Se l'episodio della scorsa settimana, Bound, doveva necessariamente essere importante per lo sviluppo dei personaggi e della trama di base di Fringe, considerando che si veniva da un cliffhanger drammatico, non si può dire altrettanto di The No-Brainer (in italiano Strizzacervelli), che si dimostra un semplice riempitivo, slegato anche dal cosiddetto pattern a cui vengono ricondotti gran parte dei casi presi in esame da Olivia e compagni.
Il tutto prende il via dalla tragica morte di un ragazzo nella sua stanza: è sera a Springfield nel Massacchussetes ed il giovane Greg Wiles è impegnato ad ascoltare musica e chiacchierare online con l'amico Luke quando uno strano messaggio appare sullo schermo del computer. Il ragazzo si incuriosisce e, come si sa, la curiosità può essere letale. Infatti una sequenza di immagini bizzarre inizia a scorrere sul monitor, ipnotizzandolo ed infine letteralmente liquefacendo il suo cervello, causandone la morte.
La segnalazione dell'incidente, ed a seguire il corpo da esaminare, arriva ai due Bishop mentre discutono della teoria evoluzionistica di Darwin, non molto amata da Walter che la giudica errata, ed è la prima volta che vediamo Peter palesemente disturbato nel corso degli esami sul cadavere: il cervello liquefatto è sicuramente un fenomeno che lo tocca nel profondo. E mentre i due scienziati cercano di risalire alle cause della morte, Olivia prosegue le indagini sul campo, interrogando la famiglia della vittima e l'amico con cui il ragazzo stava chattando, Luke Dempsey. Si tratta purtroppo di una pista che non conduce a nulla, ma nel frattempo si verifica un secondo omicidio, con le stesse modalità, questa volta a Chicago.
A ricevere il file, purtroppo, è la piccola Ella impegnata a giocare col portatile della zia, ma l'allarme lanciato da Peter permette al gruppo di arrivare giusto in tempo per salvare la bambina.
Un singolo killer, quindi, e non un'ampia cospirazione alla base di questo caso deludente, che però ci offre un approfondimento del complesso rapporto tra Peter e Walter.
Sono John Noble e Joshua Jackson a salvare un episodio altrimenti ordinario ed inutile, con la loro abilità di rendere credibile il rapporto tra i due personaggi e le loro reazioni verso gli altri. Lo sguardo di Noble nella sua conversazione con la Warren e, nel finale, la confessione di un Peter alticcio ad Olivia riguardo la sua difficoltà di gestire il rapporto con un padre che non ha mai avuto, donano profondità a The No-Brainer e danno la sensazione che il mondo di Fringe, anche negli episodi di transizione, vada avanti per la sua strada.
Le altre curiosità della settimana riguardano gli altri due personaggi introdotti la settimana scorsa: la sorella di Olivia, Rachal, e sua figlia Ella. La piccola è già stata coinvolta a tempo di record in cui caso della zia, mentre abbiamo visto Rachel particolarmente interessata a Peter quando nel finale si presenta a casa Dunham per le sue spiegazioni. Che sia questo il suo ruolo nella serie, cioè di potenziale storia sentimentale con il giovane scienziato?
Movieplayer.it
2.0/5