Sin dal titolo l'episodio conclusivo della prima stagione di Fringe, There's More than One of Everything, è chiara la conferma di quello che nel corso della prima stagione della serie di è andato delineando poco per volta, ovvero l'esistenza di mondi diversi e paralleli. Un'idea di cui il primo anno di vita dello show ci ha mostrato solo la punta dell'iceberg e che verrà sviluppata, spiegata ed ampliata nel prosieguo della serie, che è già stata confermata dalla Fox per una seconda stagione.
In quest'ottica, la prima stagione di Fringe si limita a presentarci le forze in gioco, ma poco ci dice delle loro intenzioni e della loro valenza; ci suggerisce i rapporti esistenti tra le parti, ma non entra nel dettaglio; ed anche quando ci mostra scorci di un altro universo, parallelo al nostro, lo fa attraverso squarci nella realtà che conosciamo o per i pochi, intensi secondi finali. Ma ci arriveremo.
Il finale di The Road not Taken ci aveva lasciato con due strade da seguire. Da una parte Nina Sharp, colpita da alcuni attentatori nell'ascensore della Massive Dynamics; dall'altra Walter Bishop, condotto via dal suo laboratorio dall'entità che conosciuato come Osservatore. Ed è da qui, da queste due strade parallele, che l'ultimo episodio della stagione, ben diretto da Brad Anderson da una storia di Akiva Goldsman e Bryan Burk sceneggiata da Jeff Pinkner e J.H. Wyman, prosegue.
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Questo perchè aprire il varco è più facile in determinati punti in cui il confine tra i mondi, denominati soft spot, dei luoghi estremamenti rari che però col passare del tempo dal primo varco aperto da Walter si stanno moltiplicando.
Mentre Jones cerca di trovare il posto giusto per raggiungere il suo scopo, l'Osservatore porta Bishop nella loro vecchia casa al mare per fargli ritrovare un oggetto in grado di ottenere lo scopo opposto, ovvero richiudere i varchi tra i mondi. Questo tuffo nel passato consente a Walter sia di ritrovare il dispositivo costruito anni prima, sia per ricordare il luogo in cui il suo primo tentativo è andato a buonfine: Raiden Lake.
E' lì che tutti convergono, portati dalle loro autonome ricerche, ed è lì che diciamo addio a Jones, tagliato a metà dalla chiusura del varco che era riuscito ad aprire, mentre lo attraversava.
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Se torniamo con la memoria a momenti degli episodi precedenti, non sono rare le situazioni in cui Peter nega di ricordare qualcosa della sua infanzia a cui fa riferimento il padre. Avevamo attribuito questi momenti alla follia di Walter, ma è ormai chiaro che dipendono da un altro motivo: era un altro Peter ad averli vissuti direttamente.
Il finale è altrettanto ad effetto e ci regala la (breve) apparizione della guest star Leonard Nimoy. Nina Sharp acconsente a far incontrare Olivia con William Bell e la indirizza in un hotel di Manhattan, ma dopo aver atteso per ore, la Dunham prova a mettersi in contatto con la donna sentendosi dire in risposta che non è in sede. Qualcosa però accade mentre Olivia è in ascensore intenzionata ad andare via: la realtà intorno a lei sembra perdere di sintonia e quello che la circonda cambia più volte finchè l'ascensore si apre su un piano e l'agente viene accolta da una donna che le indica la sua destinazione.
L'incontro con Bell nell'ufficio di quest'ultimo dura solo pochi secondi in cui l'uomo si rivela, ma quando l'inquadratura scivola via, fuori dalla finestra, scoprima che l'ufficio si trova all'interno delle Torri Gemelle ed il panorama che ci viene rivelato è quello classico di Manhattan che tutti conosciamo con i due edifici ancora in piedi.
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Ora che conosciamo le parti in gioco, che il concetto dei mondi paralleli è stato rivelato anche all'esterno della ristretta cerchia di adepti e che Olivia si trova faccia a faccia con il fondatore della Massive Dynamics, Fringe è pronta a passare al livello successivo di approfondimento della storia e lo farà nella seconda stagione che arriverà sui televisori USA dall'autunno.
L'impressione è di aver visto solo la punta dell'iceberg, ma che la sua forma sepolta sotto l'acqua è ben chiara agli autori della serie.
Movieplayer.it
4.0/5