Fullmetal Alchemist è un manga scritto e disegnato da Hiromu Arakawa che ha dato la luce dal 2003 ad oggi a ben due serie animate: Fullmetal Alchemist di 51 episodi, che si discostava in diversi punti dalle vicende cartacee, ed una più fedele Fullmetal Alchemist: Brotherhood, di ben 64 episodi, che ripercorre con maggiore aderenza le vicende del manga. Visto il grande successo e la popolarità raggiunta dall'opera, dopo essere usciti film animati, romanzi e videogiochi ad esso dedicati, è stato distribuito da Warner Bross a fine 2017 nelle sale giapponesi un film live action che ha incassato 8 milioni di dollari e che ha fatto la sua comparsa in Italia grazie a Netflix.
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La storia, ambientata in un mondo in cui l'alchimia è ampiamente utilizzata in campo bellico e non solo, vede come protagonisti i fratelli Elric che, dopo la prematura morte della madre, decidono di utilizzare questa scienza esoterica per riportarla in vita. I due ragazzini, alchimisti alle prime armi, falliscono nel tentativo: Edward perde un braccio ed una gamba, mentre Alphonse l'intero corpo mantenendo l'anima legata ad una vecchia armatura grazie all'estremo tentativo di suo fratello di riportarlo indietro. I due fratelli avevano preso alla leggera il principio dello scambio equivalente e, dopo aver perso tutto decidono di mettersi alla ricerca della pietra filosofale unica speranza di "aggirare" il severo principio e restituire ad Al il suo corpo.
In giro per il mondo
Avendo avuto sicuramente un budget più alto rispetto alla maggioranza dei prodotti analoghi, in questo Fullmetal Alchemist non si può non notare la cura delle scenografie e delle location. Girato tra l'Italia (Volterra) e il Giappone, di sicuro rispetta nel modo più fedele possibile le ambientazioni del manga dando un immagine veritiera di questo "mondo alternativo" che per molti aspetti richiama l'Europa dei primi del novecento. Il corposo budget ha permesso anche di ottenere una CGI di buona qualità che, nonostante l'uso copioso, non disturba e ben si adatta alle molte scene di combattimento. Questo ha anche permesso all'armatura di Al o alle abilità degli Homunculus di essere trasposte su schermo al meglio e in modo fedele.
Problemi di sceneggiatura
Problemi questo live action, però, ne ha e arrivano quando si parla della sceneggiatura. Comprimere una serie di più di 60 episodi in due ore non è di certo cosa facile, ma qui le mancanze sono talmente grandi da permettere solo a chi ha una buona conoscenza dell'anime o del manga di capirci qualcosa. La compressione delle vicende non permette a personaggi importanti della storia originale come Winri, il colonello Mustang o Maes Huges di avere la rilevanza necessaria nella vita dei due fratelli, la trama diventa sempre più semplice e perde quei meravigliosi intrecci di passato e presente, azioni e sentimenti che tutti abbiamo amato dell'opera di Arakawa.
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A chi è diretto?
Capire a chi è diretto questo live action di Fullmetal Alchemist non è cosa semplice, di sicuro farà storcere il naso ai fan delle avventure dei Fratelli Elrich, seppur apparentemente diretto proprio a loro, in quanto necessita di una certa conoscenza pregressa della storia e sembra strizzare l'occhio agli appassionati della serie in più di una scena. Se non avete mai letto il manga o visto almeno una delle due serie anime, potete ugualmente dare una possibilità al film e nulla vi impedirà di divertirvi viste le tante scene d'azione, dinamiche e ben costruite, ma è probabile che non riusciate a cogliere fino in fondo il senso e la logica di alcuni avvenimenti. Un consiglio? Vedetelo, lasciatevi incuriosire e poi correte immediatamente in fumetteria per immergervi davvero nel mondo di Fullmetal Alchemist, o spulciate il catalogo di Netflix per le i due anime, disponibili anche in Italia.
Movieplayer.it
3.0/5