La Creatura, ovvero il Mostro di Frankenstein, per molti semplicemente solo Frankenstein: recenti sondaggi condotti su campioni a caso hanno rivelato che è lui il mostro più amato nel mondo. Tormentato e brutto, composto da pezzi di cadaveri eppur vivo, spesso raffigurato con gli elettrodi conficcati nel collo poiché Boris Karloff ha regalato al mondo quella magnifica figura, portatore poco sano di odio e d'amore, il Mostro creato da Mary Shelley nacque nello stesso momento del Vampiro di Polidori, ma è una creazione originale non basata sul folklore e rivisitata in chiave romantica. Il capolavoro di Mary Wollstonecraft Godwin, poi maritata Shelley, è il più grande GUB (Great Unread Book) della storia: tutti ne conoscono la trama, ma di questi una piccola percentuale lo ha effettivamente letto.
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Adesso sono in arrivo ben due pellicole, a distanza ravvicinata, Frankenstein, ambientato nella Los Angeles di oggi e raccontato dal punto di vista del mostro, e Victor - La storia segreta del Dott. Frankenstein, decisamente virato sullo scienziato e con la coppia prodigiosa Daniel Radcliffe / James McAvoy. Così, dopo la moda dei vampiri e quella degli zombie, dobbiamo aspettarci un avvento di Creature? La cosa non è del tutto nuova, anche perché gli adattamenti cinematografici sono stati innumerevoli... anche quando non sono stati propriamente dichiarati. Ecco qui perciò, lasciando da parte il gioiello incomparabile Frankenstein Junior (a noi non piace vincere facile!) cinque creature ispirate dal mito di Frankenstein, ma diverse dal corpulento collage di cadaveri. E spesso più gradevoli alla vista.
5. Sparky, da Frankenweenie, 2012
Una creatura terrificante! Un terrier riportato in vita dal giovane Victor Frankestein, che vive a Burbank, in California, e che non riesce a sopportare la perdita del suo migliore amico a quattro zampe. L'identificazione di Tim Burton con il protagonista è ai massimi livelli: Frankenweenie fu il suo primo cortometraggio prima di diventare questa magnifica silly tale in stop motion, e l'autore, si sa, è cresciuto a pane e Troma...
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4. Eva, da La sposa promessa, 1985
Gli intenti e le citazioni sono ancora dichiarati in questo film che vedeva Sting dei panni di Frankenstein e Jennifer Beals in quelli della compagna creata per il Mostro (come accade nel romanzo), ma completamente inconsapevole della sua condizione e senza alcun difetto che lasci pensare che non sia umana, tanto che Victor pensa di tenerla per sé. Melodramma il cui script mescola ambientazioni veneziane e circensi alla trama già ricca, barocco come solo gli anni Ottanta hanno saputo essere, è uno di quegli esempi talmente dimenticabili da diventare cult.
3. Rocky Horror, da The Rocky Horror Picture Show, 1975
Frank 'N' Further è lo scienziato più sexy della storia. E Rocky, la sua creatura, non può che essere un accessorio, un ninnolo, meno importante della sua collana a sfere (che ispirò quella di Marge Simpson), anche se è stato creato per altri, ben dichiarati, divertimenti. Il modello Peter Hinwood decisamente non è terrificante: l'unico elemento mostruoso in lui fu la mancanza di talento. Dopo questo film, una piccola comparsa e poi il ritiro dal mondo dello spettacolo. Ma una strofa di canto doppiata gli è valsa l'ingresso nella storia.
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2. Edward, da Edward mani di forbice, 1990
Il cinema di Tim Burton è in larga parte ispirato dal mito di Frankenstein - difatti avrebbe buon diritto di entrare in questa lista anche Sally, la bambola portata alla vita in Nightmare Before Christmas grazie a un fulmine, con tanto di cuciture. Abbiamo però scelto l'Edward di Johnny Depp perché è una creatura che ama, che vorrebbe integrarsi, ma non può. Ogni ombra di crudeltà è sparita in lui: del resto ha un cuore di biscotto, dolce e fragile, e suo padre lo ha educato prima ancora di dargli la parola.
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1. Lisa, da La donna esplosiva, 1985
Il mondo non esprimerà mai abbastanza gratitudine a John Hughes per i suoi film. Anche per Weird Science, che la critica più cieca continua a bocciare. La creatura del cantore dell'adolescenza ha le fattezze mozzafiato di Kelly LeBrock, portata alla vita dai due nerd Anthony Michael Hall e Ilan Mitchell-Smith, sempre grazie al fulmine. Lisa è l'alter ego di Hughes: con metodi poco ortodossi e un porsi a metà tra un adulto e un amico, insegna a due imbranati ad avere fiducia in loro stessi e a sopravvivere all'adolescenza; li prende per mano e dice loro che ce la possono fare. Curiosità: il videoclip Hole in my Soul degli Aerosmith è una citazione al film.