Fractured, la recensione: il prevedibile thriller Netflix su un misterioso ospedale

La recensione di Fractured, thriller Netflix di Brad Anderson con Sam Worthington e Lily Rabe che racconta di un padre che perde moglie e figlia in un misterioso ospedale.

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Fractured: un primo piano di Sam Worthington

Cominciamo questa recensione di Fractured, thriller psicologico da poco disponibile su Netflix, con un'inevitabile considerazione: molto probabilmente se fossimo stati completamente a digiuno di questo genere di film - e non conoscessimo già titoli dalle premesse e dagli sviluppi narrativi pressoché identici - la visione di quest'opera di Brad Anderson avrebbe avuto un effetto completamente diverso su di noi. D'altro canto, però, se il finale di un film diviene prevedibile poco dopo i titoli di testa non è di certo colpa di uno spettatore fin troppo esperto ma degli autori che non sono stati in grado di costruire al meglio la propria storia.

Flight Plan - Mistero in volo, Dream House e Shutter Island sono solo alcuni dei film - e citiamo solo quelli più conosciuti - da cui questo Fractured ha attinto a piene mani, peccato però che i colpi di scena di cui è costellato (che sono ispirati un po' all'uno, un po' all'altro tra i titoli che abbiamo citato) siano estremamente scontati e facilmente intuibili, come se non ci si fosse mai impegnati a fondo per idearli. Se le premesse sono interessanti, l'idea di un padre che perde la propria famiglia in un ospedale è agghiacciante per chiunque, e le atmosfere, nella prima parte, sufficientemente angoscianti ed opprimenti, a salvarsi di questo Fractured c'è poco altro, perché le rare idee originali vengono sommerse da un caotico ammasso di sottotrame non sviluppate e personaggi bidimensionali.

Una trama dalle premesse accattivanti, ma...

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Fractured: Lily Rabe in una scena del film

I protagonisti di Fractured sono Ray e Joanne Monroe (Sam Worthington e Lily Rabe), una coppia sposata che sta passando un periodo di crisi, e la loro figlioletta Peri (Lucy Capri). Di ritorno da un disastroso Giorno del Ringraziamento a casa dei genitori di Joanne, i tre si fermano in un area di servizio dove, mentre entrambi i genitori sono distratti, la piccola Peri viene spaventata da un cane dall'aria feroce. Ray si accorge di quanto sta accadendo troppo tardi e la bimba, per sfuggire all'animale, cade e si ferisce gravemente. I genitori la portano quindi di corsa all'ospedale più vicino, dove però vengono trattati con sufficienza e alla piccola viene data decisamente poca attenzione. Con l'arrivo di un dottore estremamente gentile e disponibile (Stephen Tobolowsky) le cose cambiano e Peri viene accompagnata, insieme alla madre, a fare delle radiografie. Quando Ray però, dopo averle aspettate per ore, chiede di loro, nessuno si ricorda di averle mai viste. L'uomo inizierà così a cercarle disperatamente, convincendosi che sono stata rapite e nascoste da qualche parte nei meandri dell'ospedale.

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Fractured: Sam Worthington in un'immagine

Bastano probabilmente queste poche righe per farvi capire la direzione che il film vuole prendere, e siamo sicuri che state immaginando proprio quello che, se deciderete di dare una possibilità a questo Fractured, vedrete realizzarsi sullo schermo. La storia di questo film da vedere su Netflix, per lo meno nelle sue premesse, è senz'altro interessante, viene sviluppata però in maniera così prevedibile da non riuscire a catturare l'attenzione dello spettatore, che già da prima dell'arrivo del gruppetto in ospedale si sarà fatto un'idea di quello che sta per accadere. Se l'intenzione poi è quella di rendere l'edificio il vero e proprio villain della storia, è facile capire come quest'operazione sia così condannata in partenza.

Un protagonista a cui è affidato l'intero film

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Fractured: Lily Rabe, Sam Worthington e Stephen Tobolowsky in una scena del film

Dei personaggi di Fractured c'è poco da dire, perché l'intero film poggia sulle (deboli) spalle del Ray di Sam Worthington, la cui interpretazione purtroppo non convince mai appieno. Il suo personaggio passa dall'essere insicuro ed esitante ad una serie di reazioni fin troppo sopra le righe, che risultano forse un po' eccessive anche per un padre che sta vivendo una situazione paradossale e drammatica come la sua. Che la colpa sia della sceneggiatura o del suo modo di interpretare il personaggio, il tutto risulta ancor più evidente visto che tutti gli altri comprimari non vengono mai approfonditi come meriterebbero. La storia infatti, che è pensata per farci vedere tutto dal punto di vista di Ray, non da mai spazio a chi gli ruota attorno, nemmeno alla moglie Joanna che invece dovrebbe essere una figura centrale (e addirittura si arriva ad introdurre un ex moglie defunta di cui però si sa poco e nulla).

Un inizio promettente e uno sviluppo che non convince

Come avrete ben capito la visione di Fractured ci ha lasciato un po' con l'amaro in bocca, un'occasione che poteva essere sfruttata decisamente meglio ma che invece si perderà nel ricchissimo panorama di produzioni del medesimo genere che arrivano periodicamente su Netflix. La prima mezz'ora ci aveva fatto ben sperare, ma il film perde di mordente proprio quando al contrario dovrebbe essere più adrenalinico e avvincente, ossia nel finale. Fractured vorrebbe giocare con la percezione degli spettatori, facendoli parteggiare alternativamente per Ray o per il personale dell'ospedale, peccato però che non riesca a nascondere le sue intenzioni, collocando qua e la indizi fin troppo rivelatori, e privando di qualsiasi sorpresa la conclusione.

Conclusioni

Concludiamo questa recensione di Fractured sottolineando ancora una volta come questo thriller psicologico Netflix abbia ben poco di memorabile. Il film, che attinge a piene mani da pellicole ben più famose e riuscite (un esempio fra tutti Shutter Island) è fin troppo prevedibile per risultare avvincente. Da dimenticare anche l’interpretazione del suo protagonista, Sam Worthington.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
3.4/5

Perché ci piace

  • Le premesse sono interessanti.
  • Le atmosfere della parte iniziale tese, angoscianti ed opprimenti.

Cosa non va

  • I personaggi bidimensionali.
  • L’interpretazione poco convincente del suo protagonista.
  • I colpi di scena troppo prevedibili.
  • Un finale che delude.