi svelati e retroscena
Per quanto riguarda gli extra, troviamo poco più di un'ora di materiale. Dopo un Inizio alternativo (6') e un paio di Scene eliminate (5' in tutto), troviamo La genesi di Gemini Man (3'), featurette nella quale Jerry Bruckheimer, Ang Lee e Will Smith perlano della lunga storia dietro il progetto, sulla realizzazione del film con la tecnologia moderna e il ruolo del protagonista. Si prosegue con Guardare in faccia te stesso da giovane (6'), che vede gli stessi Bruckheimer, Lee e Smith parlare del lavoro di quest'ultimo per recitare in entrambi i ruoli, della tecnologia utilizzata e delle domande filosofiche poste dal film.
Il contributo più corposo è Il futuro è ora (18' e mezzo), che entra più nel dettaglio sulle tecniche utilizzate su Will Smith e sul processo di creazione della sua versione giovane, nonchè sulla realizzazione delle scene di azione. A seguire troviamo Come si imposta una scena di azione (16'), che approfondisce le coreografie dei combattimenti, mentre Definizione del livello successivo (4') si concentra sulle scene nelle catacombe. A chiudere La mente visionaria di Ang Lee (5' e mezzo), con il regista che parla di come le varie tecnologie di ripresa possano servire a raccontare meglio una storia.
Conclusioni
Come abbiamo già sottolineato nella recensione del blu-ray di Gemini Man, siamo di fronte a un prodotto qualitativamente al top, con un video incisivo, dettagliato e capace di riprodurre al meglio le spettacolari vicende del film. Altrettanto straordinario l’audio originale, immersivo e avvolgente, mentre quello italiano causa una codifica limitata si ferma qualche gradino più sotto, pur essendo coinvolgente. Buona la sezione extra con un’ora circa di contenuti.
Perché ci piace
- l video è folgorante per il dettaglio chirurgico e lo spiccato senso di profondità.
- L’audio originale è straordinario per dinamica, potenza e resa dei bassi.
- Gli extra, presenti in buona quantità, sono quasi tutti interessanti.
Cosa non va
- Ma forse proprio riguardo agli extra, si poteva fare qualcosina di più a livello quantitativo.
- L’audio italiano, pur buono e coinvolgente, ha un paio di marce in meno dell’Atmos inglese.